Nulla da fare per la Revivre Milano, battuta 3-0 al PalaDesio dalla Calzedonia Verona di Andrea Giani. Per i meneghini, è arrivata la seconda sconfitta nel girone di ritorno, con la formazione di Maranesi che non è riuscita ad abbandonare l’ultimo posto in classifica. Viceversa, grazie ai tre punti appena conquistati, gli scaligeri hanno scavalcato in graduatoria Perugia, balzando al quarto posto.
Contro la Calzedonia (sette vittorie nelle ultime otto partite), la Revivre non è riuscita a tenere il passo, facendo vedere buone cose solamente nella prima parte del set inaugurale e in avvio di terzo (8-4). Alla lunga, Verona ha scavato il solco grazie alla battuta (6 ace) e al muro (13 punti), frutto di una maggiore pressione esercitata sull’avversario. Per Milano, netto calo in attacco a partire dal secondo set, con un cambiopalla meno brillante rispetto ad altre uscite. Da segnalare, infine, il parziale rientro in campo del brasiliano Bruno Temponi Araujo, che giocò l’ultima partita proprio contro Verona all’andata. Ora la Revivre osserverà il turno di riposo, non giocando domenica 25 gennaio, mentre i meneghini torneranno in campo il 1 febbraio con la proibitiva trasferta di Modena.
LA PARTITA – Milano, sempre orfana di Horstink, scende in campo con Kauliakamoa in palleggio, Bencz opposto, Dos Santos e Veres schiacciatori, De Togni e Patriarca al centro e Rizzo libero. Verona risponde con il sestetto classico con Coscione in regia, Gasparini opposto, Deroo e Sander in posto quattro, Anzani e Zingel (alla centesima partita in A) al centro e Pesaresi libero.
La partenza della Revivre è buona, anche se tre errori in battuta danno una mano a Verona. I meneghini, comunque, appaiono brillanti nel muro-difesa e pungono in contrattacco, come dimostra l’8-6 di Dos Santos che convince il tecnico della Calzedonia Andrea Giani a chiamare time out. Lo stesso brasiliano di Milano appare in grande spolvero, firmando anche l’ace del 12-9 che manda le due squadre al tempo tecnico. Verona si affida ai muri di Zingel per recuperare, poi sorpassa con l’ace di Gasparini su Dos Santos: 13-14 e time out Maranesi. La lotta è serrata, un’invasione e un muro di Deroo fanno scivolare Milano a -3 (17-20). Nuova sosta chiamata dalla panchina milanese, ma gli ace di Gasparini (19-23) e di Deroo (con la complicità del nastro) chiudono il set a favore di Verona: 25-20.
Nel secondo set, avvio in equilibrio e una sosta di quasi cinque minuti per una verifica del referto sul punteggio di 7-7. La sosta ha piegato un po’ le gambe ai meneghini, poi in difficoltà alla ripresa del gioco per il 12-9 veneto al time out tecnico. Dentro Mattera in regia per Kauliakamoa, ma la Calzedonia non molla l’osso, presa per mano dal martello americano Sander (10-14). Verona prende il largo grazie al muro (11-17), Maranesi prova anche la carta Preti al posto di Dos Santos, ma è tutto inutile, con i gialloblù di Giani che volano verso il 25-18 (muro di Deroo) e il conseguente 2-0.
Il terzo set si apre con la Revivre (in campo con Preti in posto quattro) che prova a reagire, portandosi sul 3-0 con il muro di Veres. Pare incredibile, ma sul 4-1 il gioco si è fermato nuovamente per altri sei minuti. Morale: punto d’ufficio a Verona (con Gitto al posto di Anzani al centro), che si vede regalare il 4-2 per un fallo di rotazione contestato ai locali. Questa volta Milano non paga dazio e rimane concentrata (11-8), ma poi subisce la controffensiva di Calzedonia: muro di Deroo per l’11-11, ace di Gasparini per il 12-14, con conseguente time out chiamato da Maranesi. Milano paga dazio (13-18), ricuce con l’ace di Veres (15-18), ma poi si infrange contro il muro Calzedonia per cedere definitivamente 25-16.

LE DICHIARAZIONI POST-GARA:
Marco Maranesi (tecnico Revivre Milano): “Ancora una volta la battuta ha fatto la differenza a favore dei nostri avversari: per noi è un problema che si è riproposto, mentre Verona ha scavato il solco con i tre battitori in salto. Inoltre, siamo stati meno brillanti del solito nella fase ricezione-attacco”.
Andrea Giani (tecnico Calzedonia Verona): “Era una gara importante, da non prendere sottogamba contro una squadra che gioca bene nonostante la posizione in classifica. Per noi era importante mettere pressione e l’abbiamo fatto; c’è stata qualche piccola sbavatura in attacco, ma la squadra ha reagito bene rimontando nel primo e nel secondo set, oltre a ribaltare la situazione nel terzo. Volevamo i tre punti, stiamo attraversando un buon momento, con lo spirito giusto nel lavoro e le vittorie che danno fiducia”.
VIDEO CHECK:
1° SET:
2-1 (attacco Vinicius) Video Check richiesto da: Verona per verifica in-out
Decisione arbitrale confermata, punto assegnato a Milano (3-1)
1° SET:
20-23 (attacco Deroo) Video Check richiesto da: Milano per verifica in-out
Decisione arbitrale confermata, punto assegnato a Verona (20-24)
2° SET:
6-5 (attacco Gasparini) Video Check richiesto da: Verona per verifica in-out
Decisione arbitrale invertita, punto assegnato a Verona (6-6).

REVIVRE MILANO-CALZEDONIA VERONA 0-3
(20-25, 18-25, 16-25)
REVIVRE MILANO: De Togni 5, Bencz 8, Dos Santos 8, Patriarca 4, Kauliakamoa 1, Veres 12, Rizzo (L), Temponi Araujo 1, Mattera, Preti 1. N.e.: Bermudez, Cerbo, Valsecchi. All.: Maranesi
CALZEDONIA VERONA: Coscione 3, Sander 14, Anzani 3, Gasparini 11, Deroo 10, Zingel 8, Pesaresi (L), Gitto 5, Bellei. N.e.: Blasi, White, Centomo, Borgogno. All.: Giani
ARBITRI: Omero Satanassi di Ravenna e Marco Zavater di Roma
NOTE: Durata set: 27′, 31′, 30′ per un totale di 1 ora e 28 minuti di gioco
Spettatori 1285, incasso 1753,50 euro
Revivre Milano: battute sbagliate 7, ace 3, ricezione positiva 52 per cento (perfetta 27 per cento), attacco 40 per cento, muri 6, errori 21
Calzedonia Verona: battute sbagliate 10, ace 6, ricezione positiva 66 per cento (perfetta 49 per cento), attacco 52 per cento, muri 13, errori 14.

Nella foto, Mitja Gasparini (Verona) contro la Revivre Milano