Edilesse Cavriago-M. Roma Volley 2-3 (26-24, 22-25, 25-20, 19-25, 12-15)
Edilesse Cavriago: Luppi ne, Astolfi 2, Carboni (2° L) ne, De Paola, Bassoli 8, Dolfo, Dukic 13, Spampinato (L), Hrazdira 19, Gabrielli ne, Padura Diaz, Uchikov 12, Burgsthaler 12. All. Dagioni
M. Roma Volley: Poey 20, Zaytsev 12, Paolucci 5, Portuondo 23, Postiglioni 8, Cesarini (L), Rossini ne, Mor 5, Morelli, Yosifov 7, Rossi ne, Segnalini ne, Renzetti. All. Giani
Durata: 28’, 25’, 26’, 26’, 17’. Tot. 2h02’
Arbitri: Prandi e Gelati
Note Cavriago: attacco 49%, ricezione 59%, ace 2, service error 21, muri 8.
Note Roma: attacco 54%, ricezione 60%, ace 4, service error 23, muri 16.

Centoventidue minuti di grande spettacolo, in campo e sugli spalti di un Pala Bigi esaltato dalla battaglia che Edilesse Cavriago e M. Roma Volley hanno messo in scena in un match che Reggio Emilia ricorderà per tanto tempo ancora.
Vince la formazione di Andrea Giani al termine di un match ricco di emozioni e conclusosi con un finale da brivido al tie-break.
Che bella però l’Edilesse di Massimo Dagioni, che per 3 set tiene in scacco la capolista e regala l’illusione di poter portare a casa un successo che sarebbe stato storico.
Sette punti in quattro partite, Astolfi e compagni continuano così a muovere la classifica e il rammarico per essere arrivati ad un passo da sconfiggere la grande Roma viene così meno, anche se…
Tant’è, sarà bene raccontare invece di una gara che i gialloneri interpretano subito alla grande, anzi alla grandissima. Sono l’ace di Uchikov (5-3) e il muro di Astolfi su Portuondo (7-4) ad accendere l’entusiasmo del Pala Bigi, che esplode nuovamente sull’ace messo a segno da “Cyborg-Max” che vale la prima mini-fuga Edilesse sul 10-7.
Se poi il palleggiatore modenese gioca a memoria con i suoi centrali Burgsthaler e Bassoli, tutto diventa più semplice anche perché Poey è molto falloso (ben 8 errori al servizio per l’opposto cubano di Roma): è 17-12 per Cavriago, che diventa 20-15 quando si accende anche Michal Hrazdira. Proprio il martello ceco tiene avanti l’Edilesse sul 22-18 dopo che Portuondo aveva “stampato” in maniera regale Uchikov, ma Roma non molla e con Poey ritorna a -1 (23-22). Tre errori in serie di Poey, Astolfi e Dukic riportano la parità a 24, ma ci pensa il solito Hrazdira a risolvere tutto con la pipe del 25-24 e il contrattacco che chiude il primo set in favore dei gialloneri sul 26-24.
Nel secondo round è subito super Edilesse (3-0) con Burgsthaler che comincia il suo show a muro (saranno 6 al termine del match per il muratore trentino, il migliore della serie A2), ma Ivan Zaytsev non ci sta e al servizio comincia a picchiare forte, sempre più forte, anche se l’Edilesse mantiene tre lunghezze di vantaggio alla prima pausa tecnica (8-5) con un Dukic positivissimo in attacco. Quando però Zaytsev e Portuondo accendono il turbo per Cavriago si fa davvero dura rimanere aggrappata a Roma, che opera il primo sorpasso sul 10-11.
Uchikov fa fatica in attacco, ma la chiave del match si rivela da subito il servizio, che Roma comincia ad inserire con continuità per scappare sul 13-16 firmato Poey.
Hrazdira tiene in linea di galleggiamento l’Edilesse, che riesce a ricucire sul 19 pari, prima di un’altra murata subita da Uchikov, che Dagioni avvicenda con Padura Diaz.
L’italo-cubano ci prova con un gran servizio, ma il cambio palla di Roma funziona alla perfezione e sulla murata di Portuondo ai danni proprio di Padura Diaz si chiude il secondo set: 22-25.
Pipe, pipe e ancora pipe: l’intesa Astolfi-Hrazdira è una sentenza, ed è in questo terzo set che si vede l’Edilesse più bella. Efficace al servizio (nessun ace diretto ma Cesarini e Portuondo messi spesso in difficoltà), continua in attacco e granitica a muro, oltre alle difese di un grande Spampinato.
Ci si mette pure Bassoli a mettere a terra i palloni del 7-3 prima e del 10-7 poi, e quando arriva anche Uchikov è show-Edilesse: 13-8, che diventa 19-14 sull’attacco di Dukic.
Il Pala Bigi però si alza in piedi quando Matteo Burgsthaler mette a segno tre muri uno più bello dell’altro sulle tre bocche da fuoco di Roma, e stiamo parlando ovviamente di Zaytsev, Poey e Portuondo.
L’Edilesse vola sino al 23-17, rischia qualcosina sul break innescato da un grande Mor, ma chiude con il primo tempo di Bassoli e l’errore netto di un Poey che, da lì in avanti, smetterà di sbagliare: 25-20.
E’ ancora una partenza lampo quella di Cavriago nel 4° set (2-0, con un altro muro di Burgsthaler), ma Roma c’è, eccome se c’è, e vola via con il muro di Zaytsev su Dukic (6-9).
E’ Viktor Yosifov ad aprire la forbice sul 10-16, ma il cuore dell’Edilesse batte ancora e un break di 6-1 innescato dalla coppia Hrazdira-Dukic riapre il parziale (16-17).
Peccato che Yosifov trovi il momento migliore del suo match con l’ace del 16-20, a cui seguono due altri servizi vincenti di Zaytsev (18-23) e di Mor, che manda tutti al tie-break mettendo a terra la palla del 19-25.
Quinto set che comincia malissimo per l’Edilesse, con tre errori gratuiti di Uchikov, Dukic e Burgsthaler: 2-5, che diventa 5-10 quando Portuondo si traveste da Superman e mette a terra qualsiasi pallone.
Sul 7-12 pare tutto finito, ma Uchikov e Hrazdira riaccendono la speranza (10-12), che viene subito spenta da Yasser Portuondo, l’MVP di un match che il martello cubano chiude con i due attacchi che valgono il 12-15 finale.