PRISMA TARANTO-MAGGIORA LATINA 2-3
PRISMA: Vicini (L), Pavan, De Palma 1, Patriarca, Castellano 12, Nuti 2, Vulin 8, Felizardo 10, Granvorka 20, Anderson 21. N.e: Valdir, Ricciardello. All. Vincenzo Di Pinto.
MAGGIORA: Latelli (L), Bendandi, Fortunato 7, Mattera 7, Vissotto 15, Grbic 13, Zanuto 16, Cipollari 1 Bjelica 10. N.e: Cricca, Damaro, Mattioli. All. Flavio Gulinelli.
ARBITRI: Giani di Piacenza, Zecchini di Modena.
NOTE: parziali 20-25, 25-16, 25-19, 20-25, 11-15. Durata set: 30’, 27’, 27’, 29, 16’ per un totale di 2 e 9 minuti. Taranto: attacco 57%, muri vincenti 4, ace 8, battute sbagliate 22, ricezione positiva 80% (perfetta 69%). Piacenza: attacco 49%, muri vincenti 13, ace 6, battute sbagliate 20, ricezione positiva 73% (perfetta 62%). Spettatori 1382. Mvp della gara Novica Bjelica (Maggiora Latina).
La battaglia del PalaFiom premia la Maggiora Latina, più concreta e precisa, capace di ribaltare il 2-1 per Taranto nel clima caldo del palazzo dello sport ionico. La Prisma, dal canto suo, alza per la prima volta bandiera bianca tra le mura amiche, pur conquistando il sesto punto in campionato.
Taranto ripropone lo stesso sestetto visto a Cuneo, con Anderson che fa il suo esordio casalingo; Latina schiera la coppia centrale Fortunato-Bjelica. Ma l’avvio della Prisma è bruciante: un muro e una schiacciata di Granvorka concorrono al 5-1 per i rossoblù. La Maggiora opera una lenta rimonta che porta prima al pareggio (9-9) con un muro di Fortunato su Castellano e poi al sorpasso (9-10) con Vissotto. I laziali allungano (12-14) con un ace di Zanuto. Taranto è in difficoltà, il muro del team di Gulinelli chiude la strada ad Anderson e il divario schizza sul 14-19. Gli ospiti gestiscono il vantaggio, e chiudono il primo parziale con un colpo di Bjelica.
La Prisma prova nuovamente a condurre le danze: ci riesce spezzando l’equilibrio sul 5-3, e allungando con Granvorka sull’8-4. Latina approfitta di alcuni errori dei rossoblù, ma prima Felizardo e poi Castellano ristabiliscono il +4: 16-12. Di Pinto gioca la carta Patriarca per Castellano, e Taranto costruisce (20-15) e due ace di Granvorka (il primo il giudice di linea lo chiama fuori ma il primo arbitro lo vede buono) lanciano Taranto che pareggia il conto dei set, chiudendo un parziale nel quale gli ionici attaccano col 68%.
Non solo l’attacco, ma anche la ricezione della Prisma migliorano, chiavi di un nuovo vantaggio tarantino firmato da due punti consecutivi di Castellano: 10-7. Ci pensa però Mattera (un attacco e un muro) a riportare sotto la Maggiora sul 10-9. E’ solo un’illusione, perché la Prisma vola sul 14-10, presentandosi sul 16-13 alla seconda sospensione tecnica. Latina però non molla, e complice un gran muro di Grbic si riporta a -1 (18-17); ma la grande difesa di Vicini e un paio di colpi di De Palma in battuta e Anderson in attacco offrono l’assist per la conquista del terzo set.
La Prisma sembra poter chiudere la gara e invece la Maggiora torna in campo concentrata e pronta ad approfittare degli errori avversari. Così i laziali si portano quasi subito avanti, allungando sul 17-21. Mattera piazza un ace, e Latina allunga 18-24. Dei sei set ball Taranto ne annulla solamente due.
Il tie-break ci mette poco a lanciare Latina; Taranto si aggrappa a tre punti di fila di Anderson, ma Bjelica e Fortunato (muro su Granvorka) scavano un break di 4-0 che porta al 7-11. Un divario incolmabile che regala alla Maggiora il primo successo in trasferta, mentre la Prisma cade per la prima volta al PalaFiom.
Vincenzo Di Pinto, allenatore della Prisma Taranto. “Abbiamo avuto poco ritmo di gioco. Nel quarto e nel quinto inoltre si è giocato molto sugli errori, ed in una partita in cui il livello era alto sono stati errori che sono stati pagati”.
Flavio Gulinelli, tecnico della Maggiora Latina: “Sono soddisfatto della spregiudicatezza e della cattiveria della mia quadra. Ma questa situazione non cambia il nostro obiettivo finale”.
Angelo Loreto
responsabile ufficio stampa
Prisma Taranto Volley