Una doppietta per quattro. Se la promozione in SuperLega ha assunto le proporzioni di un risultato epico per la B-Chem Potenza Picena di coach Gianluca Graziosi, un giocatore e tre membri dello staff biancazzurro quest’anno festeggiano ben due salti di categoria con la stessa squadra nel giro di pochi anni. Infatti, il regista con la fascia da capitano Emanuele Miscio, il secondo allenatore Leonel Carmelino, il giovanissimo scoutman Luca Turtù e il fisioterapista Roberto Casisa facevano parte, nei rispettivi ruoli, anche del gruppo che nella stagione 2011-2012 vinse il campionato di B1 agli ordini di Mauro Marchetti guadagnandosi un meritato balzo tra i cadetti. Quattro giovani destinati a rimanere per sempre nella storia del club. Così, mentre la dirigenza intensifica le riunioni del direttivo per fare il punto della situazione e verificare la larghezza delle spalle biancazzurre in termini economici, atleti e membri dello staff restano in attesa di conoscere il proprio futuro. A tutti piacerebbe un assaggio della massima serie conquistata sul campo, ma per il momento il traguardo più vicino è la premiazione pesarese della Fipav che si svolgerà il 5 giugno all’Adriatic Arena, pochi minuti prima del match di World League tra la Nazionale italiana e la Serbia. I tifosi potentini si stanno già preparando in massa per seguire dal vivo l’evento.
Leonel Carmelino (secondo allenatore Volley Potentino):
«Sono quasi incredulo se ripenso a quello che siamo riusciti a fare con questo roster magnifico di giocatori. La vittoria dei Playoff Promozione è frutto di un grande lavoro. Un’esperienza in cui tutti siamo cresciuti. La squadra dal punto di vista tattico e caratteriale, io personalmente ho immagazzinato tutte le dritte dei singoli atleti e anche quest’anno mi sono fatto le ossa. Sono orgoglioso delle due promozioni in biancazzurro ottenute al fianco di due ottimi tecnici. Ai tempi della B1 lavoravo con Mauro Marchetti, un allenatore tutto d’un pezzo, rigoroso e attento al dettaglio, mentre in serie A ho conosciuto l’approccio di Gianluca Graziosi, che parla ai suoi atleti da padre, è un autentico motivatore, sa valorizzare i giovani e mi dà parecchio spazio. Sulla squadra posso dire che tutti avevano voglia di lavorare, chiedevano consigli ed erano disposti ad ascoltare. Parliamo di un collettivo dall’età media bassa. Magari qualche peccato di gioventù, come un’uscita serale di troppo, l’avranno pure commesso, ma, visti i risultati, annovero l’affiatamento tra le nostre carte vincenti».
(In foto il secondo allenatore Leonel Carmelino con coach Gianluca Graziosi – Scatto di Fabiano Rossi)
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