Le due vittorie consecutive al PalaBigi della Conad, prima contro Sora poi con Alessano, hanno riportato tanto entusiasmo nell’ambiente reggiano. Un ardore che si è riscontrato anche dal grande affetto del pubblico che non è mai mancato anche nei momenti più difficile, ma soprattutto nelle ultime due gare. Molta più gente sugli spalti, segno tangibile di quanto il pubblico si stia riconoscendo nel grande atteggiamento e nel cambio marcia, con grinta, cuore e sudore, che stanno mettendo i ragazzi di coach Luca Cantagalli. Insomma, i tifosi soffrono e gioiscono in simbiosi con la squadra. E soprattutto si diverte, perché lo spettacolo contro Sora e Alessano è stato assicurato.

 
Due match caratterizzati da due “amuleti” che fanno parte di una bella iniziativa nata allo start della stagione, voluta dalla società: “Lo Sponsor in Panchina”. Un’idea che permette a turno di portare a sedersi in panchina con la squadra durante il campionato, i rappresentanti dei partner che sostengono il club.
 
Nella gara contro Sora, è toccato a Umberto Poli (nella foto) socio della S.P.Z. Emilia di Cadelbosco Sopra, che si occupa della vendita e del noleggio di carrelli elevatori nuovi e usati. “Un’emozione unica – racconta – è stata un’esperienza particolare. Poi ho avuto la possibilità di assistere a una grande partita dove la squadra ha mostrato grandi qualità battendo Sora che è molto forte. Io porta fortuna per la prima vittoria? Se bastasse questo, verrei sempre… (ride). Ho toccato con mano le emozioni di chi va in campo e la bravura del tecnico. Sono le cose che mi hanno colpito di più. Tra l’altro ha un sapore particolare per me che sono cavriaghese essere stato al fianco per un match al mitico Cantagalli. E pensare che abbiamo giocato a pallavolo assieme alle scuole medie… Lui giocava davvero e poi ha vinto tutto, io facevo finta…”.
 
Contro Alessano lunedì scorso si è seduto invece Marco Valcavi, socio di Stampatre di via Monti a Reggio, che si occupa di stampe, litografia e digitale. “Davvero un’esperienza unica – spiega – Le emozioni sono amplificate all’ennesima potenza e ci si sente parte del match. Voglio ringraziare Loris Migliari (consigliere delegato al marketing del Volley Tricolore) che mi ha permesso di viverla, perché non mi era mai capitato. Veramente una serata bellissima. Nonostante la pallavolo non sia uno sport che seguo abitualmente, mi sono appassionato e penso che verrò più spesso al palazzetto. La cosa che mi ha colpito di più? Che rispetto ad altri sport come il calcio, tra i membri della squadra c’è un continuo bisogno di contatto e di affiatamento. Cantagalli? Beh, ho fatto un tuffo nel passato quando era l’idolo assieme a Tofoli di quella nazionale che fece sfracelli ovunque”.