Troppo forte questo Taranto, troppo fragile questo Bassano. La verità spesso sta nel mezzo, ma in questo momento appaiono vere entrambe le affermazioni. La Prisma scesa in campo ieri sera si è dimostrata squadra davvero tosta e con alcuni giocatori, Schuil e De Giorgi su tutti, decisamente di un’altra categoria. Non sembra nemmeno aver faticato molto la capolista per aver ragione di questo Bassano: nei primi due set gli è bastato giocare con la calma dei forti e al resto ci ha pensato un Fiorese davvero irriconoscibile. Non è tanto lo 0-3 subito in casa a destare impressione, quanto il gioco e l’atteggiamento messi in mostra per due terzi del match dai giallorossi, che si sono riscattati solo nel 3° set quando sul 23 pari solo due errori dei bassanesi hanno salvato Taranto dal possibile 1-2.
Nonostante le ultime opache prestazioni dei ragazzi di Boldo anche ieri sono accorsi in 1800 al PalaBassano per assistere alla possibile impresa del Fiorese Spa: purtroppo il comunque generoso pubblico bassanese ha potuto esaltarsi e divertirsi solo nell’ultimo parziale, mentre per il resto lo spettacolo non è stato all’altezza delle attese. Ci si aspettava di più soprattutto a livello di carattere da una squadra che vincendo ad Ancona aveva dato segnali di risveglio dopo le due sconfitte con Pineto e Gioia del Colle. I tifosi dal canto loro non avevano chiesto alla squadra la vittoria, ma di gettare il cuore oltre l’ostacolo, tornando a giocare con l’entusiasmo e il cuore che da un po’ sembravano essere venuti meno.
Inutile negare che l’assenza di Dalla Libera, nonostante la buona prova del sempre presente Guidolin, si sia fatta sentire soprattutto in fase d’attacco. In una squadra già orfana di un bomber come Desiderio, sembra difficile sostituire il peso anche caratteriale di un giocatore come Dalla Libera. A fine partita Mirko, che ha incitato a gran voce i suoi per tutta la durata del match, parla da capitano vero: “Non sono sceso in campo per il dolore al piede e mi dispiace. Ma sinceramente non mi reputo un fenomeno senza il quale la squadra sia persa e non sappia cosa fare. Faccio parte di un gruppo dal quale questa sera sinceramente mi aspettavo una reazione: non c’era niente da perdere, potevamo giocare sciolti, prendere fiducia e confermare il buoni set che ci avevano permesso di vincere ad Ancona per costruire qualcosa di valido per il futuro. Siamo scesi in campo troppo tesi soprattutto nel primo set ed abbiamo sbagliato troppo in attacco nonostante una buona ricezione. Taranto invece non ha sbagliato nulla. Loro hanno confermato la loro supremazia e per loro non vedo problemi in questo campionato: si meritano il primo posto e accederanno direttamente in serie A1. E’ una squadra quadrata, forte, con giocatori di esperienza e di grande fisicità.”.
Dal punto di vista tecnico il Fiorese è stato poco incisivo al servizio, non riuscendo praticamente mai ad impensierire la ricezione rossoblu, capace nel 2° set di servire De Giorgi addirittura con il 100% di positività. Di contro il Fiorese non ha subito eccessivamente il servizio ospite, ma ha sbagliato troppo in attacco ed è stato poco incisivo a muro, mentre la Prisma è stata spietata in ogni fondamentale. Poco da dire sulla cronaca. Nel primo set il Fiorese non è mai stato in partita chiudendo con un eloquente 15-25. Qualcosa in più nel secondo set, se non altro perché i giallorossi sono rimasti in partita fino al primo time out tecnico. Tutta un’altra storia invece il 3° set, sfumato sul filo di lana per due errori banali. La squadra di Boldo è scesa in campo con tutt’altra grinta, ha difeso e attaccato con costanza mettendo sotto la capolista e portandosi per la prima volta in vantaggio sul 16-15 del 2° time out tecnico, timbrato da un muro di Visentin su Schuil.
Kirchhein sbaglia la palla del 21-19 con un diagonale stretto che va fuori di niente, ma poi si riscatta mettendo a terra palloni pesanti e difficili che tengono accesa la speranza dei suoi e dei 1800 del palazzo. Come sul 23 pari, quando l’opposto brasiliano mette a segno dalla seconda linea il punto del 24-23 che regala al Fiorese il primo set point. Come in un brutto sogno, con tutto il pubblico in piedi ad esultare e con i giocatori stretti in mezzo al campo, arriva però il fischio dell’arbitro che ha visto un piede di troppo di Willy oltre la linea dei tre metri. Il fallo c’è, la delusione e il match point per la Prisma anche. Nell’azione successiva Visentin alza comodo in zona 4 per Karipidis che tira sicuro in diagonale sparando out di mezzo metro. Taranto fa festa, mentre al Fiorese Spa Bassano non può bastare un solo set giocato finalmente al suo livello. Domenica altra partita durissima sul campo tabù di Crema contro la Reima seconda in classifica. Occorre ripartire dallo spirito dimostrato ieri nel 3° set, nella speranza che non pesi troppo nel morale il ricordo dei primi due.
(nelle foto: il capitano Mirko Dalla Libera)
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