PRISMA TARANTO 3
CARIGE COPRA GENOVA 1
Progressione set: 25-20, 16-25, 25-21, 25-22
Prisma Taranto : De Giorgi 1, Schuil 23, Giretto 4 , Heikkinen 8, Castellano 16, Patriarca 9, Vicini (libero, 42% di ricezione perfetta), Ricciardello 0, Valdir ne, Gatin 1, Mazzarelli ne, Giosa 0 . All. Di Pinto
Carige Copra Genova: De Palma 3, Ciappi 16, Tomasetti 9, Tagliatti 10, Manassero 14, Belaid 6, Romero (libero, 22% di ricezione perfetta), Valenti 3. All. Basacchi
Arbitri: Piersanti di Perugia e Rosetti di Macerata
Durata set: 22’, 17’, 23’,23’ .
Note: spettatori 900 circa – Taranto: bs 12, ace 4 mv 4, errori punto 14-Genova: bs 15, ace 10, mv 10, errori punto 12.
Le esilaranti barzellette del comico Uccio De Santis hanno chiuso il sipario sulla straordinaria annata sportiva della Prisma Taranto. Dopo l’inutile incontro con il Genova, già retrocesso, è cominciata la celebrazione di una promozione che la società rossoblù ha fortemente voluto dopo il capitombolo della scorsa stagione. La festa ,organizzata dall’assessorato allo sport della Provincia di Taranto, ha avuto il suo culmine con la consegna di targhe e medaglie ai protagonisti di questa cavalcata trionfale effettuata dal presidente Florido e dall’assessore Pozzessere.. Prima c’era stato sul campo l’ennesima vittoria ( la ventiseiesima stagionale) di una squadra che ha onorato anche l’ultimo impegno. E che sia stata una stagione formidabile per la Prisma Taranto lo dicono soprattutto le cifre ed i paragoni con i precedenti campionati da quando è stata introdotta la vittoria da tre punti ( stagione 1998-99). La squadra rossoblù ha chiuso al primo posto con 78 punti frutto di 26 successi, di cui ben 23 da tre punti e sole 4 sconfitte.
A parte la stratosferica stagione 2003-04 che vide Verona chiudere imbattuto al primo posto addirittura con 84 punti, quella della Prisma è la migliore prestazione di una squadra vincitrice del torneo di A/2 dal 1998 ad oggi anche per il distacco di punti dato alla seconda classificata (dodici dopo la sconfitta di Crema in casa contro Spoleto).
L’ultimo impegno stagionale è agli effetti stato un ottimo allenamento e niente più contro un avversario giunto a Taranto in otto uomini e gestita in panchina dal vice-coach ed in campo dal palleggiatore, ex rossoblù, Quique De Palma ( assente l’head coach Mosca). In più i liguri si sono schierati con Ciappi nel ruolo di opposto che nel girone di andata è stato ricoperto da Giombini, poi infortunatosi gravemente alla caviglia, ed in quello di ritorno da Toppel, lasciato a casa.
Nel primo set la Prisma ha avuto vita facile da subito ( 7-3, 10-5, 13-8) ed ha allungato il passo ( 19-12) grazie alla premiata ditta Schuil ( 5 punti nel parziale) – Castellano ( 7 punti), cecchini inesorabili sotto rete.
Nella seconda frazione di gioco Di Pinto ha dato spazio dalla prima palla a Gatin, al posto di Patriarca, e Giosa in luogo di Giretto mentre nel Genova spazio al ventenne palleggiatore Valenti al posto di De Palma. Ne ha patito soprattutto la ricezione che è andata in affanno sulla forzata battuta ospite ( 4 ace nel set) che subito dopo il primo time-out tecnico ha preso il largo ed ha chiuso sul 25-16 .
Di Pinto è corso subito ai ripari nel terzo parziale rischierando la formazione titolare ed ha avuto le risposte che voleva data che Schuil e compagni hanno ripreso le redini della partita in mano. Da segnalare, in un clima agonistico piuttosto blando, e con i giocatori bravi a tentare per lo spettacolo qualche colpo “probito”, il punto del 22-17 siglato da De Giorgi con una schiacciata al secondo tocco sotto rete di quelle che solitamente mette a terra un certo Nikola Grbic, regista del Piacenza.
Nel quarto parziale c’è spazio anche per Ricciardello, entrato al posto di Castellano oltre la metà del set, in una Prisma ormai con il pilota automatico ed in grado di chiudere la partita consegnandosi all’ultimo abbraccio dei suoi tifosi con tanto di arrivederci in A/1. “ Che hanno fatto Trento e Modena?” , ha chiesto a fine gara lo schiacciatore Castellano. Il perché di questa domanda lo ha spiegato lui stesso: “ Ormai i risultati di A/2 non ci interessano più!”.
GIOVANNI SARACINO
UFFICIO STAMPA