Carige Copra Genova 2
Acanto Mantova 3
(parziali 30-32, 25-22, 21-25, 25-19, 12-15)
Carige Copra: Depalma 2, Giombini 38, Manassero 15, Ciappi 3, Belaid 9, Tagliatti 12, Tomassetti 4, Gonzalez 3, Romero (L). N.e. Zunino, Valenti, Furfaro. All. Cannestracci.
Acanto: Carletti 3, Milushev 30, Mitrovic 14, Mosca 16, De Togni 10, Bernabè 10, Checchin (L), Kiossev 1, Hunter 1, Tamburo 1, Buti, Ricci Petitoni. All. Valdo.
Arbitri: Antonio Longo di Principina Terra (Gr) e Fabio Gini di Cagliari. Note: Spettatori 550.
La Carige si ferma sul più bello. La squadra biancoblu non ripete la straordinaria prestazione di sette giorni fa a Taviano, ma trova sulla sua strada una compagine determinatissima, trasformata in pochi giorni dal cambio alla guida tecnica (Valdo al posto di Schiavon). Una mossa che ha sortito gli effetti sperati, i giocatori dell’Acanto sono apparsi tutt’altra squadra rispetto a quella che sette giorni fa è stata battuta nettamente ad Arezzo. La Carige non ha giocato male, ha fatto la sua onesta partita, ma oggi non bastava. Per vincere serviva qualcosa in più. Ne ha approfittato così Mantova, solida e tenace come mai, ha strappato due punti a Genova, contro la vera Carige, come solo Loreto era stata capace.
Dopo poche battute, il pubblico biancoblu intuisce che la partita è molto più complicata di quanto lascerebbe pensare la classifica. Il tecnico Valdo ha studiato la Carige nei minimi dettagli, si capisce da come si muove il muro lombardo, sempre ben piazzato, anche sui centrali, oggi poco sfruttati da Depalma. La Carige gioca un buon primo set, va sul 22-19, ma viene ripresa dai mantovani, trascinati da un Milushev in grande spolvero. Le due squadre ingaggiano un duello appassionante ai vantaggi. Non basta una prodigiosa difesa di Romero, un punto spettacolare di Giombini, né cinque palle set, alla seconda occasione è l’Acanto a chiudere con due battute di Mosca che colgono impreparato Ciappi.
Alla ripresa del gioco Cannestracci inserisce Belaid per il toscano, la partita prosegue sulla falsa riga del primo set con la Carige che fatica a scrollarsi di dosso Mantova (16-13). Stavolta i genovesi non si fanno recuperare e, grazie alle bordate di Giombini, anche oggi grandioso (38 punti alla fine), pareggiano i conti. Nel terzo set però è di nuovo l’Acanto a comandare il gioco. La battuta dei genovesi è spesso ben contenuta dalla ricezione ospite e Carletti ha a disposizione molte soluzioni. Il muro della Carige non fa male come al solito (Tagliatti a parte), Milushev e Mosca continuano a martellare, la veloce spinta al centro frutta un sacco di punti all’Acanto che va 2-1. La Carige non molla e nel quarto si rifà sotto, con Giombini, Tagliatti e Manassero che crescono molto, anche Belaid è encomiabile. L’Acanto cede per la prima volta qualcosa e mister Valdo, capito che il set è compromesso, mette in campo le seconde linee. La Carige va 2-2, ma nel tie break ritrova la vera Acanto. Mosca e compagni non perdono mai la concentrazione e sul 5 pari piazzano un break di 3-0 che alla fine sarà decisivo. La Carige perde così una ghiotta occasione di rintuzzare ancora la sua classifica, o meglio lo fa solo con un punto. C’è del rammarico per come si è concluso il primo set, che ha condizionato tutta la gara, e per un leggero calo di tensione generale accusato dopo la vittoria a Taviano, ma anche la consapevolezza che pochissime squadre oggi avrebbero fermato questa Mantova. L’occasione di rifarsi arriva subito, mercoledì ad Isernia.
Paolo Noli
Addetto stampa
Carige Copra Genova