Calzedonia Verona – Biosì Indexa Sora: 3-1 (25-19, 25-16, 23-25, 28-26)
Calzedonia Verona: Anzani 9, Kovacevic 22, Baranowicz 1, Mengozzi 10, Ferreira 11, Djuric 20; Giovi (L), Paolucci, Lecat 11, Holt, Frigo, Zingel, Stern 2. All. Giani
Biosì Indexa Sora: Gotsev 12, Miskevich 23, Seganov 3, Kalinin 6, Mattei 9, Rosso; Santucci (L), Marrazzo, Corsetti, Tiozzo, Lucarelli, Mauti, Sperandio, De Marchi 6. All. Bagnoli
Arbitri: Santassi O., Florian M.
Note: Spettatori 3127
Durata set: (0.21, 0.22, 0.27, 0.33)
MVP: Uros Kovacevic
Verona: Sarà la febbre del sabato sera, ma l’entusiasmo e il calore dell’Agsm Forum sembra quello delle grandi occasioni. Una vera bolgia, una grande passione collettiva per una Calzedonia Verona che con Sora cerca continuità di risultato e prestazione. L’omaggio prima del match è tutto per il coach di Sora, vero ex della partita, Bruno Bagnoli. Palazzetto tutto in piedi e standing ovation per uno dei protagonisti della promozione in A1 della squadra scaligera nella stagione 2003/2004. Una partita in cui Verona mette in campo ritmo e concentrazione. Primi due set dominati interamente da Verona e giocati in poco più di quaranta minuti, terzo set punto su punto e quarto da cardiopalmo, in cui Verona chiude il set 28 a 26. Finisce 3 a1, Calzedonia Verona che porta a casa i tre punti.
La Cronaca: Calzedonia che parte fortissima, nel primo set, andando subito sul più cinque e a metà del parziale il risultato è fissato sul 12 a 7 per i gialloblu di Giani. Da evidenziare in questo inizio di match una grande forza di Verona, bene soprattutto con Djuric e Kovacevic (75% di positività in attacco a fine set). Verona sempre avanti con un buon divario su Sora, Ferreira sale altissimo e ferma il risultato sul 19 a 13. Finisce 25 a 19 per la Calzedonia Verona che chiude il set con il 61% di positività in attacco. Secondo set ancora di Verona, che continua senza sosta il suo gioco con un ritmo forsennato. A metà parziale il risultato è sul 17 a 9 per Verona. Si fa sotto Sora ma c’è solo Verona, termina a più nove con un ace di Kovacevic, 25 a 16. Terzo set molto più equilibrato con Calzedonia subito avanti ma poi raggiunta e superata da Sora. Sale in cattedra Anzani e con un ace si va in parità (13-13). Giani cambia e fa entrare Paolucci per Baranowicz e Stern al posto di Djuric. Break di Sora con un ace di De Marchi e risultato sul 16 a 18. Sora rimane davanti (20-23), Giovi salva l’impossibile ma poi Ferreira spreca in battuta (21-24). Verona non demorde, muro di Anzani (23-24) ma il set va Sora, termina 23 a 25. Quarto set punto su punto, fino al break di Verona che arriva da un muro a tre con Mengozzi più in alto di tutti (10-8). Una Calzedonia fallosa in battuta, con Djuric e Ferreira, permette a Sora di rimanere a rimorchio andando a pareggiare con De Marchi (11-11). E’ ancora Mengozzi a muro e poi un sovrumano Djuric, che salva due palle impossibili, a schiacciarla di là per ben due volte (14-11). Set che procede punto su punto e rimane sul filo del rasoio (21-21) con Sora che va sul più due (22-24). Si va avanti punto su punto, prima Djuric la mette giù e poi Lecat annulla il set point di Sora a muro (24-24). Mengozzi a muro mette le cose apposto. Finisce 28 a 26 per Verona.
Giani: “Due set sicuramente dove c’è stato poco da dire, il terzo più sofferto con errori diretti che hanno permesso alla squadra avversaria di prendere più ritmo e andare avanti tranquilla. Quarto set bello. Nella parte finale siamo andati un break sotto ma qui si vede il lavoro che facciamo con i giocatori.
Bagnoli: “Al di là del risultato direi che abbiamo giocato un’ora di ottima pallavolo, forse alla fine avremo anche meritato un punto. Calzedonia nel quarto set è cresciuta molto a muro e questo ci ha impedito di smuovere la classifica, però è stata una bellissima reazione quella della nostra squadra, perché dopo i primi due set, dove eravamo in evidente difficoltà, siamo riusciti a reagire con l’ingresso di De Marchi. Dobbiamo essere soddisfatti di quello che abbiamo messo in campo nel terzo e quarto set e ripartire da li per cercare di muovere la classifica contro squadre del nostro livello.