Dopo la vittoria di Vibo, la sfida contro Piacenza. L’Exprivia Molfetta affronta domani gli emiliani nella quarta giornata della Superlega di volley maschile. Lo farà in un PalaPoli che avrà maniche rimboccate e abito da sera, pronto a ospitare una della protagoniste annunciate del campionato e a salutare giocatori che hanno scritto la storia del volley molfettese.
Parliamo di Raydel Hierrezuelo, per due anni punto di riferimento assoluto del club di Antonaci, con la sua verve e la capacità di trascinare il pubblico, e di Fernando Hernandez, opposto che a suon di punti ha fatto spesso e volentieri la differenza nella passata stagione.
Domani i due saranno avversari, mentre i biancorossi venderanno cara la pelle per andare a punti dopo il passo falso interno contro Milano.
Di Pinto avrà la squadra al completo, dopo l’arrivo dello schiacciatore cubano Jimenez e il recupero di Olteanu e di Thiaguinho. Il palleggiatore brasiliano è stato tra i protagonisti del match vinto in Calabria. Il “folletto” verdeoro ha dipinto traiettorie e regalato palloni come “caramelle” agli attaccanti dell’Exprivia. Un esordio coi fiocchi.
“Non me l’aspettavo – afferma Thiaguinho – ed ero molto ansioso per questo mio esordio. Avevo solo due allenamenti con la squadra titolare, ma è andato meglio di quanto mi aspettassi. Sono contento per la mia partita, e devo ringraziare la squadra che mi ha aiutato, anche quando ho sbagliato. Ecco, abbiamo dimostrato lo spirito giusto”.
Thiaguinho ci tiene a ringraziare lo staff tecnico e quello medico che sono stati alla base del suo recupero e racconta con franchezza le vicissitudini dell’estate.
“È stato – prosegue – un periodo complicatissimo perché era una zona (il polso, ndr) che mi creava problemi da un po’. Ho provato ad accelerare i tempi ma non ci sono riuscito. La società e la squadra mi hanno sostenuto molto sin dall’inizio. Ora sono contento di essere tornato in campo”.
Il brasiliano, considerato un talento emergente nel suo ruolo, non ha paura della responsabilità ed è pronto a mettere i compagni nelle condizioni di colpire. “Penso che la responsabilità – dice ancora – faccia parte del mio ruolo. Io non penso mai a ciò che faccio, provo a fare tutto in modo naturale. Convivo con questo sin da piccolo”.
Anche Piacenza, in questo senso, avrà lo stesso peso di ogni altra avversaria, pur costituendo un importante banco di prova. “È una partita difficilissima – conclude – perché è una squadra molto forte. Hierrezuelo è un grande palleggiatore, Hernandez è stato uno dei migliori, ci sono giocatori esperti come Marshall e Papi. Ma giochiamo in casa, è la mia prima volta al PalaPoli e non vedo l’ora di assaporare il “caldeirão” (in portoghese significa calderone, e rende bene l’idea di un catino in vera ebollizione, ndr). Faremo il massimo per uscire con una vittoria”.