COPRA PIACENZA – ZENIT KAZAN 0-3 (22-25, 22-25, 19-25)
COPRA PIACENZA : Alletti 3, Marra, Poey Romero 10, Papi 3, Ter Horst 1, Da Silva Pedreira Junior, Massari 6, Zlatanov 11, Ostapenko 2, Tencati 1, Kohut 3, Tavares Rodrigues 2. All. Radici.
ZENIT KAZAN : Anderson 1, Apalikov 7, Sivozhelez 4, Salparov, Marouflakrani, Leon Venero 13, Ashchev 3, Poletaev, Kobzar, Mikhailov 17. Non entrati Gutsalyuk, Spiridonov. All. Alekno.
ARBITRI: Delikostidis Sotirios – Ormonde Helio.
NOTE – Spettatori 1490, incasso 11695, durata set: 27′, 26′, 24′;

COPRA PIACENZA
Battuta
Ace 6
Errori 15

Ricezione
Positiva 52%
Perfetta 23%

Attacco 37%

Muri 5

ZENIT KAZAN
Battuta
Ace 3
Errori 13

Ricezione
Positiva 49%
Perfetta 14%

Attacco 49%

Muri 9

Piacenza – Il 3-0 finale non fa onore alla prestazione della Copra Piacenza. Nonostante i pronostici, con i russi di Kazan favoritissimi per una sfida sul velluto, la Copra Piacenza vende cara la pelle per gran parte della gara. Emozionanti i primi due set, con Zaltanov e compagni in grado di dare del filo da torcere agli ospiti in difficoltà nel tentativo di sorpasso dei padroni di casa. L’ultimo set è stato quello più agevole per i russi, capaci di distanziarsi dagli emiliani di 6 lunghezze. Ma anche qui Piacenza è stata in grado di risollevarsi dal momento buio, sorretta soprattutto da Zlatanov, recuperando fino al -1.
Piacenza riesce a gestire egregiamente la battuta ficcante di Kazan e, anzi, riesce a controbattere con 6 importanti ace. Migliore rispetto ai russi anche la ricezione, con Mario Jr in chiusura con il 73% e Massari il 61%. Kazan ha la meglio in attacco (49%) e a muro, con 9 muri all’attivo a fine gara.
Zlatanov (11 punti di cui 3 ace e 1 muro) e Poey (10 di cui 3 ace) chiudono la gara in doppia cifra, dall’altra parte della rete a contendersi il titolo di best scorer Mikhailov (17 punti di cui 4 muri) e Leon (13 di cui un ace).
Coach Radici per l’andata dei PlayOffs 12 schiera in campo Tavares in regia, Poey opposto, Ostapenko e Alletti al centro, Zlatanov e Massari in posto 4, Mario Jr. libero.
Ottimo avvio di gara per Piacenza che con Ostapenko sui 9 metri rifila ai russi l’ace del 4-1; ospiti in recupero poco dopo sul 5-5 dell’attacco out emiliano. L’ace di Zlatanov regala alla Copra il +2 (7-5) nuovamente annullato sul 7-7 dall’attacco out di Alletti. Il punto a punto si sblocca solo sul 10-12 a causa di due invasioni consecutive di Piacenza a muro; sul’11-14 coach Radici cerca una inversione di marcia con il cambio di Massari per Papi: Alletti (13-15) e Poey (ace 14-15) si mettono nella scia russa mantenendo il -1 fino al 18-21 del muro di Mikhailov. Sul 19-23 coach Radici chiede tempo ma anche il tentativo di alzare il muro con la sostituzione momentanea di Kohut con Tavares ha scarsi risultati. Al rientro in campo di Tavares sarà proprio il palleggiatore portoghese a ridare respiro a Piacenza: il suo pallonetto e il successivo muro consegnano a Piacenza il 22-24. La Copra non riesce però nel tentativo di aggancio: Mikhailov chiude poco dopo sul 22-25.
Dopo la partenza difficoltosa (2-4 Leon) la Copra non si dà per vinta annullando sul 5-5 il vantaggio dei russi per poi conquistare il +1 (7-6) dell’invasione a muro di Kazan. Il punto a punto innescato si smorza sul 9-10 con i russi avanti fino al 10-12. E’ Poey, sui 9 metri, a piazzare a terra i due ace consecutivi che permettono a Piacenza di riaprire i giochi sul 12-12. Zlatanov corre sul 14-13, il muro di Apalikov annulla il +1 biancorosso; lo strepitoso recupero di Mario Jr non basta per favorire il vantaggio di Piacenza (15-16) con Kazan in allungo con l’ace di Apalikov (15-17). Leon firma il 17-19 ma è Mikhailov a conquistare la scena sul finale per il +5 (18-23). Poey (20-24) cerca la rimonta sorretto dal buon turno in battuta di Zlatanov (ace 21-24). Tencati, entrato per alzare il muro al posto di Tavares, mura il 22-24, ma come nel primo parziale è Kazan ad avere l’ultima parola con Sivozhelez che conquista il 22-25.
Terzo parziale con le due formazioni a braccetto fino al 6-6 poi Kazan prende il largo con Piacenza sofferente e in calo drastico fino all’8-15. Radici cerca soluzioni con vari cambi: dentro quindi Papi al posto di Massari, ter Horst al posto di Poey e Alletti al posto di Ostapenko. Dopo il 9-15 la Copra ritrova la giusta grinta innescando la rimonta sorretta da Zlatanov (ace 10-15), Papi (14-17) e Kohut (15-18). Zlatanov si carica sulle spalle l’intera Copra fino al 17-20, poi Leon dall’altra parte della rete accumula nuovamente spazio per il 17-21. Il muro di Kazan blocca il 18-23, Radici chiede il cambio di Ostapenko per Alletti ma l’attacco out di Piacenza sancisce il 18-24. Vale poco il 19-24 di ter Horst: il successivo attacco out italiano fa concludere la gara sul 19-25.

Hristo Zlatanov (Copra Piacenza): “C’è grande rammarico per non essere riusciti a sfruttare la situazione. Almeno un set potevamo portarlo a casa. Una occasione così non ci ricapiterà più contro una squadra contro Kazan. Loro ci hanno un po’ sottovalutato, noi dovevamo approfittare di questo”.

Alenko Vladimir (allenatore Zenit Kazan): “Non mi aspettavo questa partita da Piacenza. La nostra squadra ha sicuramente margini di miglioramento, soprattutto Anderson”.