Coach Luca Cantagalli sorride, ma vorrebbe farlo molto di più ampiamente. La vittoria di ieri sera a Roma contro il Club Italia ha risollevato il morale alla squadra, ma è arrivata con troppa sofferenza. La vera Conad insomma, deve ancora uscire fuori.
“Indubbiamente la voglia di vincere e la reazione che chiedevo c’è stata – ha detto Cantagalli – E questo è un aspetto positivo. Però abbiamo avuto qualche difficoltà di troppo e abbiamo giocato meno bene di altre volte. Ma tutto questo è normale quando si perde qualche partita, perché a livello mentale si è sotto tensione ed insicuri. Dal punto di vista tecnico abbiamo faticato in ricezione e troppo fallosi in battuta; questo deve farci riflettere per il lavoro che dobbiamo fare. Questa squadra può fare molto meglio. Fare autocritica è necessario, però bisogna anche complimentarsi con gli avversari; sono ragazzini, ma con grandi qualità e tutti hanno faticato a giocare contro il Club Italia, compresa la capolista Sora. Di certo non pensavamo di andare a Roma e di vincere 3-0 facile. Eravamo consapevoli che ci avrebbero dato filo da torcere. Anche alla luce di questo, aver conquistato due punti è molto importante, per il morale e perché ci tiene a galla in questo momento non semplicissimo”.
Ancora una volta però la sfortuna si è accanita contro il Volley Tricolore: “Perdere Marchiani dopo un set – spiega il tecnico – è stata l’ennesima tegola di una stagione non certo partita bene, soprattutto per il nostro palleggiatore che oggi si sottoporrà agli esami e speriamo non sia nulla di grave e che possa tornare presto. Psicologicamente la sua assenza ci ha buttato a terra. Non siamo mai riusciti a lavorare al completo in ogni settimana pre-match. Devo dire però due cose: la prima è che Bonante, che ha sostituito Marchiani, ha giocato abbastanza bene e con grande spirito. La seconda è che comunque non dobbiamo avere alibi. Abbiamo il morale un po’ basso, tanti giocatori stanno rendendo sotto le loro potenzialità e sono i primi a saperlo. Ci abbattiamo troppo davanti alle difficoltà e questo non deve accadere. Ora è il momento di lavorare a testa bassa, sputando l’anima, con sudore e fatica in palestra. Solo così si esce da questo momento no. Stiamo giocando male, ma io non sono pessimista: so che nelle corde di questa squadra c’è molto meglio. Starà a me andare a stuzzicare le corde giuste sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista mentale, seppur quest’ultimo aspetto sia la parte più difficile. Ma sono convinto che ne usciremo”.