PRISMA TARANTO 3

SALENTO D’AMARE TAVIANO 1

Progressione set: 22-25, 25-21, 25-17, 25-22

Prisma Taranto : De Giorgi 3, Schuil 22 ( 44% in attacco, 3 ace), Giretto 5 ( 3 mv), Heikkinen 7 ( 67% in attacco), Castellano 11 ( 55% in attacco, 53% ricezione perfetta), Patriarca 16 ( 50% in attacco, 50% di ricezione perfetta, 4 mv) Vicini (libero, 95% di ricezione perfetta, 58% di ricezione perfetta), Ricciardello ne , Gatin 3, Mazzarelli 0, Giosa ne. All. Di Pinto
Salento D’Amare Taviano : Paolucci 5, Rodrigues 18, Belardi 6, Postiglioni 9, Ereu 15, Popp 9, Pesenti ( libero, 38% di ricezione perfetta), Pierini 0, Fiore 0, La Forgia 0, Cosi 0. All. Gulinelli.

Arbitri: Berardi di Firenze e Nassini di Brescia.

Durata set: 25’, 26’, 23’, 29’

Note: Spettatori 1500 circa, Taranto: bs 14, ace 4, mv 9, errori punto 9, Taviano: bs 12, ace 2, mv 9, errori punto 18.

La Prisma Taranto si aggiudica il derby jonico- salentino ma onore ad un Taviano che ha tenuto testa alla capolista del campionato di serie A/2 maschile. Gli jonici hanno fatto valere nei momenti topici del match la maggiore classe ed esperienza dei suoi uomini migliori come Schuil, Patriarca e Castellano. E’ la sesta vittoria consecutiva da tre punti ed allo stato attuale solo il Crema resta l’avversario diretto più vicini ( sei punti) mentre Loreto è a meno dieci, Gioia del Colle e Castellana addirittura a meno sedici.
Eppure il sestetto di Gulinelli aveva provato a giocare un brutto scherzo ai rossoblù aggiudicandosi il primo parziale grazie soprattutto a un avvio fulminante ( 4-8, 6-11) che ha colto di sorpresa i padroni di casa apparsi contratti sino al 9-18 un po’ per il dovuto dazio fisico pagato per la lunga pausa dall’attività agonistica ( ultimo incontro il 22 dicembre scorso) e un po’ per le condizioni di salute di un De Giorgi debilitato dall’influenza che ha impiegato del tempo per riuscire ad entrare nel vivo del gioco. Ed infatti quando il palleggiatore di Squinzano ha fatto scorrere fluida la manovra d’attacco, Taranto ha cominciato a rosicchiare i punti di svantaggio accumulati prima con un break di quattro a zero ( dal 9-18 al 13-18 con muro di Giretto su Postiglioni) e successivamente con un altro tentativo concreto di rimonta ( dal 17-23 al 21-23) favorito dal doppio cambio chiamato da coach Di Pinto ( dentro Mazzarelli e Gatin per De Giorgi e Schuil) e da due errori consecutivi di un Rodrigues nervoso e comunque non al meglio fisicamente. Nel momento di massimo sforzo di Taranto però Taviano ha saputo tenere botta ed ha chiuso il set con l’unico punto nel parziale di Ereu, successivamente rivelatosi il migliore dei suoi ( 62% in attacco).
Nella seconda frazione di gioco la partita diventa equilibrata ( 6-5, 11-11) ma intorno al secondo time-out tecnico la Prisma allunga sfruttando il calo dell’opposto avversario ( sostituito sul 15-13 da Cosi e poi rientrato sul 18-15) e si porta dal 13-13 al 17-13 .Taviano successivamente dimezza lo svantaggio ( 19-17, 21-19) ma ancora una volta Di Pinto pesca dalla panchina le risorse giuste e cambia nuovamente la diagonale palleggiatore –opposto. La mossa si rivela vincente tanto che Mazzarelli chiama, appena entrato, la veloce al centro ( 23-20) con Heikkinen mostrando personalità e freddezza e successivamente innesca Gatin ( 24-20) pronto a sfruttare al meglio le possibilità di mettersi in luce.
Nel terzo set Taranto dopo un’iniziale fase di equilibrio ( 8-7 al primo time out tecnico) forza nel suo fondamentale migliore, la battuta. Ed è terrificante il turno al servizio di Schuil che inizia a battere sull’11-9 e conclude sul 18-9 ( parziale di 7-0 con due ace dello stesso olandese che mandano in bambola la ricezione salentina tanto che coach Gulinelli toglie il bersagliato Popp per inserire Fiore). Gli jonici si portano addirittura a più dieci ( 20-10) e potrebbero chiudere il parziale con un vantaggio più pesante per Taviano che però trova un mini break ( quattro punti, 20-14). Ereu non molla ma lo svantaggio è tale che Taranto può gestirlo sino al 25-17 finale.
L’ultimo parziale del match è vibrante, palpitante, contraddistinto anche da grande nervosismo in parte innescato da qualche decisione arbitrale discutibile. Ci scappa anche un cartellino giallo per il libero di Taranto Vicini che protesta in maniera considerata eccessiva per un punto dubbio di Rodrigues.
Si passa dal 14-13 al 14-15. Il pubblico di casa si infiamma ed incita in maniera forsennata i suoi giocatori e fischia sonoramente gli avversari. Regna l’equilibrio. Da una parte Rodrigues ed Ereu continuano a picchiare sottorete, dall’altra Schuil e Patriarca rispondono colpo su colpo sin quando sul 19-19 emerge la maggiore attitudine della capolista a giocarsi al meglio i palloni importanti del match. Due errori consecutivi di Rodrigues ( una doppia in palleggio ed un attacco out), un muro perentorio di Patriarca sullo stesso opposto brasiliano ed un altro di Schuil su Ereu eliminano repentinamente dalla contesa ( 23-19) un buon Taviano tradito forse dalla mancanza di lucidità nei momenti decisivi.

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