La SEC Isernia torna a mani vuote dalla trasferta di Pineto. Eppure i biancoazzurri di Nello Mosca avevano iniziato alla grande, con una ricezione precisa e un attacco stellare, ma nel resto del match si sono sgretolati sotto i colpi al servizio di Mancini, in campo a sostituire il febbricitante Baldasseroni.

Alla SEC Isernia è mancata la verve delle prime giornate di campionato e quel cinismo che fa buttare il cuore oltre l’ostacolo nei momenti topici del match.

Al fischio d’inizio della coppia arbitrale Gentile-Fiore l’ostacolo Mercatone Uno Pineto – che schiera anche il neo acquisto Fenili – sembra essere poca cosa, al primo tempo tecnico la SEC è sopra di 4: le bande macinano punti, la ricezione è perfetta (Maresca ancora in campo per il libero titolare Gatto, che coach Mosca preferisce non rischiare), Cricca e Costantini al centro risultano perfetti a muro ed incisivi in attacco. Il Pineto non riesce a colmare il divario e sono passati 23 minuti quando Spescha mette giù la palla del 17-25.

Il tabellino del primo parziale parla di un 62% di ricezione perfetta e del 71% di positività in attacco; purtroppo, nel set successivo tali percentuali crollano in modo drastico, rispettivamente 15% e 39%. In realtà, Costantini e compagni avevano iniziato bene anche la seconda frazione con Alderman che aveva consentito a Batte di attaccare senza muro e con Cricca che “fotografa” per due volte consecutive l’opposto gialloblu Shittu. Poi dopo l’errore da posto uno del romano Spescha, Pineto va a servire con il capitano, Marco Mancini, e per la SEC Isernia è buio pesto, lo schiacciatore abruzzese fa due ace e un break di 6 punti che alla fine risulterà incolmabile. Coach Mosca le prova tutte, lasciando al loro posto solo Batte, Maresca e Costantini, ma la Mercatone Uno non molla e pareggia il conto dei set.

Nel terzo parziale la SEC rientra in campo con il sestetto di partenza. Per i padroni di casa sale immediatamente in cattedra l’opposto Shittu che porta i suoi sull’8-4. Poco prima della seconda sosta imposta dal regolamento, Rosso prende il posto di Spesca e l’azzurrino conferma la sua fama di “blockman” murando prepotentemente il venezuelano Luna. Al rientro sul parquet accorcia le distanze con una battuta vincente costringendo Chiovini al time-out. La SEC cerca di rientrare in partita, ma Shittu ha una marcia in più (29 punti), sono suoi gli ultimi due attacchi che consegnano agli abruzzesi il terzo parziale.

Si riprende con gli ospiti più tonici: un muro di Costantini e due attacchi vincenti di Suglia fanno 0-3. Gli isernini paiono aver ritrovato la giusta vena (9-12), ma è ancora Shittu a riportare in equilibrio le sorti del set. La correlazione muro-difesa, punto di forza dei biancoazzurri, torna ad essere quella di sempre. Ed è proprio un muro di Cricca a riportare a 3 le lunghezze di vantaggio per gli ospiti, poi la SEC Isernia allunga (15-19) con due attacchi “astuti” del giovane Rosso, che a tratti oppone al muro locale la furbizia che, in genere, è caratteristica dei veterani. Proprio per tamponare il magic moment dello schiacciatore di Cuneo, Chiovini è costretto a ricorrere per due volte al tempo. Al ritorno sul parquet Rosso gli risponde con un ace; il distacco (17-22) assicurerebbe alla SEC la possibilità di gestire in tranquillità e prepararsi al tie-break, degna conclusione di una gara giocata ad alti livelli; invece, i molisani si addormentano, lasciando a Shittu la possibilità di riprenderli e sorpassarli.

La SEC torna da Pineto a mani vuote e con il rammarico di aver buttato via il quarto parziale. La nota più lieta – per l’Isernia e per l’intero movimento pallavolistico – è la prova del giovane Rosso, che al termine afferma: “Sono molto contento della mia prestazione, ma in tutta sincerità sarebbe stato meglio stare in panchina e portare a casa il risultato!” A lui e a Shittu la palma dei migliori senza dimenticare il reparto di centro per entrambe le formazioni.

Nota stonata della serata (ci sia consentito) il rifiuto da parte della tifoseria organizzata gialloblu al gemellaggio, i due presidenti Vitullo e D’Orazio hanno provato a rimediare scambiandosi maglia e sciarpa prima della gara.

Altro cartellino rosso va all’eccesso di zelo da parte delle forze dell’ordine che all’ingresso hanno sottoposto i tifosi ospiti – notoriamente una tifoseria tranquilla, costituita per lo più da famiglie – ad un’inutile ed eccessiva perquisizione. A nostro avviso sono altri i segnali che la pallavolo e lo sport in genere debbono dare!

Anna Palermo
Area Comunicazione
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(Foto PRIMIO: Mattia ROSSO tra i migliori in campo)