Ravenna-Sora 3-2
(15-25, 19-25, 25-21, 25-17, 15-7)
BUNGE RAVENNA: Bossi 7, Spirito 8, Grozdanov 4, Ricci 6, Torres 27, Van Garderen 10, Goi (L); Leoni, Lyneel 16, Raffaelli, Marchini. Ne: Calarco, Kaminski. All.: Soli.
BIOSI’ INDEXA SORA: Kalinin 3, Gotsev 7, Miskevich 26, Rosso 20, Sperandio 6, Seganov 3, Santucci (L); Mattei, Mauti, De Marchi 1. Ne: Marrazzo, Corsetti (L), Tiozzo, Lucarelli. All.: Bagnoli.
ARBITRI: Simbari di Milano e La Micela di Trento.
NOTE – Ravenna: bs 17, bv 3, errori 11, muri 13; Sora: bs 8, bv 10, errori 12, muri 10. Spettatori: 1800 persone (incasso 8800 euro). Durata set: 24’, 22’, 32’, 25’, 16’ (tot. 119’). Mvp: Torres.
Rimonta con vittoria della Bunge, che sotto di due set riesce a ribaltare il risultato superando al tiebreak una Biosì Indexa in grande forma (veniva da tre affermazioni di fila). Trascinata da capitan Lyneel, che tornava in campo a pieno ritmo dopo un mese, e da Torres, mvp e top scorer con 27 punti, la squadra di Soli ribalta una gara che sembrava compromessa e con questi due punti si lascia i laziali alle spalle in classifica, piazzandosi al decimo posto, e si qualifica per gli ottavi di Coppa Italia, dove a metà dicembre sfiderà in trasferta Monza.
Sestetti titolari Nella Bunge resta in panchina Lyneel e scendono in campo Spirito in regia, Torres opposto, Ricci e Bossi al centro e Grozdanov e Van Garderen di banda (Goi libero). Coach Bagnoli disegna la sua Sora con la diagonale formata da Seganov e Miskevic, affiancati dai centrali Gotesv e Sperandio e dagli schiacciatori Kalinin e Rosso (in seconda linea Santucci).
Primo set Prima dell’inizio del match viene osservato un minuto di silenzio in ricordo di Paolo Borghi, figura storica del volley ravennate in virtù dei suoi trascorsi da giocatore nella ‘vecchia’ Robur pentascudettata e da dirigente in Federazione. La Bunge non parte con il piede giusto, soffrendo il turno al servizio di Rosso (due ace) e andando subito sotto 2-8, a firma di Miskevic. Il muro di Gotsev aumenta a sette le lunghezze di distanza (3-10), Bossi accorcia 10-15, ma Kalinin ristabilisce il gap: 11-18. Una brutta alzata di Spirito (poi sostituito da Leoni) provoca il 13-22 degli ospiti, che si aggiudicano la frazione con Sperandio (15-25).
Secondo set La Bunge si trova subito sotto 0-3, colpita al servizio da Gotsev , e sempre dalla linea di battuta Rosso porta a +4 la Biosì Indexa: 3-7. Una schiacciata lunga di Torres aumenta il divario (5-10), ma ci pensa Lyneel (in campo al posto di Van Garderen) a suonare la carica con due ace di fila: 8-10. Torres riduce in maniera ulteriore lo svantaggio (13-14), ma Kalinin e Miskevich (due muri di fila su Lyneel) piazzano il break del 14-19. Un errore di Torres causa il 15-21, Sora mantiene le distanze e raddoppia il suo vantaggio con una battuta sbagliata di Ricci: 19-25.
Terzo set E’ tutta un’altra Bunge quella della terza frazione, con Lyneel (in coppia con Van Garderen) che con tre punti di fila spinge i giallorossi sull’8-3. L’ace di Sperandio porta a -4 Sora (9-5), ma il muro di Bossi la ricaccia indietro (11-5) e Van Garderen non sbaglia una preziosa balla break: 13-6. Il videocheck ‘pizzica’ un’invasione dei ravennati (13-8) e Rosso avvicina i suoi (14-11), che con un servizio vincente di Miskevich riducono quasi del tutto il gap: 15-14. Il pareggio arriva sul 17-17 a causa di un’infrazione dalla seconda linea di Torres, ma Van Garderen e Bossi a muro rilanciano la Bunge: 22-19. Torres non sbaglia la palla del 24-21, poi Rosso spara fuori e la Bunge dimezza lo svantaggio: 25-21 e 2-1 per Sora.
Quarto set I muri di Van Garderen e Torres (due consecutivi) valgono il 5-0 della Bunge, che allunga con il muro di Ricci: 11-4. Gotsev e un ace di Seganov riporta a -3 Sora (11-8), con coach Soli che chiama time out, e Lyneel con due punti di fila firma il 14-9. I ravennati gestiscono il vantaggio con Lyneel e Ricci, per poi piazzare un break di 6-0 sul turno in battuta di Torres (anche un ace per il portoricano): 22-13. La risposta di Sora si ferma sul 22-16, con Van Garderen, Torres e il muro di Lyneel che pareggiano il conto dei set: 25-17.
Tiebreak Nella frazione decisiva Rosso ferma Torres per il 3-5, ma il muro di Spirito ribalta il risultato per il 6-5 della Bunge, che con un filotto di sette punti (di cui quattro dell’opposto portoricano, più tre errori dei laziali) scappa sul 13-6 e chiude la partita con Spirito e Lyneel (15-7).
Dichiarazioni al termine del match
Fabio Soli (allenatore Bunge Ravenna): “Nel primo set e nei primi dieci punti del secondo eravamo irriconoscibili, anche perché Sora stava giocando benissimo, non sbagliando mai in attacco e soprattutto in battuta. Eravamo timorosi e fuori dagli schemi, poi siamo riusciti a cambiare il nostro atteggiamento, con maggiore pazienza e più spirito di sacrificio. Chi è entrato a gara in corsa, come Lyneel, ha fatto benissimo, ma anche Van Garderen, una volta richiamato in causa, ha dato delle risposte molto positive. I ragazzi stanno bene e si è visto nel tiebreak, dove erano più brillanti che all’inizio, disputando una frazione quasi perfetta”.
Mattia Rosso (giocatore Biosì Indexa Sora): “Nei primi due set sembrava quasi una passeggiata, ci riusciva tutto e abbiamo approfittato di una Ravenna che sembrava bloccata. Anche la terza frazione siamo stati capaci di raggiungere gli avversari, pareggiando il conto dopo essere stati sotto di sei lunghezze. Purtroppo però non abbiamo mantenuto il ritmo giusto, la Bunge ha preso fiducia e la gara si è riaperta con il 2-1. Nel quarto periodo e nel tiebreak ci è mancato quasi del tutto l’attacco e Ravenna è stata bravissima a ribaltare il risultato, meritando la vittoria finale. Una partita che durava cinque set poteva essere pronosticabile, anche se è stato un po’ strano l’andamento dell’incontro. Anche se venivamo da tre successi, si tratta di un punto che ci fa compiere un altro passo avanti in classifica e che ci consente di accedere alla Coppa Italia. In definitiva il bilancio del girone di andata non può che essere positivo”.
Ufficio stampa Porto Robur Costa – Vincenzo Benini