Questa mattina alcuni giocatori della Carige Copra hanno incontrato i giovani studenti della scuola media Nino Bixio, nella zona di Granarolo, per una bella iniziativa promossa dall’associazione Telecom Alleniamoci alla Vita.
L’opposto Leo Giombini, il palleggiatore Juan Manuel Depalma ed il libero Yasser Romero, accompagnati dal team manager Giorgio Tambroni, hanno risposto alle domande dei ragazzi, si sono intrattenuti con loro, scambiando anche qualche colpo con la palla, prima di firmare gli autografi di rito.
Dagli studenti sono arrivate parecchie domande sull’altezza degli atleti, sul loro ruolo, riguardo alla loro età, ma sono stati toccati anche temi impegnativi come il doping, l’alimentazione e la preparazione fisica. Il capitano Depalma ha spiegato ai giovani molti argomenti con franchezza e sarcasmo. A proprosito del doping ha detto loro: “Non ci nascondiamo, il doping esiste nello sport, in particolare in quelle discipline che impegnano maggiormente il fisico di un atleta. Nella pallavolo ci sono rari casi e spesso sono banali equivoci”. Poi ha esortato i genitori ad avvicinare i figli allo sport: “E’ un modo per evitare spiacevoli compagnie –ha dichiarato Depalma- Io ho praticato da piccolo molti sport, dal nuoto, alla difesa personale, alla pallavolo che poi ho scelto. Mi ha aiutato molto a fraternizzare e crescere”. Giombini ha invece spiegato come si può conciliare la vita del professionista con le incombenze familiari: “Cerchiamo di farlo, nonostante gli impegni siano davvero intensi. Facciamo dei sacrifici, non sono un padre molto presente, ma appena posso, passo del tempo con i miei bambini. Comunque la palestra per noi è una seconda famiglia”.
Il libero Yasser Romero ha invece raccontato la sua esperienza a Cuba e poi in Italia lanciando un messaggio ai ragazzi: “Continuate sempre a studiare –ha sottolineato- La vita dello sportivo è breve e salvo rari casi dopo inizia una seconda vita, dove bisogna lavorare e lo studio a quel punto viene utile. Ci deve essere spazio per entrambe le cose”.
L’incontro ha riscosso parecchio successo non solo tra gli studenti, ma anche negli insegnanti che sono rimasti colpiti dall’umanità dei nostri ragazzi. La Carige ha trovato nuovi amici e già domenica alcuni di loro verranno in palestra a tifare.
Paolo Noli
Ufficio stampa
Carige Copra Genova
L’opposto Leo Giombini, il palleggiatore Juan Manuel Depalma ed il libero Yasser Romero, accompagnati dal team manager Giorgio Tambroni, hanno risposto alle domande dei ragazzi, si sono intrattenuti con loro, scambiando anche qualche colpo con la palla, prima di firmare gli autografi di rito.
Dagli studenti sono arrivate parecchie domande sull’altezza degli atleti, sul loro ruolo, riguardo alla loro età, ma sono stati toccati anche temi impegnativi come il doping, l’alimentazione e la preparazione fisica. Il capitano Depalma ha spiegato ai giovani molti argomenti con franchezza e sarcasmo. A proprosito del doping ha detto loro: “Non ci nascondiamo, il doping esiste nello sport, in particolare in quelle discipline che impegnano maggiormente il fisico di un atleta. Nella pallavolo ci sono rari casi e spesso sono banali equivoci”. Poi ha esortato i genitori ad avvicinare i figli allo sport: “E’ un modo per evitare spiacevoli compagnie –ha dichiarato Depalma- Io ho praticato da piccolo molti sport, dal nuoto, alla difesa personale, alla pallavolo che poi ho scelto. Mi ha aiutato molto a fraternizzare e crescere”. Giombini ha invece spiegato come si può conciliare la vita del professionista con le incombenze familiari: “Cerchiamo di farlo, nonostante gli impegni siano davvero intensi. Facciamo dei sacrifici, non sono un padre molto presente, ma appena posso, passo del tempo con i miei bambini. Comunque la palestra per noi è una seconda famiglia”.
Il libero Yasser Romero ha invece raccontato la sua esperienza a Cuba e poi in Italia lanciando un messaggio ai ragazzi: “Continuate sempre a studiare –ha sottolineato- La vita dello sportivo è breve e salvo rari casi dopo inizia una seconda vita, dove bisogna lavorare e lo studio a quel punto viene utile. Ci deve essere spazio per entrambe le cose”.
L’incontro ha riscosso parecchio successo non solo tra gli studenti, ma anche negli insegnanti che sono rimasti colpiti dall’umanità dei nostri ragazzi. La Carige ha trovato nuovi amici e già domenica alcuni di loro verranno in palestra a tifare.
Paolo Noli
Ufficio stampa
Carige Copra Genova