Fare meglio è impossibile. Così si diceva alla vigilia di Molfetta-Trento, settima giornata di questa incredibile Superlega, in relazione al precedente della passata stagione, quando l’Exprivia si impose 3-2 al termine di una battaglia durissima. E invece il PalaPoli è terra di sogni che si avverano. Un’isola che non c’è? Tutt’altro. Esiste eccome.
In quest’isola reale, concretissima. l’Exprivia supera Trento 3-0. Un’ora e venti minuti, tanto è durato il match contro i campioni d’Italia. I parziali (25-21, 25-21. 25-20) raccontano con evidenza quanto visto in campo. Una squadra che ha fatto il bello e il cattivo tempo, un’altra in terribile difficoltà. Una con gli occhi della tigre, l’altra incapace di prenderle le misure. Onore e rispetto per Trento, ovviamente, team che ha tutto per rivincere il campionato. Ma applausi a scena aperta all’Exprivia.
Cosa ha deciso? Un po’ tutto. A partire dalla battuta, con i biancorossi (oggi in tenuta rossonera in realtà) capaci di realizzare 9 ace. Per arrivare all’attacco, con una percentuale del 51%. E poi la diagonale cubana, con Hierrezuelo devastante ed Hernandez irresistibile, con 5 ace, 1 muro e il 54% in attacco. Ma anche al centro Candellaro e Barone hanno murato e attacco con decisione, pure di banda Randazzo e Joao Rafael hanno disputato una grandissima prestazione, dulcis in fundo De Pandis è stato la solita certezza. Una macchina perfetta.
A questo sestetto, lo stesso che Gulinelli prova dall’inizio del campionato, Stoytchev risponde con Giannelli e Djuric, Antonov-Lanza laterali, Solè e Van De Voorde al centro, Colaci libero.
L’inizio dell’Exprivia è al di là di ogni possibile immaginazione. La Diatec pare distratta, i padroni di casa volano fino al 16-7. Un po’ per volta Trento trova le misura con Solè e Djuric, ma è troppo tardi per rientrare nel parziale. Un errore in battuta dell’opposto greco di Trento vale il 25-21 molfettese.
L’Exprivia comincia bene anche il secondo set con due ace di Hernandez, ma un break di 4-0 di Trento spinge la squadra di Stoytchev avanti prima 7-5, poi 12-8. Il trend del set pare evidente, ma è proprio ora che l’Exprivia torna prepotentemente nella frazione. Gli errori di Djuric e Lanza, infatti, e i muri di Joao Rafael e Candellaro la riportano avanti 17-15. Hernandez, dal canto suo, continua a martellare, Molfetta si impone ancora 25-21.
Il terzo set inizia punto a punto. Stoytchev sostituisce Giannelli con Bratoev, un punto di Hernandez porta l’Exprivia avanti 12-10. I molfettesi provano l’allungo, ma Trento rintuzza questo tentativo, con l’ottimo ingresso in campo di Daniele Mazzone, autore di un muro e un ace. Quando la parità sembrava regnare e caratterizzare la fase finale del set, ci pensa la “dinamite”, ai secoli Fernando Hernandez. Quattro punti, di cui due ace, per il cubano, per la terza volta nella stagione nominato MVP. Una forza della natura che mette in ginocchio la ricezione ospite. Finisce 25-20, finisce 3-0. Un risultato sorprendente, in un PalaPoli che ha fatto ancora la differenza. Spettacolo nello spettacolo.
L’isola che non c’è, a Molfetta, è più vera che mai.
EXPRIVIA MOLFETTA – DIATEC TRENTINO 3-0 (25-21, 25-21, 25-20) – EXPRIVIA MOLFETTA: Candellaro 9, Randazzo 7, Del Vecchio, De Barros Ferreira 7, Barone 3, De Pandis (L), Porcelli (L), Hierrezuelo 7, Hernandez Ramos 19. Non entrati Kaczynski, Spadavecchia, Mariella, Fedrizzi. All. Gulinelli. DIATEC TRENTINO: Nelli, Antonov 9, Bratoev 1, De Angelis, Giannelli 1, Lanza 3, Solé 7, Djuric 12, Colaci (L), Van De Voorde 6, Mazzone 2. Non entrati Mazzone, Urnaut. All. Stoytchev. ARBITRI: Florian, Lot. NOTE – Spettatori 1900, incasso 5500, durata set: 25′, 26′, 29′; tot: 80′.