La M.Roma Volley non riesce a regalare l’ultima seppur minima soddisfazione ai propri tifosi, perché è alla fine Piacenza a fare la festa completa, vincendo al tie break la gara (19-25, 25-22, 25-23, 25-27, 20-18) e ottenendo la salvezza in A1.
Andrea Giani recupera Corsano e lo schiera dall’inizio con Paolucci, Bencz, Zaytsev, Cupkovic, Yosifov e Lebl; Lorenzetti risponde con Gonzalez, Popp, Zaltanov, Ruiz, Tencati, Holt e Marra.
Avvio aggressivo della M.Roma che con i muri di Yosifov blocca due conclusioni di Zaltanov. Nell’8-5 iniziale c’è anche un bel ace di Cupkovic. Piacenza non è precisa in attacco, ma Roma spreca qualche opportunità e il punteggio si mantiene sulla differenza di tre o quattro punti (15-11). Corsano dà sicurezza alla difesa romana e un break di Cupkovic porta i padroni di casa sul 19-15. Piacenza continua a sbagliare e una battuta in rete di Zlatanov consegna il primo set alla M.Roma (25-19).
Un ace fortunoso, con il pallone destinato ad uscire ma che colpisce Bencz sui piedi, rompe l’equilibrio del secondo set in favore di Piacenza (8-6). Roma sbaglia troppo al servizio (Lebl e Bencz), mentre Piacenza forza in questo fondamentale mettendo in difficoltà soprattutto Cupkovic (14-10). Due gravi ingenuità dei biancorossi, specie una di Gonzalez che si aggrappa alla rete volendo colpire di seconda intenzione, rimettono in carreggiata i romani (14-13). Una pipe di Zaytsev, dopo una bella difesa di Corsano, rimette il punteggio in perfetta parità (17-17). Due muri di Tencati su Bencz e un fallo in palleggio dello stesso opposto slovacco permettono alla Copra di arrivare sull’1-1.
Nel terzo set Cesarini sostituisce dall’inizio Corsano. Andrea Giani è costretto a chiamare subito un time out per correggere l’andamento del parziale che sembra aver preso la strada di Piacenza (5-1). Ruiz fa soffrire Cupkovic in ricezione e lo schiacciatore serbo ne risente pure in attacco. Roma torna a dar fastidio ai Piacentini, ma sono proprio gli ospiti a fare tutto da soli con due schiacciate out di Holt e Zlatanov (6-5). Ruiz continua ad essere devastante in battuta e Piacenza scappa (16-12). Giani sostituisce un opaco Cupkovic e inserisce Saraceni. È ancora una volta Zaytsev a togliere da pasticci la sua squadra e a riportarla ad un solo punto di distacco (19-18). Un muro su Saraceni dà il break decisivo che porta sul 2-1 Piacenza, ma la notizia ben più importante è che Zlatanov e compagni ottengo il punto e la matematica certezza di restare in A1.
Dopo i festeggiamenti della panchina e del nutrito numero di tifosi giunto da Piacenza, il gioco può riprendere. Lorenzetti concede spazio a Perazzolo e all’ex di turno Semenzato. Un po’ di gloria anche per il palleggiatore di scorta Boschi, per Massari e Silmar. Con il match che ha già detto tutto quello che doveva dire, si va avanti colpo su colpo, senza che nessuna delle due squadre riesca a prendere il sopravvento sull’altra. Sul 25-24 per Roma si infortuna alla caviglia Uriarte. Ai vantaggi la spunta la M.Roma 27-25.
Il quinto set si gioca solo per la soddisfazione personale. La M.Roma appare più decisa a conquistare la vittoria e Zaytsev è l’ultimo ad arrendersi. Al cambio di campo i padroni di casa sono avanti 8-5. Sul finire del set la M.Roma rischia di sciupare il vantaggio di tre punti che fino alla fine era riuscita a difendere (14-13). Sul match point sbaglia Zaytsev e si va 14-14. L’infinito quinto set si decide con un errore di Paolucci (20-18).
Hristo Zlatanov: “Abbiamo vinto una gara importante contro una squadra che non ci ha regalato assolutamente nulla. Sapevamo che era tutto nelle nostre mani e così non ci aspettavamo niente da Treviso. Credo che questa stagione ci insegnerà molto in previsione della prossima. Ma fortunatamente siamo rimasti in A1”.
Andrea Giani: “Anche oggi, così come a Latina, avevamo la possibilità di vincere ma non ci siamo riusciti. La nostra stagione è stata tutto sommato positiva: abbiamo avuto la possibilità di lavorare con molti giovani che avranno un sicuro futuro nella massima serie. Mi dispiace soltanto per quei tre mesi di continue difficoltà, in cui non siamo riusciti ad avere la squadra al completo”.