Nelle file leccesi dell´Alessano, prossimo avversario della Kemas Lamipel, domenica prossima al PalaParenti, ci sarà un ex biancorosso il cui ricordo è tuttora molto vivo fra i tifosi dei “Lupi”. Si tratta del centrale Marco Cosimo Piscopo (nella foto), oggi 33enne, già in forza alla Codyeco Lupi in A2 nella stagione 2003-04.
Stavolta parliamo di lui, tornando indietro di tredici anni, col PalaParenti che ospitava il suo secondo campionato di A2, dopo la stagione inaugurale dell´anno prima: 2002-03. Alla guida dei conciari era giunto il piemontese Flavio Gulinelli ed in sede di campagna acquisti il d.s. Luca Berti aveva ottenuto da Diego Mosna, presidente del Trento, il prestito gratuito del ventenne Piscopo, reduce da una stagione a Schio in A2, dopo aver mosso i primi passi in squadre pugliesi. Vent´anni sono pochi per un ruolo difficile come quello di centrale ma, Piscopo disputò una stagione super, venendo premiato quale miglior Under 23 del campionato, finendo spessissimo in doppia cifra al termine di ogni incontro, murando, attaccando, servendo in salto, facendo benissimo.
Accanto a lui giocava un altro giovane: l´Imperatore Wallace. In squadra c´erano: Bendandi ed il suo giovanissimo vice Falaschi, Spairani, D´Angelo, l´americano Barnett ed altri. Eppure qualcuno aveva etichettato Piscopo in un certo qual modo. La cosa non piaceva, non serviva a niente, tanto più che coinvolgeva un giovane di soli vent´anni in forza ai “Lupi”, un ragazzo vivace e sincero, entrato subito in sintonia con quelli della Curva e con tanta altra gente più matura. Un ragazzo artefice di una stagione super, tanto da meritarsi immediatamente la chiamata in Nazionale A da parte dell´allenatore Montali.
Piscopo immediatamente in Nazionale! Questa la risposta a chi non l´avrebbe neppure meritata, seguita poi da una gran bella carriera, dopo aver superato un problema ad una mano che l´aveva fatto soffrire per nove mesi. Ma “Cosimo Smith Piscopo”, come lo chiamavano quelli della Fossa dei Lupi, era stato pronto a tornare, riprendendo dalla pugliese Molfetta, per poi giocare in squadre di grido come Trento e Modena, vincendo lo scudetto e la Champions League proprio in Trentino.
Poi il ritorno nelle Puglie, ancora a Molfetta in A1 e, da quest´anno Cosimo Marco è ad Alessano in A2 con 33 anni sulle spalle, esperienze di vita, ed ancora un bel ricordo di Santa Croce e dei “Lupi”. Domenica prossima il centrale di Morciano di Leuca, in provincia di Lecce, tornerà in quel PalaParenti che gli volle bene e che lo accolse come uno dei suoi tanti figli in casacca biancorossa. Sarà un avversario e mai un nemico, persone come lui meritano soltanto rispetto.
Stavolta parliamo di lui, tornando indietro di tredici anni, col PalaParenti che ospitava il suo secondo campionato di A2, dopo la stagione inaugurale dell´anno prima: 2002-03. Alla guida dei conciari era giunto il piemontese Flavio Gulinelli ed in sede di campagna acquisti il d.s. Luca Berti aveva ottenuto da Diego Mosna, presidente del Trento, il prestito gratuito del ventenne Piscopo, reduce da una stagione a Schio in A2, dopo aver mosso i primi passi in squadre pugliesi. Vent´anni sono pochi per un ruolo difficile come quello di centrale ma, Piscopo disputò una stagione super, venendo premiato quale miglior Under 23 del campionato, finendo spessissimo in doppia cifra al termine di ogni incontro, murando, attaccando, servendo in salto, facendo benissimo.
Accanto a lui giocava un altro giovane: l´Imperatore Wallace. In squadra c´erano: Bendandi ed il suo giovanissimo vice Falaschi, Spairani, D´Angelo, l´americano Barnett ed altri. Eppure qualcuno aveva etichettato Piscopo in un certo qual modo. La cosa non piaceva, non serviva a niente, tanto più che coinvolgeva un giovane di soli vent´anni in forza ai “Lupi”, un ragazzo vivace e sincero, entrato subito in sintonia con quelli della Curva e con tanta altra gente più matura. Un ragazzo artefice di una stagione super, tanto da meritarsi immediatamente la chiamata in Nazionale A da parte dell´allenatore Montali.
Piscopo immediatamente in Nazionale! Questa la risposta a chi non l´avrebbe neppure meritata, seguita poi da una gran bella carriera, dopo aver superato un problema ad una mano che l´aveva fatto soffrire per nove mesi. Ma “Cosimo Smith Piscopo”, come lo chiamavano quelli della Fossa dei Lupi, era stato pronto a tornare, riprendendo dalla pugliese Molfetta, per poi giocare in squadre di grido come Trento e Modena, vincendo lo scudetto e la Champions League proprio in Trentino.
Poi il ritorno nelle Puglie, ancora a Molfetta in A1 e, da quest´anno Cosimo Marco è ad Alessano in A2 con 33 anni sulle spalle, esperienze di vita, ed ancora un bel ricordo di Santa Croce e dei “Lupi”. Domenica prossima il centrale di Morciano di Leuca, in provincia di Lecce, tornerà in quel PalaParenti che gli volle bene e che lo accolse come uno dei suoi tanti figli in casacca biancorossa. Sarà un avversario e mai un nemico, persone come lui meritano soltanto rispetto.
Marco Lepri – Ufficio stampa “Lupi” Santa Croce