Primo ad essere acquistato nello scoppiettante mercato della Prisma Taranto, primo ad essere presentato ufficialmente alla stampa e alla città. Marco Nuti, il palleggiatore acquistato dal Verona, ha ricevuto ieri mattina l’abbraccio della dirigenza rossoblù e dei sostenitori della squadra che affronterà la prossima serie A1. Giunto a Taranto ieri, Nuti ha incontrato questa mattina al PalaFiom taccuini e telecamere. “Devo ringraziare la società – ha detto il nuovo tassello della Prisma – per l’interessamento nei miei confronti che è iniziato già prima della fine del campionato. E questa scelta, ovvero lasciare una squadra di A1 per una neopromossa, l’ho presa non solo perché avevo voglia di cambiare aria e fare nuove esperienze, ma anche perché qui c’è Vincenzo Di Pinto, che avevo conosciuto a Gioia: il suo incontro ha rappresentato una svolta nella mia carriera”.
“La società mi ha subito illustrato i programmi – ha poi proseguito Nuti – che mi fanno capire di poter ben recitare in un campionato difficilissimo. E’ stata costruita una buona squadra, anche se io voglio partire con i piedi per terra, dato che siamo una neo promossa e il nostro primo obiettivo è consolidarci in A1. Ma con questi giocatori possiamo fare molto bene e dare del filo da torcere anche alle squadre più blasonate, sopratutto in casa: mi aspetto infatti un grande pubblico che ci aiuti a superare i momenti difficili di un campionato che non perdona nulla. Con il sostegno di tutti dobbiamo costruire un blocco unico, perché sono certo che faremo un bel campionato”.
Al tavolo della conferenza Nuti era affiancato dal presidente Antonio Bongiovanni, dal general manager Elisabetta Zelatore, dal responsabile del settore medico William Uzzi, dal direttore sportivo Vito Primavera, dal responsabile del settore giovanile Franco Pappadà (il quale ha ricordato il terzo posto raggiunto dalla squadra Under 16 alle finali nazionali) e dal direttore del PalaFiom Marcello Presta. Proprio da quest’ultimo sono giunte parole che hanno riportato in auge la questione-PalaMazzola: “Noi siamo onorati di ospitare la serie A1 – ha ribadito Presta – ma le cose non dovevano andare così: il cambio di campo ha dell’assurdo e ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità. E’ una sconfitta per la città, perciò ognuno ne tragga le conseguenze”. Il massimo dirigente ha invece voluto sottolineare come, una volta per tutte, “la Prisma giocherà al PalaFiom, potranno anche venire da noi con il cappello in mano, ma noi restiamo qui”.
“Abbiamo preso uno dei più importanti palleggiatori del campionato di serie A1 – ha spiegato Bongiovanni – abbiamo lavorato in silenzio, portando a Taranto giocatori importantissimi e scegliendo per prima cosa cervello, uomini e comportamenti morali. Abbiamo cucinato una succulenta pietanza, con i nuovi acquisti, le riconferme di Castellano, Vicini e Ricciardello e quella di Patriarca che potrebbe arrivare a breve. Tutto questo perché abbiamo voluto dare una grande soddisfazione ad una città del sud Italia”.