La Lega Pallavolo Serie A ha diramato i provvedimenti disciplinari relativi alla gara della scorsa domenica tra la Sidigas Hs Atripalda e la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora durante la quale ci sono state molte contestazioni arbitrali che hanno portato nelle casse del club del presidente Vicini troppe penalità.

La decisione della Commissione Giudicante Nazionale, organo preposto in prima istanza a giudicare su un deferimento della Procura Federale applicando le relative sanzioni in ordine alle infrazioni commesse da tutti gli associati e tesserati Fipav, parla di “Diffida” a carico dei tesserati Danail Milushev (opposto), e di Admirim Lami (team manager) per plateali proteste all’indirizzo degli arbitri durante la gara, oltre al signor Clemente Pesa, direttore sportivo dell’Atripalda per aver tentato di avvicinarsi alla panchina avversaria costringendo il secondo arbitro a fermarlo nel quarto set, tanto da meritare la sanzione dell’espulsione.

Partendo dal principio, l’incontro valevole per la settima giornata del girone di ritorno in scena al Pala Del Mauro di Avellino doveva essere diretto dal signor Graziano Gelati coadiuvato dal signor Giuseppe Piluso, ma a poche ore dall’inizio della gara è stata comunicata dalla Federazione la variazione del direttore di gara così ad arbitrare il delicato match è stato designato il signor Giulio Astengo.

La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora in più di qualche occasione non è stata d’accordo con le decisioni e valutazioni del primo arbitro delle quali è sempre andata a chiederne spiegazione, ma il cercare chiarimenti agli occhi del direttore di gara è sembrato una continua contestazione tanto da deciderne il sanzionamento.

Come sono andati realmente i fatti lo abbiamo chiesto al team manager Adi Lami che oltre a essere stato uno dei protagonisti delle contestazioni e delle sanzioni, è la persona che meglio di tutte conosce il regolamento federale.

“Durante il secondo set è arrivato il primo provvedimento disciplinare: in seguito a una mia richiesta di spiegazione al secondo arbitro per un mancato sanzionamento di un fallo commesso dalla squadra avversaria, il primo arbitro ha estratto il cartellino giallo mostrandolo al pubblico e indicando me come persona ammonita. La conseguenza è stata quella dell’aggiunta di un punto alla squadra avversaria con la nuova azione da giocare che rimane con la battuta, nelle mani dell’Atripalda. Dopo questa decisione, lo sguardo del primo arbitro ha continuato a essere fisso su di me per poter cercare di vedere quale sarebbe stata la mia reazione e ha interpretato il mio battere le mani come un ulteriore contestazione estraendo il cartellino rosso con la conseguente espulsione che mi ha costretto a restare fuori dal campo per la durata di quel set rientrando poi nel successivo. A mio avviso credo di aver chiesto spiegazioni al secondo arbitro non usando terminologie particolari ma facendo una semplice richiesta di delucidazione e informazione. Ma questo è tutto rapportato al fatto che si era creata una situazione abbastanza critica fino a quel momento per quanto riguarda le valutazioni della coppia arbitrale che non aveva sanzionato precedenti falli. La stessa identica cosa è accaduta poi nel quarto set, nei confronti di Milushev. L’opposto ha espresso un dissenso su una valutazione da parte del primo arbitro di una palla dentro o fuori risultata errata riguardando la registrazione della gara. Anche nel suo caso non si è trattato di una contestazione animata ma il direttore di gara lo ha richiamato sotto il seggiolone e lo ha penalizzato con il cartellino giallo. Nuovamente ha seguito con lo sguardo il giocatore per verificare la sua reazione fino a quando ha estratto il cartellino rosso e come me anche Milushev ha dovuto abbandonare il campo. L’estrazione dei cartellini rossi nei nostri confronti è stata sicuramente una esagerazione dell’interpretazione del regolamento. A differenza mia però l’atleta stava giocando e non era in panchina da dove si è dovuto alzare Hendriks per sostituirlo mentre Danail si accomodava tra il pubblico per l’intera durata del parziale. Quindi, il quarto set era sul 19-18, l’arbitro ha assegnato il punto ad Atripalda giudicando fallito il tentativo di Milushev di andare a segno con la valutazione errata di palla dentro/fuori oggetto della contestazione, e poi con l’estrazione del cartellino giallo i padroni di casa sono passati in vantaggio per 21-18 con il diritto a servire per la successiva azione di gioco”.

Ci spieghi come è stata raggiunta dal giudicante la decisione della diffida e cosa comporta?

“Per i cartellini è prevista dal regolamento una automaticità che è quella delle penalità dove per quello rosso ne sono previste tre. Salvo altre cose aggiunte a panna dal primo arbitro nel suo rapporto di fine gara, la giudicante alla luce di tre penalità si esprime con la dicitura “diffidato” e quindi nel nostro caso sia io che Milushev faremo parte della prossima gara contro Matera. Alla quarta penalità scatta la giornata di squalifica per l’atleta mentre per il dirigente una sospensione a tempo indicata e stabilita dalla Commissione Giudicante Nazionale”.

Nonostante tutte queste avversità nel quarto set con il punteggio sul 21-18 dopo l’espulsione di Milushev e con l’entrata in campo al suo posto Niki Hendriks, la Globo si è aggiudicata il parziale riaprendo la gara. Come hai visto la tua squadra?

“In quel momento c’è stata una grande dimostrazione del valore tecnico che la squadra ha in se. Nonostante non avessimo due titolari in campo abbiamo vinto un grande set mettendo in grossa difficoltà la squadra avversaria. Le situazioni che nel quarto set la coppia arbitrale ha creato hanno contribuito a creare una situazione tesa sia nei nostri confronti penalizzandoci ulteriormente non solo con i cartellini, sia dall’altra squadra con la sospensione della gara per le procedure di trascrizione sul referto per almeno 5 minuti. I ragazzi hanno dimostrato grande spirito di gruppo, si sono gasati tutti e hanno dato prova che il livello tecnico è nettamente alto e che se non ci sono le prime lineee le seconde non sono da meno e lo hanno fatto vincendo un set apparentemente compromesso mentalmente e dallo svantaggio del punteggio con un -3 a pochi punti dalla fine del set”.
“Cosa importantissima da sottolineare è che è la terza volta che ci capita lo stesso arbitro nella direzione di partite molto importanti e delicate per quanto riguarda la classifica. Il signor Astengo ci ha arbitrati a Città di Castello alla quarta giornata del girone di andata in una situazione dove eravamo primi in classifica e abbiamo perso lo scontro diretto per 3-0; ci è ricapitato in una situazione abbastanza difficile quale la penultima giornata del girone di andata a Ortona dove abbiamo vinto per 3-0 e abbiamo portato a casa anche una penalizzazione data da un cartellino giallo assegnato Francesco Fortunato, il primo della sua lunga carriera; e ci è ricapitato di nuovo ad Atripalda, in un momento della classifica altrettanto particolare con la lotta al posto d’onore per i play off aperta nello scontro tra la seconda e la terza della classe, quindi mi auspico e invito nella loro professionalità, tutti gli organi preposti a gestire con più cautela le successive designazioni in considerazione anche del fatto che l’organico degli arbitri di serie A è abbastanza ampio”
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Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Foto di Mirko Saccucci