Brescia è una squadra giovane e imprevedibile, in cui spiccano nomi come Alberto Cisolla e il palleggiatore Simone Tiberti a fare da “chiocce” ad un gruppo che ha alternato prestazioni opache ad altre brillanti durante il Campionato disputato fino a qui.
In serie positiva da due giornate, il tie break vittorioso contro Vibo Valentia e il risultato rotondo contro Alessano (con cui coabita in fonda alla classifica) entrambe giocate in casa hanno dato sicuramente morale alla squadra di coach Zambonardi.
Alberto Cisolla, classe ’77, uno che in carriera ha giocato, vinto ed emozionato tanto con diverse casacche e soprattutto con i colori azzurri addosso.  Nelle ultime due stagioni si sta misurando con il Campionato di A2, l’anno scorso ad Ortona. E’ sbarcato a Brescia sapendo che sarebbe stata una stagione difficile dal punto di vista dei risultati, con tanti compagni giovanissimi e novizi della categoria. Ma alla classifica non ha mai guardato in carriera e non intende cominciare ora: nella società lombarda il suo obiettivo è dare il massimo contributo alla squadra e alla crescita del collettivo e togliersi ancora delle soddisfazioni.
“Sabato sarà una partita complicata – dichiara Cisolla – contro una squadra che non definirei poi tanto una rivelazione, perché conosco bene diversi giocatori come Paolucci, Cesarini, Puliti e solo leggendo l’organico ad inizio stagione si capiva che era già una squadra solida e ben allenata, perché anche il tecnico Spanakis ha fatto e sta facendo molto bene seppur nella sua breve carriera da allenatore. Si vede che è un tecnico che sa come si sta in palestra e come si deve lavorare e i risultati gli stanno dando ragione.
Noi veniamo da un periodo che si può definire positivo, con due ottime gare, soprattutto quella contro Alessano che dal punto di vista psicologico era forse più difficile di quella contro Vibo. Siamo stati bravi rispetto ad altre occasioni a capitalizzare le situazioni e quindi mi auguro che queste due vittorie siano il frutto di una maturazione di squadra più che del caso.
Lo sapevamo fin dall’inizio della nostra stagione che con tanti giovani e tanti esordienti nel roster avremmo pagato di inesperienza durante il nostro percorso, ma personalmente non ho mai guardato alla classifica in tutta la mia carriera e non lo faccio neanche qui a Brescia: sapevo quando sono arrivato che le nostre risorse sarebbero state limitate e che ci aspettava un campionato nelle retrovie, ma forse con il senno del poi potevamo sfruttare meglio alcune occasioni e avere oggi 5-6 punti in più in classifica. E’ vero che non si retrocede in questa stagione, ma a nessuno piace perdere o arrivare ultimo e quindi il nostro obiettivo di qui alla fine deve essere quello di risalire più che possiamo.”
Cisolla è lo schiacciatore più prolifico del campionato di A2 e tra i primi top scorer dopo gli opposti di ruolo ma la sua visione sull’argomento è modesta e tipica di un campione come lui. “La mia resa negli ultimi anni è abbastanza costante. E’ normale che in una squadra come la nostra si tenda a chiamare in causa in gara chi riesce a dare qualcosa in più e quindi la percentuale di palloni che schiaccio è sicuramente aumentata; se poi ci mettiamo che il nostro opposto titolare Fabio Bisi, una bella scoperta, è stato out per un mese e mezzo… si capiscono i numeri più alti nel mio rendimento.”
E aggiunge una battuta “a trentotto anni mi sento bene ma preferirei guardare i miei compagni fare punto!. A parte gli scherzi a Brescia riesco a gestirmi bene, anche grazie allo staff, per essere al top la domenica e questo per un giocatore della mia età è fondamentale”.

Ci sono poi le parole di coach Zambonardi: “Le due vittorie hanno dato morale. Con la Società ci siamo posti l’obiettivo ad inizio anno di far crescere i giovani con l’apporto di due giocatori esperti come Cisolla e TIberti, e stiamo lavorando serenamente e soddisfatti di quello che stanno tutti facendo. Andiamo ad affrontare una squadra ostica ma come tutte le partite ce la giocheremo: Paolucci è il fulcro di questa squadra e poi ci sono due ottimi centrali come Alborghetti e Menicali per citare due giocatori che conosco bene.”
Alla domanda di quale sarà il fondamentale su cui puntare per uscire dal campo di Monterotondo a testa alta, il mister risponde con una battuta “battere forte sulle righe!”.

La partita di sabato può nascondere quindi tante insidie per Paolucci e compagni che in partite in cui l’avversario sulla carta sembrava più abbordabile hanno rischiato o per di più perso punti importanti per strada. Lo sa bene coach Spanakis che ha messo in guardia i suoi tutta la settimana sulle potenzialità e i punti di forza della squadra lombarda. La vittoria su Sora ha consolidato un morale già alto tra le fila dei rossoblù, ma ogni partita di qui alla fine della stagione regolare va affrontata come una finale, con l’obiettivo di arrivare più su possibile nella griglia finale che definirà gli abbinamenti playoff.