E’ arrivato da Padova l’ok per la riconferma di Giuseppe Patriarca. In Veneto, dove lo stato maggiore della Prisma Taranto Volley si trova da ieri per la classica tre giorni di volley mercato che dà il via ufficiale alla nuova stagione, la società di via Minniti e il 29enne schiacciatore di Sora hanno trovato l’accordo che legherà l’atleta al team rossoblù per altri due anni. La firma sul contratto è arrivata a notte fonda, al termine della riunione della Commissione Procuratori presieduta dal massimo dirigente della Prisma, Antonio Bongiovanni.
Il programma dell’appuntamento organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A proseguirà oggi, con la chiusura dell’ufficio tesseramenti fissata per le 13, e con la Consulta dell’A1 e il Consiglio di Amministrazione della Serie A, che si terranno rispettivamente alle 14.30 e alle 21.30.
Domani mattina, invece, l’attesa presentazione dei calendari del 62mo Campionato Italiano.
L’ATLETA
Giuseppe Patriarca è nato a Sora (Fr) il 23 marzo del 1977. Schiacciatore di 198 centimetri, ha iniziato la sua carriera pallavolistica nelle giovanili del Sora, per poi passare alla formazione “baby” della Daytona Modena. Qui, nel 1995, inizia la serie di successi con la conquista della Supercoppa Europea e la vittoria del triclore, mentre l’anno dopo vince la Champions League. Nell’ottobre del ’96 passa a Ravenna, dove l’anno successivo vince la Coppa Cev. E’ un momento magico per Patriarca, che nello stesso anno trionfa in World League con la Nazionale. Inizia allora una lunga altalena tra l’A1 e l’A2: nella stagione ’97-’98 è a Grottazzolina (A2), poi torna a Modena, poi ancora Grottazzolina, mentre nel 2000-01 è a Forlì (A1). Seguono due stagioni consecutive in A2, a Verona e Schio: saranno le ultime nel campionato cadetto prima di quella alla Prisma. Perché Patriarca nel 2002 va a Ferrara, mentre l’anno dopo è acquistato dal Montichiari. A questo punto si aprono le porte per due stagioni esaltanti: nel 2004-05 è in Spagna, nella formazione della Unicaja Almeria, con la quale conquista lo Scudetto catalano; poi arriva a Taranto, dove è uno dei protagonisti principali della scalata all’A1 con 10.3 punti di media a partita.
L’addetto stampa
Angelo Loreto