Artefice del miracolo Giotto è senza ombra di dubbio Luigi Schiavon. Il tecnico di Trebaseleghe non lo vuole ammettere, ma dal suo arrivo il Giotto ha iniziato la scalata salvezza: “Un avvicendamento in panchina può soltanto cambiare il clima in palestra, il merito va ai giocatori che sono scesi in campo – dice Schiavon -. Ho deciso di allenare a stagione in corso il Giotto perché credevo che fosse una squadra interessante e subito dopo la prima vittoria con Cuneo ho capito che potevamo farcela.” Schiavon è stato l’unico a credere nella salvezza, dopo i rifiuti di altri tecnici che erano stati contattati dalla dirigenza padovana: “A novembre mi diedero dello scellerato, ad oggi posso dire che avevano ragione, ma in positivo. In trent’anni non mi era mai capitata una stagione così e la soddisfazione per questa salvezza è più grande di tutte vittorie con la nazionale.”
Con gli allenamenti fermi fino a Pasqua, Gigi Schiavon si incontrerà con il presidente Sartorati ed il diesse Santuz per definire il suo rinnovo e gli estremi della campagna acquisti per la prossima stagione: “La salvezza è anche merito di questa società che da più di trent’anni milita nella massima serie ed ha saputo gestire con grande esperienza una stagione molto delicata. L’esperienza non si insegna: ho ritrovato la squadra della mia città, dove sono cresciuto, tanti amici e molti ricordi ed un presidente tifoso, non un ragioniere, il solito Sartorati con il quale vorrei continuare la mia avventura a Padova.”
Nella foto: Gigi Schiavon con il presidente Sartorati
Carlo Vettore
Ufficio Stampa e Comunicazione
Sempre Volley Padova