“La paura è passata, adesso sono tranquillo e penso solo a rientrare il più presto possibile”. Il giorno dopo il forte trauma alla caviglia sinistra rimediato nel corso dell’allenamento di rifinitura effettuato prima della sfida con Latina, il martello biancorosso Cristian Savani racconta nei particolari la dinamica dell’incidente, e tutto ciò che è avvenuto successivamente. “Eravamo a fine allenamento – dice Savani – e dopo un attacco finito sulla rete, la palla mi è caduta sotto al piede proprio nel momento in cui stavo atterrando sul terreno di gioco. Sono rimasto a terra in preda ad un dolore fortissimo, non riuscivo a trattenere le urla. Subito ho pensato che si trattasse di un infortunio davvero molto grave, perché vi giuro che un dolore così non l’avevo mai sentito prima. E la preoccupazione è aumentata, e non di poco, quando abbiamo visto del sangue nella scarpa”.
Savani è stato quindi trasportato all’ospedale civile di Macerata, dove una TAC ha fortunatamente escluso la presenza di fratture ossee. “Quando mi è stato comunicato l’esito dell’esame – racconta – è stata una vera e propria liberazione, ho tirato un grosso sospiro di sollievo. Insomma, penso si possa lecitamente dire che pur nella sfortuna incredibile che ho avuto, alla fine sia andata bene”.
Per riparare una ferita-lacero contusiva procuratagli dall’infortunio, ieri pomeriggio Savani è stato comunque sottoposto ad operazione chirurgica, effettuata con successo presso la struttura ospedaliera maceratese dal primario del reparto di ortopedia Dr. Gabriele Caraffa. “Tutto è filato liscio – dice il bomber della Cucine Lube Banca Marche – Ora ho soprattutto bisogno di riposare, perché quella di ieri è stata una giornata davvero tosta, ma sono assolutamente sereno e voglioso di ritornare in campo il prima possibile. In serata dopo la vittoria su Latina è venuta a trovarmi tutta la squadra, mi ha fatto molto piacere, come mi ha fatto piacere ricevere così tanti messaggi di in bocca al lupo da parte di tutto il mondo della pallavolo, e non solo. Ringrazio tutti, compresi naturalmente l’intero staff medico della Lube, il Dr. Gabriele Caraffa, i suoi collaboratori e tutto il personale del reparto di ortopedia all’ospedale di Macerata, per la grande professionalità dimostrata”.