Grida liberatorie, baci, abbracci e cori di gioia. Al PalaPrincipi non si erano mai visti così tanti festeggiamenti dopo una sconfitta. Lo stop casalingo di domenica scorsa rimediato con il massimo scarto contro Reggio Emilia non ha scippato al Volley Potentino una salvezza costruita a regola d’arte sul campo durante l’arco di una stagione ricca di ostacoli. «Serie A! Serie A! Serie A!». Un solo coro ha rimbombato per alcuni minuti nelle retrovie del palazzetto di Potenza Picena dopo il fischio finale dell’undicesima giornata di ritorno. Nello spogliatoio biancazzurro docce a base di spumante in stile Formula Uno, gavettoni e foto ricordo con i giocatori e i dirigenti euforici per un traguardo che solo pochi mesi fa poteva sembrare una parete verticale da scalare a mani nude senza appigli. Da pelle d’oca il frastuono che ha accompagnato l’arrivo di coach Gianluca Graziosi dopo le interviste di rito. I giocatori hanno portato in trionfo il proprio tecnico, artefice numero uno di un risultato ottenuto da tutto l’organico con il cuore, la grinta e il duro lavoro, ma non certo con la fortuna. Anche chi ha giocato meno si è fatto trovare sempre pronto, mentre pedine importanti che hanno concluso anzitempo la propria regular season per infortuni di rilievo, come lo schiacciatore Zampetti e il libero Cacchiarelli, sono rimasti vicini ai compagni contribuendo a rinsaldare lo spirito di gruppo.

Non è stato facile per lo sponsor Maurizio Bernardi e il dg Carlo Muzi digerire a bordo campo la sconfitta con gli emiliani, ma nel giro di pochi minuti anche le loro smorfie si sono trasformate in sorrisi dettati dalla consapevolezza di aver fatto qualcosa di grande. «Non avrei voluto festeggiare con uno stop interno – puntualizza Muzi -. Quella con Reggio Emilia era una partita da vincere, ma in campo non c’è stato il solito atteggiamento da parte nostra. Contro le sviste arbitrali abbiamo le mani legate, ma a livello di gioco potevamo e dovevamo mostrare qualcosa di più al nostro pubblico. Adesso godiamoci questa salvezza entusiasmante, ma dobbiamo pensare alla trasferta di Molfetta».

I brindisi del post-partita hanno visto in prima linea anche il presidente Giuseppe Massera, protagonista di un risultato storico al suo primo anno da massimo rappresentante del volley Potentino. «Noi giochiamo sempre per vincere – le prime parole del numero uno biancazzurro -. La sconfitta con la Conad è stata segnata dai troppi errori, soprattutto al servizio, ma questa battuta d’arresto non sminuisce il nostro percorso. Al primo anno di serie cadetta siamo partiti troppo timorosi, poi questa matricola è maturata portando a casa punti fondamentali per la permanenza nella categoria e aprendo un nuovo capitolo. Nemmeno gli infortuni ci hanno messo in ginocchio». Insomma, contro gli emiliani non è arrivato il successo che tutti si aspettavano, ma il concomitante capitombolo di Loreto a Padova ha messo una parola fine alla corsa salvezza. A retrocedere saranno i cugini biancoblù, condannati anche dalla matematica. «Sono dispiaciuto per l’annata sfortunata della Pallavolo Loreto – dichiara il presidente -, ma non posso che applaudire la mia squadra. E’ vero che nell’ultima gara gran parte dei giocatori non hanno dato il massimo e la pressione del match non ha facilitato il compito, ma abbiamo tagliato lo stesso il traguardo e ora sarebbe bello migliorare la classifica. Dal punto di vista tecnico eravamo sfavoriti quest’anno, ma ci siamo dimostrati una vera squadra. Nel corso del campionato sono rimasto impressionato dalla forza di volontà di tutti gli atleti, in particolare dalla tenacia e dalla professionalità del regista Miscio, che ha saputo attendere il suo momento per poi confermarsi un tassello fondamentale della B-Chem Golden Plast. Ora vediamo di onorare la regular season. Mancano solo due giornate e l’obiettivo è raggiunto, ma vorrei che arrivassero altri punti».

(Foto: Festeggiamenti in simultanea a fine match. Reggio Emilia per l’accesso ai playoff, la B-Chem Golden Plast per la salvezza).