COPRA PIACENZA – VERO VOLLEY MONZA 1-3 (32-30, 23-25, 24-26, 23-25)
COPRA PIACENZA: Alletti 13, Marra (L), Poey 15, Papi 10, Ter Horst 4, Da Silva Pedreira Junior (L), Massari 2, Zlatanov 21, Ostapenko 7, Tencati, Kohut 1, Rodrigues Tavares 1. Non entrati Meoni. All. Radici.
VERO VOLLEY MONZA: Procopio (L), Elia 7, Gotsev 10, Tiberti, Galliani 18, Padura Diaz 22, De Pandis (L), Jovovic 2, Botto 16, Botin. Non entrati Vigil Gonzalez, Wang, Bonetti. All. Vacondio. ARBITRI: Goitre, La Micela.
NOTE – Spettatori 2700, incasso 16000, durata set: 35′, 28′, 31′, 30′; tot: 124′.
COPRA PIACENZA
Battuta
Ace 4
Errori 19
Ricezione
Positiva 74%
Perfetta 38%
Attacco 44%
Muri 7
VERO VOLLEY MONZA
Battuta
Ace 0
Errori 16
Ricezione
Positiva 60%
Perfetta 20%
Attacco 55%
Muri 8
Piacenza – Dopo l’applauso caloroso di tutto il PalaBanca per il ritorno sulle scene della pallavolo giocata di Marco Meoni la prima gara casalinga del 2015 della Copra Piacenza non porta esito e frutti positivi in casa degli emiliani.
Dopo un avvio lento ma equilibrato Piacenza riesce a conquistare il primo parziale tiratissimo ai vantaggi sul 32-30. Poi nei successivi 3 set qualcosa si rompe in casa Copra: un po’ di distrazioni e numerose imprecisioni sono fatali ai biancorossi che, nonostante tutto, lottano con i denti per rendere la vita impossibile ai lombardi di Vacondio.
Nelle ultime tre frazioni, quando Monza sembra aver ormai messo in cassa i parziali Zlatanov e compagni riemergono dal buio e si giocano il tutto per tutto sul filo del rasoio. C’è poco da fare però contro Padura Diaz (22 punti), Galliani (18), Botto (16) e Gotsev (10) che dimostrano una grande unione di squadra anche nei momenti negativi.
Zlatanov, best scorer di Piacenza, incassa 21 punti (di cui 1 ace e 1 muro) portandosi sul -3 del traguardo dei 9000 punti tra Regular Season e Play Off; lo seguono a ruota Poey (15 punti di cui 3 muri), Alletti (13 di cui 2 muri) e Papi (10 di cui 1 muro); questi ultimi due in grado di strappare applausi agli spettatori del PalaBanca nei momenti negativi di Piacenza.
MVP Galliani.
2711 spettatori per un incasso di €15.822.
Coach Radici schiera Tavares in regia, Poey opposto, Zlatanov e Papi di banda, Kohut e Alletti al centro, Mario Jr. e Marra liberi ad alternarsi tra ricezione e difesa.
Avvio lento con le due formazioni in sfida per il sorpasso fino al 10-10 di Alletti, poi Monza con Padura Diaz e Botto si aggiudica il time out tecnico sul +2 (10-12). La pausa è d’aiuto agli uomini di coach Radici capaci di annullare il vantaggio dei lombardi grazie a Papi (11-12) e Poey (muro 13-13).
Sono troppe però le battute sbagliate(6 a fine set) di Piacenza che favoriscono Monza nell’ulteriore allungo di 3 lunghezze (17-20 muro) che costringono Radici a chiedere time out. Monza si spinge fino al 18-22 di Padura Diaz: Radici per cercare una rivoluzione sostituisce Kohut con Ostapenko e Papi con Massari; Poey (20-23) e Zlatanov (muro 21-23) accorciano le distanze obbligando Vacondio a chiedere time out. Il finale di set si surriscalda: l’ace di Ostapenko (22-23) prepara il terreno per il pareggio del 24-24 di Alletti. Papi veste i panni del pioniere mettendo a terra i punti fondamentali del 26-26 e 28-27 ma Monza non demorde e con Padura Diaz ed Elia, annulla a ruota il vantaggio dei biancorossi per il 29-29. Piacenza però si chiude a riccio e chiama a sé tutte le forze: Zlatanov conquista il 31-30 per poi lasciare spazio a Alletti che a muro si aggiudica la chiusura del 32-30.
