L’ultima presenza in campo risale al 30 dicembre, nella sfortunata gara di coppa Italia a Modena nella quale il ginocchio aveva già iniziato a fare le bizze. Poi per il capitano Mirko Corsano niente partite ufficiali ma tanto lavoro mirato in palestra, seguendo le direttive dello staff medico e tecnico al fine di poter tornare al più presto a disposizione dell’allenatore Ferdinando De Giorgi. Da diversi giorni Mirko ha ripreso a lavorare regolarmente con il resto della squadra: “Ho bisogno di allenarmi con continuità – dice il veterano libero salentino – e la situazione va valutata quotidianamente, nella speranza che il ginocchio non si gonfi di nuovo. Adesso le cose stanno andando bene, e toccando ferro spero naturalmente che possa continuare così, in modo da poter tornare a disposizione molto presto. Se tutto andrà per il verso giusto, potrei essere pronto già per la partita di domenica prossima con Forlì”.
Le due settimane esenti da impegni ufficiali sono state di buon aiuto per tutta la squadra: “E’ stata l’occasione giusta – dice – per mettere a punto i meccanismi di gioco, lavorare su alcuni dettagli tecnici e naturalmente per svolgere un ottimo lavoro anche dal punto di vista fisico. Ci stiamo allenando molto bene, stiamo facendo tutto il necessario affinché si possa arrivare al finale di stagione nelle migliori condizioni possibili, sotto tutti i punti di vista”. Una stagione che sta per entrare decisamente nel vivo: solo otto le gare che mancano alla fine della Regular Season, nel mezzo gli importanti impegni europei della CEV Indesit Champions League. “Le possibilità per arrivare tra le prime quattro posizioni della Regular Season ci sono eccome – spiega Corsano – Dobbiamo però puntare a conquistare almeno 21 dei 24 punti disponibili, per poi dare uno sguardo alla graduatoria: al momento penso che solo le prime due posizioni sono ormai molto difficili da raggiungere. In Champions, invece, bisognerà affrontare gli sloveni del Bled con la giusta determinazione, perché arrivati a questo punto non esistono calendari favorevoli, va detto che in partite come queste, da dentro o fuori, l’insidia è sempre dietro l’angolo. Non conosciamo molto la squadra slovena, eccezion fatta per Gato, che ha giocato tanti anni in Italia, ed il palleggiatore Petkovic, che fa parte del giro della nazionale serba. Dipende tutto esclusivamente da noi”.