SALENTO D’AMARE TAVIANO – CARIGE COPRA GENOVA     0 – 3

Progressione e durata set:  22-25 (25′), 27-29 (29′) 15-25 (17′).
Note: Salento d’amare Taviano: be 14, bv 1, mp 5 – Carige Copra Genova: be 8, bv 2, mp 11.
Arbitri: Gianluca Trevisan di Pressana (TV) e Angelo Rusalen di S. Lucia di Piave (TV) .

SALENTO D’AMARE TAVIANO – Rodrigues 10, Popp 14, Pesenti (L), Crisostomo ne, Pierini 0, Postiglioni 5, Fiore ne, Paolucci 2, La Forgia 0, Cosi 0, Belardi 7, Ereu 10. Allenatore: Flavio Gulinelli.
CORIGE COPRA GENOVA – Tagliatti 8, Valenti ne, Gonzales ne, De Palma 3, Belaid ne, Furfaro 0, Giombini 12, Manassero 15, Tomassetti 11, Romero (L), Ciappi 7. Allenatore: Jorge Cannestracci.


Una Salento d’amare stranamente contratta si fa sorprendere in casa da una volitiva e determinata Carige Genova, scesa in campo con il chiaro intento di fare sua l’intera posta in palio.
E la partenza è tutta per gli ospiti. Genova spinge subito sull’accelleratore,  si porta avanti forzando la battuta per mettere in difficoltà la ricezione della Salento d’amare Taviano. Sul 5-2 per gli ospiti, generato da un ace di Manassero, Gulinelli chiede la prima sospensione del gioco. Taviano risucchia una lunghezza ai liguri (6-3) e con il medesimo distacco di tre punti le due squadre giungono al time out tecnico. L’allungo decisivo è degli uomini di Cannestracci, che si portano sul 15-11, diventato 16-11 con il secondo errore in battuta di Ereu.
Due punti consecutivi di Marcus Popp riportano a meno tre i padroni di casa. Ma Manassero e Giombini ristabiliscono ancora le distanze e fanno 19-14 per la Carige e determinano la seconda sospensione chiamata da Gulinelli. Al ritorno in campo è sempre il solito Genova. Spregiudicato in battuta, giudizioso in attacco. Belardi, Popp e Rodrigues devono faticare non poco per arginare la buona vena dei soliti Manassero e Giombini. Un errore in battuta proprio dell’ex tarantino ed un incontenibile Ereu portano Taviano a meno 1. Ma quando Manassero da solo riesce a murare Rodrigues, si capisce che nonostante il recupero  dei giallorossi il parziale ha già preso la strada per Genova. Postiglioni annulla la prima palla set sul 21-24, ma Tomassetti subito dopo firma il 25-22 con i quale in 25 minuti il Genova si porta sull’uno a zero.
Nel secondo set, condizionato dagli errori in battuta tanto dei padroni di casa quanto degli ospiti, Taviano guadagna un mini break sul 10-8, sospinto da Popp ed Ereu. Ogni azione di gioco sembra essere sfornate in fotocopia, con Taviano che prova a pungere in attacco ed i genovesi pronti a rintuzzare a muro. Ciò che ne deriva è un equilibrio vissuto costantemente nel corso del set, di tanto in tanto spezzato dalle giocate di Giombini e dall’astuzia di Belardi e Popp. Manassero diventa sempre più determinante e De Palma allora con maggiore puntualità gli affida l’ultimo tocco. Il tredicesimo punto parziale personale dello schiacciatore ligure corrisponde al sorpasso  di Genova ai danni di un Taviano che da questo punto in poi non riesce più a sbrogliare la matassa.
Si arriva sul 18-20 con Genova in vantaggio. Un vantaggio che si assottiglia grazie ad un muro di Rodrigues che costringe Cannestracci alla sospensione. Ciappi in battuta sorprende Pesenti, poi Popp sale più in alto del muro di Tomassetti e da solo riagguanta il Genova in fuga: 22 pari. La parità non si schioda, le due squadre si toccano fino al 27 pari ma un errore in battuta di Pierini ed un muro di Tomassetti su Popp determinano il break vincente sul filo di lana che porta il Genova avanti di due set.
Il terzo parziale propone il medesimo canovaccio dei due precedenti. Il Genova comincia a crederci nell’impresa di portare via dal Salento il massimo in fatto di punti e quando Rodrigues si fa fermare due volte di fila dal muro avversario sul 6-2 per gli ospiti, Gulinelli cambia la diagonale: dentro Cosi per il brasiliano e Pierini per Paolucci. Nonostante lo scossone in casa giallorosa, è sempre però la Carige ad avere la meglio. Gli ospiti sbagliano poco, i giallorossi sì. Tanto. Manca la necessaria  e reazione e con un parziale di 11 a 3  Giombini e soci firmano la doppia ipoteca per set e match. Il recupero di Taviano sull’11 a 20 serve solo a prolungare l’agonia dei padroni di casa e di un match che ormai è saldamente nelle mani degli ospiti. Sul 24 a 13, i liguri sciupano due palle del match, prima che Giombini piazzi al centro desolatamente vuoto della difesa di Taviano il tre a zero finale. Sorprendente nel risultato, non certo per quello che si è visto in campo.


SALENTO D’AMARE TAVIANO – AREA COMUNICAZIONE
Daniele Greco
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