E’ il palleggiatore Santiago Orduna la prima pedina della Tonazzo Padova che affronterà il campionato di serie A1 2014/15. I bianconeri partono quindi dalla cabina di regia, affidandosi nuovamente alle abili mani del palleggiatore italo argentino. L’alzatore ha firmato il contratto per la prossima stagione con opzione per la successiva.
Nato il 31 agosto 1983 a Buenos Aires, Orduna inizia la sua carriera da professionista nel 2003/04 con il Club Nautico Hacoaj. Dopo due anni con l’Origenes Bolivar, nel 2006/07 partecipa al campionato spagnolo di serie B indossando la maglia del J’Hayber Elche. Nella stagione successiva partecipa al campionato di serie A spagnolo con Numancia e nel 2008/09 arriva in Italia vestendo il ruolo di regista a Catania in serie A2. Già nel giro della Nazionale argentina, dopo due stagioni a Città di Castello e a Reggio Emilia, nella passata stagione conquista la Del Monte Coppa Italia A2 e la promozione nella massima serie con la maglia della Tonazzo. Sposatosi nel a Buenos Aires con la bella Lucila De Luca, anch’essa giocatrice di volley.
Sei stato uno dei protagonisti della cavalcata trionfale di quest’anno. Ora ti aspetta una sfida ancora più stimolante.
«Sono contentissimo per l’obiettivo raggiunto quest’anno. Aver ottenuto la promozione ed essere stato confermato per l’A1 è una soddisfazione enorme. Padova è una città che offre di tutto e qui la pallavolo è uno sport molto apprezzato. Io e mia moglie Lucila ci siamo trovati da subito a nostro agio».
Cosa ti aspetti personalmente dalla prossima stagione?
«Di dimostrare che sono all’altezza della massima serie. A livello tecnico penso di potercela fare e – anche se sarà la mia prima esperienza in serie A1 – è da molti anni che sono in Italia e quindi non partirò da zero. Ho davvero tanta voglia di allenarmi e di crescere».
Visto che coach Baldovin ha detto che vuole una squadra con “alto grado di allenabilità”, si può dire che la filosofia sia la stessa.
«Quest’anno a Padova ho trovato una squadra con tanta voglia di allenarsi ed è stato questo il nostro punto di forza. Anche quando non riuscivamo ad allenarci bene, avevamo voglia che arrivasse il giorno successivo per fare meglio».
Una bella lezione anche per i giovani…
«Sicuramente. A tutti i giovani che giocano a pallavolo, in qualunque categoria, voglio dire che allenarsi al meglio è la chiave per ottenere risultati personali e di squadra. Solo i fenomeni possono permettersi di saltare qualche seduta per poi giocare alla domenica con il 70% di positività in attacco o in ricezione. Ma di fenomeni ce ne sono pochi, pochissimi. Quindi bisogna lavorare sodo».
Cosa ti è piaciuto del modo di lavorare di Baldovin?
«L’allenatore deve essere capace di trasmettere alla squadra quello che vuole fare. Di lui apprezzo l’organizzazione e la preparazione degli allenamenti. Non tutte le partite sono state preparate in maniera uguale e di volta in volta ci ha dato indicazioni precise e chiare, senza lasciare nulla al caso».
Non sarai il solo palleggiatore argentino in A1. C’è anche un certo De Cecco…
«De Cecco è il miglior palleggiatore in Italia. Ho avuto l’opportunità di condividere 3 anni con lui in Nazionale, addirittura eravamo compagni di stanza. All’epoca in Nazionale ce la giocavamo alla pari, poi le nostre strade hanno preso due direzioni diverse. Lui è cresciuto notevolmente e merita il successo ottenuto. L’Argentina è sempre stata una buona scuola di palleggiatori e spero di poter dire la mia».
Vi siete sentiti dopo la promozione?
«Ci siamo visti la sera stessa della partita con Monza insieme ad altri amici a Milano. Lui ha offerto il primo aperitivo per festeggiare questo traguardo. Io invece ho offerto il secondo, così ora “siamo pari”».
Che farai nell’attesa che inizi la nuova stagione?
«Quest’estate tornerò in Argentina con mia moglie (lì però sarà inverno), ma non farò molta vacanza. Infatti sto studiando Economia e andrò lì per sostenere gli esami che ho preparato nel corso di questa stagione. Ma sarà bello tornare a casa per rivedere la mia famiglia e anche per andare a vedere il River Plate allo stadio».
Qual è lo stato di salute del campionato argentino di pallavolo in questi anni?
«La pallavolo ha risentito della crisi a livello globale e forse in Argentina ha perso un po’ di visibilità mediatica a discapito del calcio. Facendo un confronto, ad oggi il campionato italiano ha molto più seguito, sia nei palasport che in televisione. Ma entrambi sono campionati affascinanti e di qualità».
SORRISI IN CASA UNDER 13 E UNDER 14. Gioiscono anche i giovani bianconeri. Sabato 5 aprile i ragazzi di coach Biasini hanno sconfitto per 3-1 la PGS Carrarese G (9-25; 26-24; 25-18; 25-13) conquistando il titolo Interprovinciale di categoria. Il giorno successivo invece l’Under 14 della Pallavolo Padova guidata da coach Tisato ha vinto il titolo interprovinciale sconfiggendo per 3-0 l’Aduna Volley (25-9; 25-15; 25-16). A tutti i ragazzi e allo staff tecnico patavino le congratulazioni anche da parte della prima squadra!

LA CARRIERA DI SANTIAGO ORDUNA
2014-15: Tonazzo Padova (A1)
2013-14: Tonazzo Padova (A2)
2012-13: Conad Reggio Emilia (A2)
2011-12: Edilesse Conad Reggio Emilia (A2)
2010-11: Gherardi Svi Città di Castello (A2)
2009-10: Città di Castello Pallavolo (A2)
2008-09: Sp Catania (A2)
2007-08: Numancia Soria (A – SPA)
2006-07: J’Hayber Elche (B – SPA)
2004-06: Origenes Bolivar (A – ARG)
2003-04: Club Nautico Hacoaj (A – ARG)

Alberto Sanavia
Ufficio Stampa Tonazzo Padova
www.pallavolopadova.com