E’ difficile valutare la prova di Minafra e compagni nel torneo di beneficenza “Acqua per l’Africa”, disputatosi sabato e domenica scorsi a Castellana Grotte e che ha registrato il successo della compagine di casa, con i baresi giunti al quarto posto. Sono arrivate due nuove sconfitte per i gialloblù del presidente Vastano, in semifinale contro il Cagliari (3-1 il punteggio per i sardi), nella finalina per il terzo posto con l’Isernia (i molisani si sono imposti 16-14 al tie-break). Ma le battute d’arresto patite dai ragazzi di Beppe Spinelli hanno una seria attenuante negli infortuni che stanno complicando notevolmente la fase di preparazione Chi è sceso in campo ha dato l’anima e in alcuni frangenti si è visto anche un gioco accettabile da parte della compagine pugliese. Ma quando sono presenti sul parquet solo due settimi della formazione pensata in estate dalla dirigenza (il libero Viva e il brasiliano Enoch, con Matheus che ha disputato solo la gara con il Cagliari e Capra tenuto a riposo precauzionale per tutta la durata del quadrangolare), ecco che la crescita della squadra diventa problematica. E se l’assenza di vittorie è ciò che preoccupa meno in queste amichevoli, le assenze dei giocatori durante gli allenamenti costituisce invece un dato allarmante che va a gravare anche sulle prestazioni dei giocatori disponibili, costretti a cantare e portare la croce. “Avendo problemi di organico non è semplice affrontare con serenità questi impegni. Se è vero che in squadra si stanno formando degli equilibri” – l’opinione di Manio Marrone, direttore sportivo della società pugliese – “è anche vero che quegli stessi equilibri saranno messi in discussione sin dal prossimo futuro, man mano che i titolari recupereranno dagli infortuni. In questi giorni valuteremo la situazione dell’infermeria e se sarà il caso interverremo sul mercato. Il tempo stringe”.

Roberto Colella, ufficio stampa Abasan Bari
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