COPRA ELIOR PIACENZA – TOURS VB 3-0 (25-14, 25-22, 25-23) – COPRA ELIOR PIACENZA: Marra (L), Le Roux, Papi 7, Fei 14, Kaliberda 19, Simon Aties 12, Tencati, Vettori 15, De Cecco 1. Non entrati Partenio, Zlatanov, Husaj. All. Monti. TOURS VB: Klinkenberg 8, Hardy-dessources 7, Falafala, Konecny 5, Exiga (L), Araujo Pinheiro 1, Hoag 5, Dillies, BarÁnek 6, Smith 6. Non entrati Collin, Jablonsky. All. Motta Paes. ARBITRI: Cuk Dragutin – Yener Aziz. NOTE – Spettatori 1875, incasso 3599, durata set: 20′, 25′, 27′; tot: 72′. Copra Elior PIACENZA: Battute errate 13, Ace 7. TOURS VB: Battute errate 11, Ace 2.

COPRA ELIOR PIACENZA
Battuta
Ace 7
Errori 13

Ricezione
Positiva 60%
Perfetto 38%

Attacco 58%

Muri 7

TOURS VB
Battuta
Ace 2
Errori 11

Ricezione
Positiva 60%
Perfetto 32%

Attacco 41%

Muri 5

PIACENZA – La Copra Elior non delude il pubblico di casa nell’ultimo incontro pre natalizio e mette al sicuro i tre punti che le consentono di aggiudicarsi il primo posto della Pool A della Deniz Bank Champions League e il sicuro passaggio del turno. Piacenza centra la nona vittoria consecutiva tra Campionato e Champions League, mettendo di nuovo in luce l’ottima forma fisica del gruppo di Luca Monti. Tours lotta con tutte le forze e si aggrappa con le unghie a ogni pallone, nel tentativo di rendere difficile la vita ai padroni di casa nel secondo e terzo set ma, nonostante le buone intenzioni, Piacenza, determinata e cocciuta, non molla la presa e fa esultare il PalaBanca in una delle partite più avvincenti e tirare dall’inizio della stagione. Le armi vincenti di Piacenza si dimostrano, per l’ennesima volta, l’accoppiata battuta-muro: 7 gli ace e 7 i muri biancorossi a fine match (contro i 2 e i 5 di Tours). La Copra Elior viene trascinata dalla forza e dalla prestanza di Kaliberda (19 punti, 71% in ricenzione, 71% in attacco e 4 muri), Vettori (15, di cui 2 ace) e Simon (12 di cui 4 ace e 2 muri) che, quando non sono sui 9 metri, vengono diretti con grande maestria da un ottimo De Cecco; Papi (7) e Fei (4) sono bravi ad allontanare e far uscire Piacenza dai momenti negativi. Tours, a tratti, infastidisce Piacenza con una forte battuta e con le azioni vincenti di Klinkenberg (8), Hardy-Dessources (7), Baranek (6) e Smith (6). I francesi però nel terzo set si rovinano con le proprie mani: in vantaggio non riescono a giocare bene le proprie carte e compromettono la possibilità di portare gli emiliani al quarto set.
Monti per la quinta gara di Champions League schiera De Cecco in regia, Vettori in diagonale, Papi e Kaliberda in posto 4, Fei e Simon al centro, Marra libero.
Motta risponde con Araujo Pinheiro in regia, Konecny opposto, Hardy Dessources e Smith al centro, Baranek e Klinkenberg in posto 4, Exiga libero.
Partenza di gara combattuta con le due squadre che proseguono a braccetto fino al 5-5 poi Piacenza, con Papi (7-5) e Fei a muro (9-6), costringono Motta a chiedere time out: al rientro in campo Tours trova spazio con Smith in battuta (ace 10-8) e con il primo tempo di Baranek (12-9); la Copra Elior però non china il capo: Simon (16-10) e Vettori (18-11) tornano a limitare le azioni di gioco degli ospiti e ad accrescere il proprio vantaggio. Il turno in battuta di Simon (inizierà sul 17-11 e lascerà i 9 metri solo sul 23-12) si dimostra particolarmente propizio per la Copra Elior: Vettori e Papi (22-11) mettono a terra punti pesanti e Tour non riesce a passare il muro dei padroni di casa. La chiusura spetta a Fei (24-13) e Vettori (25-14).
Altro avvio di secondo set: Tours parte agguerrita e nell’immediato lascia a zero Piacenza (0-3). I francesi, grazie a una battuta ficcante e al contributo di Klinkenberg (3-7) spiazzano i biancorossi che vivono un momento di difficoltà. Vettori dai 9 metri risolleva la propria squadra e, con il contributo di Kaliberda e De Cecco, agguanta il pareggio sul 12-12. Si innesca quindi un punto a punto agguerrito che porta al PalaBanca una vera e propria battaglia con l’unico fine di sorpassare l’avversario. Ancora pari sul 22-22 Papi e Simon si dimostrano gli uomini set; sono loro due ad avere la forza di spingere la Copra Elior alla conquista della seconda frazione: Papi piazza a terra il 23-22 e Simon, ispirato sul 9 metri, mette a segno due ace (24-22 e 25-22) che fanno infuocare il PalaBanca.
Nuovo set, il terzo, tiratissimo: la Copra Elior parte con la marcia ingranata grazie a Simon (2-0) e Vettori (5-4) ma Tours non ha nessuna intenzione di lasciare vita facile ai padroni di casa e in un batter d’occhi la situazione si capovolge: Smith mura il 6-7 e Hoag mantiene il 9-10. Nonostante il pareggio raggiunto da Kaliberda (12-12) Hardy-Dessources, devastante in battuta, porta nuovamente avanti i suoi fino al 15-15 (ace Simon). Nel finale accresce il nervosismo a causa di alcuni errori arbitrali: il muro di Papi (16-19) viene fischiato fuori ma l’errore da maggior forza ai biancorossi che conquistano la parità (19-19) nelle successive azioni. La rabbia e la fame di punti della Copra Elior portano Fei (ace 21-22) e Kaliberda (22-20) a dar del filo da torcere a Tours che però non ha nessuna intenzione di sventolare bandiera bianca: Klinkeberg e Hardy-Dessources infatti annullano il vantaggio e volano sul +1 (22-23). I buon propositi di Tours non aiutano i francesi che, con Piacenza alle calcagne, si innervosiscono: la Copra Elior, determinata a chiudere 3-0, utilizza le punte di diamante del match per arrivare a quel fine. Vettori (ace 24-23) e Kaliberda mettono i puntini sulle i chiudendo la porta ai francesi sul 25-23.

Luca Monti (allenatore Copra Elior Piacenza): “Piacenza sta facendo un cammino importante, la squadra è decisamente migliorata dalla gara dell’andata. Ora la Copra Elior è una squadra rodata: Vettori sta migliorando e sta vivendo le partite più serenamente. De Cecco ha portato a termine una gran partita, lui e Simon hanno disputato 3 set ad alto livello. La battuta funziona bene ma si può ancora migliorare”.

Mauricio Motta Paes (allenatore Tours VB): “Tours ha lottato per 2 set. Piacenza è stata molto forte in battuta. A Tours abbiamo giocato molto meglio, qui a Piacenza abbiamo commesso troppi errori che ci sono costati caro”.