Eurogroup Gela – Phyto Performance Padova 1-3
(20-25; 24-26; 25-18; 23-25)

Eurogroup Gela: Bucaioni 3, Jeroncic 2, Sequeira 16, Martinengo 14, Veloso 11, Tomasetti 11, Rizzo (L), Barbisan 5, Scott 1, Mari, Quartarone. Non entrati: Maccarone. Allenatore: Gian Domenico Dalù.
Phyto Performance Padova: Tiberti 2, Koshikawa 7, Rosso 20, Burgsthaler 14, Cricca 5, Uchikov 20, Garghella (L), De Marchi 7, Sabo 1. Non entrati: Busi, Giannotti, Zingaro (L). Allenatore: Paolo Montagnani.
Arbitri: Piluso-Guarneri.
Durata: 26’, 32’, 23’, 28’. Tot. 1h 49’

I bianconeri giungono al Pala Livatino di Gela in occasione della trasferta più lunga del campionato (950 chilometri in linea d’aria). I ragazzi di coach Montagnani sono alla ricerca di punti anche contro un avversario molto temibile come la squadra siciliana. Coach Montagnani lascia spazio a Koshikawa e Rosso in banda, Burgsthaler e Cricca al centro, Uchikov opposto e con Garghella nel ruolo di libero.
E’ proprio Padova a partire subito con il turbo, tale da permettere a Tiberti & C. di raggiungere subito il risultato di 1-5 grazie ad un attento Uchikov e ad un positivissimo Koshikawa (5 punti nel primo set). Coach Dalù chiede subito time out per rompere il break positivo degli ospiti, anche se la squadra bianconera va al primo time out sul punteggio di 4-8. Al ritorno in campo i patavini continuano ad imporre il loro ritmo e con Rosso puniscono ulteriormente (4-11). Solo a questo punto i padroni di casa ritrovano i punti di Sequeira e Martinengo, ma i veneti continuano a non mollare e a mantenere un discreto vantaggio (11-17). Proprio Martinengo consente alla squadra di casa di recuperare fino al 14-17, ma sul finale è Padova a trovare il primo set ball con il muro di Burgsthaler per il 19-24. A chiudere il set è ancora un muro su Barbisan per il 20-25 finale.
Si cambia registro in avvio di secondo set, con Gela che si porta in vantaggio 5-3 sfruttando bene anche l’attenzione a muro di Tomasetti (autore di 5 punti solo nel primo set). I bianconeri provano a tenere invariate le distanze fino al primo time out tecnico, quando si va in panchina sull’8-5. La reazione dei padroni di casa è decisa (Martinegno il trascinatore) e sull’11-7 e coach Montagnani richiama i suoi ragazzi in panchina. Gela può confidare sull’esperienza del nuovo arrivo Jeroncic, ma in questa fase è Uchikov a tenere in piedi la baracca (13-9). Padova inoltre sfrutta bene l’attenzione a muro di Cricca per raggiungere il 13-11 con relativo time out chiamato da Gela. Al ritorno in campo la Phyto Performance ci crede e raggiunge il 13-12 con Rosso, anche se Sequeira e una battuta fortunosa consentono ai padroni di casa di rimanere sempre qualche passo in avanti (16-13). La difesa di Padova traballa e questo consente ad un’attenta Gela di sfruttare a suo favore le occasioni che le sono concesse (19-14 e altro time out chiamato dalla Phyto Performance). I bianconeri stringono il coltello tra i denti, riuscendo a portarsi meritatamente dal 20-15 al 20-19 sfruttando il micidiale muro-difesa patavino e la costanza di Rosso. Il finale è così una lotta punto a punto fino al 23-22, raggiunto dopo un bel break della Phyto Performance e con un’ammonizione al coach di casa per una protesta su un’infrazione a muro fischiata a Gela. Il finale diventa così troppo nervoso. Gela sente il fiato sul collo e il direttore sportivo dei siciliani viene espulso nel finale dopo una nuova contestazione sul 24-25 (poi annullato) per un servizio di Uchikov (8 punti per lui in questo set) che era stato inizialmente assegnato a Padova. Nella lotta dei nervi hanno la meglio i patavini, che possono chiudere sul 24-26 mentre il pubblico locale contesta.
Nel terzo set la Phyto Performance parte meglio rispetto al precedente (1-3), ritrovando continuità in attacco. Gela si affida alla solita verve di Tomasetti che accorcia le distanze con un bel primo tempo (6-7), anche se ci pensa un mani out di Rosso ad andare al time out tecnico sul punteggio di 7-8. Gela però è un osso duro e sono Sequeira e Martinego a farlo capire ai patavini i quali si trovano sotto di quattro punti al secondo time out tecnico (16-12). Padova cala fisicamente e quindi i ragazzi di coach Dalù tentano l’allungo che li porta sul 21-16 con una certa facilità. Coach Montagnani effettua così una girandola di cambi per consentire ai giocatori in campo di prendere fiato e puntare tutto sul quarto set. Il servizio sulla rete di Rosso chiude col punteggio di 25-18.
Gela sa di poter ottenere un risultato importante e così il quarto set vede gli azzurri pungenti con i propri centrali. Sul punteggio di 5-1 coach Montagnani chiama subito i suoi ragazzi in panca per cercare di far reagire i suoi. In campo i bianconeri provano ad accorciare le distanze con Rosso, ma al time out tecnico Gela è ancora a +4 (8-4). Padova soffre gli avversari e così Martinego può prendere ulteriormente le distanze (14-7). Nonostante il tecnico toscano di Padova metta in campo De Marchi per cercare nuova linfa in attacco, la Phyto Performance fatica ad essere pungente in fase offensiva trovandosi a -7 al secondo time out tecnico (16-9). Quando tutto fa presagire al tie break, la fatica si sente pure sulle gambe dei padroni di casa. Proprio sul finale di set, l’attacco di Martinengo tocca l’asta regala il ventesimo punto alla Phyto Performance (23-20) con coach Dalù che chiama time out. Questa è la chiave del match perché, al ritorno in campo, il muro di Burgsthaler e il colpo di De Marchi portano il punteggio sul 23-22. Con Rosso al servizio, Sequeira viene murato per il 23-23 che carica i bianconeri. L’urlo di gioia sul mani-out della Phyto Performance consente a Padova di chiudere con un altro grande muro (25-23).

Paolo Montagnani (coach Phyto Performance Padova): “Devo fare i complimenti a questi ragazzi perché oggi abbiamo ottenuto tre punti importantissimi in un campo molto difficile. Burgsthaler ha giocato con grande grinta nonostante fosse sceso sul parquet del Pala Livatino con la febbre, compreso Koshikawa che non era al top della condizione. Nonostante questo, siamo stati in grado di vincere contro un avversario che ha giocato bene e ci ha esso in grande difficoltà in alcuni frangenti. Oggi però ho visto delle grandi azioni muro-difesa e una forza di volontà unica che ci hanno permesso di tornare a casa con il pieno della posta in palio. Le sconfitte delle dirette concorrenti? Di sicuro per noi è positivo, perché questo ci consente di allungare in classifica. Però ricordiamoci che alla fine della Regular Season mancano ancora dieci giornate: ora dobbiamo concentrarci sulla sfida con Mantova senza guardare troppo la classifica”

Alberto Sanavia
Ufficio Stampa Phyto Performance Padova