Fra le infinite emozioni che, particolarmente negli ultimi giorni la pallavolo maschile castellanese sta regalando agli appassionati, c’è stata quella, arrivata a sorpresa domenica poco prima del delicato match contro San Giustino, dell’annuncio dell’addio al volley di alto livello di Francesco Guglielmi. Il secondo libero della formazione castellanese ha scelto un modo insolito per annunciare la sua sofferta decisione, una mail inviata all’indirizzo del sottoscritto Responsabile dell’Ufficio Stampa gialloblù, il quale ha avuto la fortuna di “accompagnare” la carriera di Ciccio sin dal suo esordio castellanese in serie B1 nel 1989.
Parlare di bandiere nello sport pare sia ormai desueto, figuriamoci in uno sport come la pallavolo, eppure per Ciccio Guglielmi, con le sue tredici stagioni in gialloblù e le oltre 300 presenze, credo che il simbolo possa essere usato senza timori di essere tacciati di troppa partigianeria. La sua fedeltà non solo alla squadra ma alla città intera – lui che originario della vicina Putignano ha scelto di vivere con la sua famiglia nella città delle Grotte – è andata di pari passo con una professionalità unita a qualità umane rare e restando nell’atipicità della scelta fatta da Guglielmi, posso affermare personalmente di essere stato onorato di condividere con lui tutti questi anni.
Mi sembra giusto rendere pubblica la bella lettera che Ciccio ha lasciato nella mia casella postale all’insaputa di compagni e tecnici, gli stessi che sin sono stretti a lui domenica per un immenso abbraccio, per salutare e ringraziare tutti in un casuale ma nondimeno ideale e gradito, passaggio di consegne nel giorno in cui i due ragazzi della New Mater, Falaschi e Patriarca, hanno ricevuto la loro prima convocazione in Nazionale e che al loro compagno non possono non ispirarsi.
Ciao Ciccio e grazie!!!

Pier Paolo Lorizio

“Caro Pier Paolo perdonami se ti “uso” come intermediario per diffondere
questo mio inusuale messaggio ma lo faccio per il fatto che oltre ad
essere il responsabile dell’ufficio stampa della New mater sei anche un
amico di “vecchia” data.
In queste ore mille pensieri hanno attraversato la mia testa ed il mio
cuore poichè con ogni probabilità quella contro S.Giustino sarà la mia
ultima partita con indosso la maglia della New Mater davanti al pubblico
di Castellana (tranquillo a Treviso ci sarò).
Ebbene si, dopo 25 anni di carriera, di cui 13 a Castellana, ho deciso
di lasciare la pallavolo giocata almeno ad altissimo livello. Qualcuno
potrà dire :”Era ora!”, ma non importa. Questo è quello che sento di
fare e non me ne vergogno. In questi frangenti ripensi a tutte le
situazioni vissute, alle numerosissime persone incontrate, a quelle con
cui hai stretto dei legami che vanno oltre l’attività sportiva ed a
quelle con cui hai condiviso solo una stagione. E di tutte non puoi fare
a meno di ricordare pregi e difetti. Ecco il mio primo grazie va a tutti
coloro che con me hanno condiviso le più belle gioie e le più cocenti
delusioni che questo bellissimo sport può regalare: in primis, perchè no,
la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto e seguito; agli allenatori
che hanno creduto in me facendo in modo di farmi diventare il giocatore
che sono e anche a quelli che ci hanno creduto un pò meno; a tutti i
collaboratori(vice-allenatori,fisioterapisti ecc.) che a volte
diventavano la valvola di sfogo per poter sdrammatizzare momenti poco
piacevoli o semplicemente le loro stanze diventavano quasi dei
confessionali.
Il secondo ringraziamento non può non andare a tutti i compagni di
squadra con cui ho avuto il piacere e l’onore di giocare,da quelli che
si potrebbero tranquillamente definire maestri di vita a quelli che “io
sono il migliore di tutti”(fortunatamente ne ho incontrati pochissimi di
questi ultimi). La bellezza della pallavolo è questa: se vuoi
raggiungere la vittoria devi necessariamente rispettare i tuoi compagni
facendo il tuo e possibilmente sacrificarti per aiutare il compagno in
difficoltà e poi…non mollare mai, come mi è stato insegnato a fare fin
da piccolo.
E poi permettimi di ringraziare il pubblico che è il motivo fondamentale
per cui lo sport esiste e progredisce.
Chiaramente il pubblico che conosco meglio e che mi conosce meglio è
quello di Castellana. Non posso fare a meno di ricordare i miei primi
esordi in B1 nel palazzetto di via Poerio nell’ormai lontano campionato
1989-90. L’atmosfera per me che avevo diciassette anni era più che
adrenalinica, con la chitarra di Nicola Primavera e le tribune che non
riuscivano a contenere la gente.
Rivedere ancora oggi sulle tribune tutte quelle persone, che continuano
a seguire la squadra con la stessa passione di allora e che l’hanno
trasmessa nel frattempo ai loro figli, è motivo di grande orgoglio per
me perchè forse anche il mio modestissimo apporto ha contribuito a
tenere viva quella passione.
Ad onor del vero bisogna anche dire che ci sono stati campionati non
proprio esaltanti in cui non c’era molta gente al palazzetto, ma per
fortuna non sono stati molti.
In ultimo, ma non certo per ordine d’importanza ,permettimi di
ringraziare il nostro patron Dr.Vinella e tutta la
società(dirigenti,collaboratori e staff) per aver fatto sì che si
realizzasse un mio personale desiderio:quello di disputare con la maglia
del mio paese un campionato di A1 in una società che potrebbe essere
presa a modello da molte altre per la serietà e la correttezza di
comportamenti.
Chiudo questo messaggio con l’augurio che la New Mater resti in A1 (e
noi ce la metteremo tutta) e che il futuro sia ricco di vittorie e successi.
Un abbraccio”

Francesco “Ciccio” Guglielmi #6

Nella foto Consaga, il saluto di Guglilemi al suo pubblico