PRISMA TARANTO-COPRA BERNI PIACENZA 3-0
PRISMA: Vicini (L), Pavan, De Palma, Valdir 11, Patriarca 3, Castellano 5, Nuti 1, Vulin 8, Felizardo 13, Granvorka 13. N.e: Ricciardello, Anderson. All. Vincenzo Di Pinto.
COPRA BERNI: Dunnes 5, Koch 2, Cardona 2, Marshall 12, Botti 2, Grbic, Sergio (L), Zlatanov 8, Simeonov 2, Cruz 1, Bovolenta 3. N.e: Manià. All. Francesco Dall’Olio.
ARBITRI: Sobrero di Savona, Padoan di Padova.
NOTE: parziali 25-16, 25-18, 28-26. Durata set: 25’, 27’, 34’, per un totale di un’ora e 26 minuti. Taranto: attacco 57%, muri vincenti 4, ace 7, battute sbagliate 18, ricezione positiva 85% (perfetta 76%). Piacenza: attacco 45%, muri vincenti 3, ace 0, battute sbagliate 15, ricezione positiva 63% (perfetta 56%). Spettatori 1260. Mvp della gara Renato Felizardo (Prisma Taranto).

Dopo Trento arriva Piacenza. La Prisma Taranto conquista il quinto punto nelle prime due gare giocando una grande pallavolo fatta di battuta , di pressione a muro e di grande organizzazione di gioco. La Copra Berni Piacenza al contrario ha denotato gli stessi problemi emersi nella gara d’esordio contro Montichiari. Dall’Olio ha provato a spronare i suoi cambiando a metà della partita ben tre titolari, inserendo Dunnes, Cardona e sostituendo Grbixc con Koch. Il risultato è stato l’essere riusciti soltanto a giocarsi il terzo set. Mvp della partita Renato Felizardo.
LA PARTITA – La sfida parte senza due protagonisti: nel Taranto Anderson, Mvp della gara di Trento, si arrende ad una distorsione alla caviglia destra che lo ha colpito in allenamento; Piacenza deve fare a meno di Cardona, con una vistosa fasciatura al ginocchio. Il suo posto è preso da Botti, mentre sull’altro fronte c’è il portoghese Valdir. Taranto, spinto dal pubblico di casa, ci mette poco a scaldarsi: le giocate di Nuti per Castellano e Granvorka, e un ace di Felizardo portano al 7-4. La Prisma sfrutta una ricezione poco precisa della Copra e si porta sul 12-7 con una giocata di Valdir. Piacenza reagisce: parziale di 3-1 che le permette di riavvicinarsi sul 13-10, ma Taranto non molla la presa e si presenta alla seconda sospensione tecnica sul 16-12. Cresce Vulin: due punti di fila del croato e un colpo di Felizardo che sfrutta ancora una ricezione in difficoltà di Piacenza costruiscono il 20-14 per i rossolbù. Il set è ormai in mano alla Prisma, che lo chiude con un muro di Vulin su Marshall.
La superiorità tarantina del primo parziale viene in parte offuscata dalla Copra che prova a reagire al cambio di campo: in campo c’è Dunnes che piazza un lungolinea, dall’altra parte risponde Valdir. Equilibrio fino al 9-8 per Taranto, quando è il momento di Felizardo: tre punti consecutivi del brasiliano lanciano Taranto sul 12-8. Piacenza si riavvicina con Marshall sul 12-11. La gara è emozionante e i padroni di casa tentano ancora di scattare con Valdir e con una ricezione che fa segnare l’88% di positività: 16-12. Granvorka allunga (17-12) mentre Dall’Olio prova la carta Cruz (20-16). Ma anche questa volta il sestetto di casa, trascinato da Granvorka e Valdir, è ormai irraggiungibile.
Due set sotto, la reazione di Piacenza arriva sul 9-6 della Prisma: un numero da circo di Grbic e due errori in attacco di Granvorka valgono il vantaggio dei piacentini sul 10-9. Di Pinto gioca allora la carta Patriarca al posto di Castellano, ma Piacenza allunga sul 13-10, raggiungendo il time-out tecnico sul 16-14. La Copra conduce, ma il pareggio (20-20) lo firma Granvorka con un ace. Il primo set point (23-24) lo annulla Vulin, mentre ci pensa Granvorka, sfruttando un altro errore di ricezione, a portare Taranto avanti sul 25-24. La vittoria arriva sul 28-26. Taranto non è più una sorpresa.
IL DOPO-PARTITA – Vincenzo Di Pinto è soddisfatto a fine gara, ma come sempre mostra diplomazia: “Sono cinque punti molto pesanti – dice del bottino della sua Prisma – ma sono 5 punti e niente più. Ho la fortuna di lavorare con un grande gruppo e sto apprezzando l’atteggiamento dei loro ragazzi”.

L’addetto stampa
Angelo Loreto