«Purtroppo in allenamento giochiamo meglio rispetto alle partire ufficiali, ma la prima sconfitta casalinga è arrivata contro avversari che hanno concesso poco». All’indomani del quarto turno di regular season di Serie A2 UnipolSai il tecnico del Volley Potentino, Gianluca Graziosi, parla senza mezzi termini del match contro Vibo Valentia. Una battuta d’arresto in quattro set che ha avuto il suo decorso con gli stessi sintomi dello scivolone a Ortona: un avvio combattuto e favorevole fino alla beffa, un secondo parziale con la squadra troppo molle, un terzo set da campioni e il ritorno degli avversari nel quarto set. «Alleno una squadra in parte rinnovata e più giovane dello scorso anno – premette il tecnico originario di Falconara -. Se non accusassimo cali dopo le sconfitte di un set al fotofinish saremmo già esperti».
Tra l’altro, una considerazione di fondo restituisce le giuste dimensioni allo stop di ieri. L’ex fuoriclasse biancazzurro Cristian Casoli, campione della cadetteria nella passata stagione con la maglia del Volley Potentino e titolare indiscusso durante la sua permanenza nelle Marche, ora in Calabria si limita a qualche comparsata dando vita a una staffetta con i compagni. Una dinamica che la dice lunga sul valore assoluto di una Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia impostata per raccogliere traguardi ambiziosi. «Eppure sono convinto che potevamo fare molto meglio – esclama Graziosi -. Siamo stati assenti in difesa e, di solito, siamo più brillanti nelle prime azioni di gioco. Non ci resta che rimboccarci le maniche e tornare a lavorare sodo in palestra. I sacrifici ci ripagheranno in un campionato duro ed equilibrato».
Domenica 22 novembre il Volley Potentino scenderà di nuovo in campo al PalaPrincipi per ospitare la Globo Scarabeo Civita Castellana, matricola di lusso. «Parliamo di una neopromossa che ha un roster eccellente – spiega l’allenatore marchigiano -. Non scordiamoci che il palleggiatore Paolucci due anni fa si è giocato la finale scudetto contro la Lube. Nella Globo ci sono altri atleti forti e vaccinati come Menicali e Cesarini. Dovremo dare il massimo. Spero che i tifosi siano sempre così calorosi e comprendano che la squadra deve fare esperienza».
(In foto un muro di Codarin e Moretti – Scatto di Lorenza Morbidoni)
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