Partenza difficoltosa per la Copra nel secondo parziale: gli errori in battuta favoriscono Monza per il +3 (3-6), il favoloso recupero di Gotsev porta Galliani alla conquista del 3-7 con Radici obbligato a cambiare qualcosa: è Poey a lasciare quindi il posto a ter Horst. Papi diventa protagonista del parziale con i punti del 7-8 e 8-8, pareggio che però dura una breve frazione con Monza di nuovo vittoriosa per il time out del 10-12. I due punti consecutivi di Zlatanov e quello di ter Horst consentono a Piacenza di portarsi nuovamente pari per il 14-14. Monza riesce a staccarsi da Piacenza con le azioni vincenti di Galliani (17-18) e Jovovic (muro 17-18) ma la Copra non si dà per vinta: questa volta è Alletti a caricare la squadra e con i suoi due punti consecutivi agguanta il 20-20 e i successivi 21-21 e 22-21. Gli errori e le imprecisioni in attacco di Piacenza sono fatali e consegnano a Monza il 22-24; non basta il 23-24 di Alletti: Galliani questa volta mette a terra il 23-25 pareggiando i conti con Piacenza.
Terzo set con le due formazioni in sfida per il sorpasso fino al 4-4 di Padura Diaz poi Monza cambia marcia spingendosi fino al 6-10 di Botto. Radici chiede il cambio di ter Horst per Poey e la situazione di Piacenza si risolleva con i biancorossi in recupero con un break di 4 punti (9-10) favoriti dal turno in battuta di Ostapenko in grado di conquistare il pareggio con l’ace del 10-10. Si riaccende un punto a punto agguerrito che si sblocca sul 14-16 a favore di Monza a causa di una incomprensione tra Mario Jr e Tavares. Il vantaggio lombardo prosegue fino al 16-18 di Botto, poi Poey inanella tre punti consecutivi in grado di portare a Piacenza prima il pareggio e poi il vantaggio del 19-18.
Papi si avvicina alla chiusura mettendo a terra il 23-21 ma Monza non getta la spugna: Gotsev (23-22) e Galliani (23-23) annullano il vantaggio della Copra Piacenza per poi capovolgere l’andamento della gara grazie al 24-25 di Botto. Radici corre ai ripari chiamando time out ma non basta: il muro di Monza e una distrazione tra le fila piacentine regalano a Monza il 24-26.
Il quarto set è all’insegna di Padura Diaz: dopo il vantaggio (3-2) di Piacenza il cubano lombardo trascina Monza fino al 3-6. Botto fa suo il 5-8 per poi lasciare campo nuovamente a Padura Diaz per l’8-11; Tavares fa passare la palla all’esterno delle aste consegnando a Monza il time out tecnico sull’8-12. Due muri out di Piacenza fanno correre Monza sul 10-15: Radici chiede quindi la sostituzione di Alletti con Tencati.
Con grande fatica Piacenza riesce a dimezzare la distanza da Monza portandosi, con Massari e Zlatanov, sul -2 (16-18). L’ace di Ostapenko (17-18) e la diagonale di Zlatanov (18-19) aprono la strada al muro di Piacenza per la conquista del 20-20.
Due errori, in battuta e attacco di Piacenza, fanno correre Monza sul 21-23, il pallonetto di Tavares e la parallela di Massari tengono in gioco Piacenza (22-23 e 23-24) ma Monza non si fa pregare e chiude ai vantaggi sul 23-25.
CHIAMATE VIDEO CHECK
1° SET
24-25 video check richiesto da Piacenza per verifica invasione a muro di Monza, decisione aribitrale confermata, punto assegnato a Monza (24-25)
25-25 video check richiesto da Monza per verifica invasione a muro di Piacenza, decisione arbitrale confermata, punto assegnato a Piacenza (25-25)
3° SET
17-18 Video check richiesto da Monza per verifica invasione a muro di Piacenza. Decisione arbitrale confermata, punto assegnato a Piacenza (17-18)
4° SET
7-9 video check richiesto da Monza per verifica invasione a muro di Piacenza. Decisione arbitrale invertita, punto assegnato a Monza (6-10)
7-11 (attacco Monza) video check richiesto da Piacenza per verifica in-out. Decisione arbitrale invertita, punto assegnato a Piacenza (8-10)
14-17 (attacco Botto) video check richiesto da Piacenza per verifica in-out, decisione arbitrale confermata, punto assegnato a Monza (14-17)
Andrea Radici (allenatore Copra Piacenza): “E’ stata una partita estremamente combattuta, nonostante il risultato posso essere contento dell’impegno dei ragazzi. Purtroppo siamo ancora in una fase di rivoluzione del sestetto, le cose buone che si sono viste in allenamento non hanno ancora dato frutto in gara. E’ stata una partita con tante difese, ma al momento non siamo in grado di dare di più. Cosa ci è mancato? La battuta e non essere in grado di chiudere i set sul filo del rasoio”.
Oreste Vacondio (allenatore Vero Volley Monza): “Stiamo attraversando un buon momento, abbiamo messo a segno la terza vittoria consecutiva dopo ben 11 sconfitte consecutive. Questo è un gran risultato soprattutto in chiave squadra: i giocatori sono uniti e questa unione è un gran segno di forza soprattutto dopo aver subito 11 sconfitte di seguito. C’è una grande interazione tra squadra e staff”.