Ha fatto rientro nella notte la Sir Safety Conad Perugia.
Il ritorno da Molfetta non è stato certo felice per i Block Devils, incappati ieri nella settima sconfitta stagionale in SuperLega, la quarta del girone di ritorno (ritorno che ha visto i bianconeri vincere pieno con Milano e Padova ed al quinto set con Monza e Ravenna).
È un 2016 finora certamente difficile per Boban Kovac ed i suoi ragazzi (al conto vanno aggiunte anche le battute d’arresto in semifinale di Coppa Italia contro Modena e nell’andata dei quarti di Cev Cup contro la Dinamo Mosca). Un 2016 che, al netto dei tanti problemi fisici accusati da diversi giocatori della rosa (l’assenza per un mese di Russell è solo la punta dell’iceberg), ha visto la squadra giocare con continuità una bella pallavolo sostanzialmente nel ritorno dei quarti di Coppa Italia con Verona e nel match con Padova, entrambi tra le mura amiche del PalaEvangelisti. Per il resto capitan Buti e compagni sono andati sempre a fiammate, giocando ottimi set, altri buoni, alcuni meno ed altri ancora negativi. E proprio l’andamento incostante della Sir è un po’ il leit motive attuale e fotografia perfetta della sconfitta di ieri a Molfetta.
Dove per due set Perugia è stata ottima, eccellente nel primo, con percentuali altissime in attacco (intorno al 60% di efficacia), tanta aggressività al servizio, ottima tenuta in ricezione e pochissimi errori diretti (appena due attacchi errati in due set). Poi però, nel momento in cui era necessario dare sportivamente i colpo di grazia, è mancato quel quid di aggressività e di killer instinct che avrebbe probabilmente chiuso il match. Match che invece, grazie anche alla qualità e alla voglia di non mollare dei pugliesi ed al tifo del palazzetto di casa, è completamente girato con i Block Devils piano piano in calo e non più capaci di risalire la corrente. Perdendo così una partita che, leggendo i numeri (specchio fedele, ma non unico elemento sul quale fare affidamento), ha visto i bianconeri superiori in tutti i fondamentali (eccetto negli errori diretti, 29 per Molfetta, 32 per Perugia).
Ma Molfetta ha avuto il merito di non disunirsi sotto di due set e di continuare a giocare la propria pallavolo in attesa della svolta. Svolta che è arrivata e che i pugliesi sono stati bravissimi a non farsi scappare di mano, meritandosi alla fine la vittoria.
Per Kovac ed i suoi ragazzi invece ora è importante soprattutto capire. Capire perché manca questa famosa continuità, perché la squadra alterna momenti di grande pallavolo (vedi come ultimo esempio il primo set di ieri) ad altri di amnesie un po’ in tutti i reparti. 
E poi, medicina insostituibile, è necessaria una vittoria di prestigio, una vittoria convincente, una vittoria contro un grande avversario.
Guarda caso mercoledì al PalaEvangelisti, per la terz’ultima di regular season, arriva la Dhl Modena, fresca vincitrice della Coppa Italia e vice capolista della SuperLega. Ballano tre punti che per la Sir, già oggi pomeriggio al palazzetto per la preparazione della gara, sono decisivi per la classifica (Verona si è nuovamente rifatta sotto tornando a -1 da Perugia), ma, come spiega anche il direttore sportivo Goran Vujevic (uno che di esperienza ne ha come pochi altri), la partita di dopodomani ha anche e soprattutto un altro significato:
“È una partita per noi molto importante. Quest’anno abbiamo quasi sempre perso gli scontri diretti con le squadre di vertice. In più ultimamente stiamo facendo vedere un buon gioco nella prima parte delle gare, poi caliamo notevolmente e perdiamo gli equilibri in campo. Mercoledì ci vuole una prova di carattere e di cuore da parte di tutta la squadra per ottenere un risultato positivo e ritrovare anche un po’ di sicurezza e consapevolezza nei nostri mezzi”.

Nella foto: Goran Vujevic e Boban Kovac

UFFICIO STAMPA SIR SAFETY CONAD PERUGIA