Il colpo d’occhio del Pala Mazzola al fischio d’inizio del derby pugliese della 5^ di ritorno resterà un momento indimenticabile. Gli oltre 800 tifosi castellanesi giunti sullo Jonio contribuiscono al primo tutto esaurito stagionale per la Prisma dominatrice del campionato e fanno sentire più a casa i propri beniamini. Grande correttezza in una tribuna impreziosita dalle presenze del Governatore Nichi Vendola, dal Presidente della Provincia di Taranto e dal Sindaco castellanese Simone Pinto. Purtroppo per la squadra allenata da Gianni D’Onghia lo spettacolo degli spalti non si è riflesso sulla prestazione in campo. Troppo forte la capolista soprattutto a far emergere i difetti avversari, troppo discontinui ieri Nuzzo e compagni per mettere in difficoltà i padroni di casa.
La gara comincia col riconoscimento da parte del Presidente Bongiovanni a capitan De Mori che anche sul parquet di Taranto ha lasciato, indelebili, le sue tracce da oscar, e con Giosa al posto di Giretto per Di Pinto. L’avvio è equilibrato fino al 5 pari, poi il primo errore in battuta, un muto di Patriarca ed un ace di Schuil portano al primo time out tecnico. Il break regala fiducia alla Prisma che mette in ansia la ricezione avversaria e costringe i gialloblu ad attacchi difficili difesi bene dagli jonici o conclusi in errore. Sale in cattedra anche Castellano che chiude il parziale. Nel secondo set D’Onghia tenta la carta Karabec al posto di Nuzzo ma Taranto si porta subito 4 a 1 e poi 8 a 4, un grande Vicini raccoglie quei pochi palloni che oltrepassano il suo muro ed il contrattacco di casa diventa micidiale. La Mater non è in partita ma i tifosi non smettono un attimo di incitarli. La reazione arriva in avvio di terzo set quando uno scatenato Libraro e un buon Galdi portano avanti i suoi 2-6. Un time out di Di Pinto risveglia i suoi che un parziale di 5 a 0 si riportano avanti. Sull ’11 a 8 rientra Nuzzo e la Mater riesce a stare aggrappata alla partita 12-11. Ma sono ancora gli errori a fare la differenza e l’ultimo time out obbligatorio arriva sul 16-12. L’accennata reazione ospite si infrange sulla colossale svista arbitrale che giudica fuori una palla piazzata sulla riga di Meriggioli e da più due si va invece più quattro per Taranto. Due ulteriori errori in battuta aiutano Taranto a chiudere la partita e ad issarsi a più 5 da Crema sconfitta a Loreto.
“Per fare bene con loro devi giocare al 200% – afferma coach D’Onghia a fine gara – altrimenti non ti fanno entrare mai in partita.” Disamina secca e concisa per descrivere un derby da dimenticare in fretta per Castellana Grotte. Domenica prossima infatti arriva una Mantova assetata di punti da domare, per riprendere la via della vittoria.
Pier Paolo Lorizio
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Nella foto Francesco Guglielmi