Va alla più quotata Ravenna il derby del marchio Marcegaglia. Ma la Canadiens, protagonista nel complesso di una prova orgogliosa e a tratti dal gioco persino brillante, può recriminare per aver concesso ai romagnoli un elemento importante come Miraglia (ko per un doloroso infortunio ad un dito) e non aver chiuso il terzo set (30-32), vanificando 3 possibilità. Un Top Team che lotta così può dire la propria nella lotta per non retrocedere, con la linea rossa che demarca le ultime 4 del lotto ora distante 4 lunghezze in classifica. La trasferta di Ravenna, sul parquet di una neopromossa che in casa ha sempre vinto, era giustamente temuta ma dopo un primo set di sbandamento la squadra di Totire ha tenuto validamente il campo, nonostante i cambi ridotti al minimo e la presenza di soli 10 elementi a referto. L’equilibrio iniziale si spezza in avvio sul 6-6, con Sirri che mura uno spento (solo inizialmente) Antonov (8-6) e con lo scatenato Ranghieri che mette palla a terra dopo una pregevole ricostruzione (14-11); l’ace del mancino Sirri benedice la fuga ravennate (19-15), che il concreto regista Garnica mette al sicuro con un secondo tocco vincente (22-18), prima del punto decisivo del lituano Miseikis (25-19), opposto dal rendimento costante. C’è comunque anche la Canadiens e lo dimostra nel secondo parziale, recuperando da 19-22 – quando gli arbitri vanno in tilt regalando un punto a Ravenna con le squadre avviate al time-out – a 23 pari, grazie ad un tempestivo muro di Rossi. L’ace di Antonov vale il primo set-ball (26-25) ma il Top Team ne sprecherà 3 prima di soccombere alla distanza (30-32). Ricordando l’esordio stagionale di Roma qualcuno, sotto di 2 set, pensa all’immediato tracollo mantovano. Gli uomini di Totire invece reagiscono nel migliore dei modi e sfruttando una pausa di riflessione del sestetto ravennate s’involano sull’8-1, chiudendo agevolmente 25-16, a suon di muri. Ma nel quarto Ravenna ritrova se stessa e la Canadiens, con Miseikis in battuta, subisce il break decisivo che la porta da 4-3 a 4-9 in pochi istanti. Dopodiché recuperare ancora diventa quasi impossibile, nonostante la sosta (sul 19-12 per Ravenna) necessaria per l’infortunio occorso a Ranghieri, top scorer romagnolo. Antonov e Sbrolla sbagliano gli ultimi decisivi servizi, consentendo alla Marcegaglia di tagliare il traguardo per prima (25-18). In sostanza: sconfitta, la settima, preoccupante per la classifica ma buone indicazioni giungono da Benito, dal redivivo Antonov e da capitan Barbareschi.

MARCEGAGLIA RAVENNA-CANADIENS MANTOVA 3-1

(25-19, 32-30, 16-25, 25-18)

MARCEGAGLIA RAVENNA: Garnica 4, Miseikis 18, Mengozzi 12, Lehtonen 8, Sirri 14, Ranghieri 17, Tabanelli (L), Ortolani, Rambelli, Saviotti, Lirutti 1. N.e. Plesko e Monti. All. Babini.
CANADIENS MANTOVA: Sbrolla 1, Antonov 19, Leonardi 5, Rossi 8, Barbareschi 12, Benito 20, Tognazzoni (L), Frosini, Jacobsen, Botto. All. Totire.
ARBITRI: Turtù di Ascoli Piceno e Cappelletti di Ancona.
NOTE – Spettatori oltre un migliaio. Durata set 24′ 40′ 24′ 30′, tot 1h 58′. Battute sbagliate Ravenna 19, Mantova 14, ace 6-3, muri punto 7-10.

Gian Paolo Grossi
Ufficio Stampa Canadiens Top Team Volley Mantova