Grinta, carattere, adrenalina, questo è Riccardo Fenili capitano della Quasar Massa Versilia che domenica, dopo anni di grande volley fuori casa, ha esordito di fronte a familiari ed amici. Una emozione grande quella del “Conte” viareggino per l’esordio al Forte della Quasar Massa Versilia nel campionato di A2 di fronte ad un pubblico che, nonostante una domenica quasi estiva, ha saputo riempire gli spalti e far sentire grande calore alla squadra.
Obiettivo come sempre, Fenili non si accontenta del successo, se pur importantissimo ottenuto al termine di un match tirato e combattuto contro Bassano e ammette.
“Al di là del risultato la gara non è andata proprio bene. Così come avevamo visto anche nei precedenti allenamenti congiunti, è emerso che ci sono aspetti da migliorare, ingranaggi da rodare, direi che per ora siamo al 40%. La squadra è in crescita ed ha ottimi margini di miglioramento. Contro Bassano forse l’aspetto più difficile è stato proprio trovare da subito un gioco di squadra. Personalmente dopo tanto che non gioco schiacciatore in A, ho pagato i ritmi che come libero non ci sono ed ai quali devo abituarmi”.
Il 3-2 mozzafiato chiuso sul 26-24 ha mostrato una Quasar da subito molto grintosa.
“Si, difficile immaginare esordio più bello in serie A. Le quasi tre ore di gioco, hanno fatto emergere caratteristiche importanti, hanno dimostrato una squadra con carattere, con capacità di lottare ed di nascondere i propri problemi per superarli con la grinta”.
Grinta che a volta si è trasformata in nervosismo. La Quasar ha personalità importanti.
“E’ emerso un nervosismo positivo, di persone che volevano far bene, cercando di portare la propria squadra il prima possibile verso la forma. Direi che nel gruppo ci sono persone grintose, emozionali e questo può essere adatto per equilibrare il carattere di Cantagalli, più tranquillo e riflessivo”.
Proprio coach Cantagalli, domenica era alla sua prima panchina. Cosa ci dici.
“Luca è come sempre, si è mostrato corretto anche nei momenti di difficoltà, mostrando la stessa educazione di sempre, cosa che manca spesso in questo ambiente e che apprezzo molto. Per quanto riguarda gli allenamenti, in palestra sta introducendo un sistema di lavoro nuovo, innovativo sotto certi aspetti che dà molta fiducia e responsabilità ai giocatori”.
Ad un certo punto in campo si è riproposta la coppia viareggina Amore – Fenili, quanto può essere trainante la vostra presenza per il volley versiliese?
“Mi piacerebbe dire molto, ma sono onesto, il nostro è uno sport relativamente nuovo, non ci sono grandi tradizioni di pallavolo di alto livello e la gente viene al palasport non perché c’è Amore o Fenili ma perché c’è volley di alto livello e questo è l’importante. Essere in serie A può essere utile al movimento giovanile, un movimento che sta soffrendo. Non è importante chi scende in campo”.
La prima a Forte dei Marmi, piazza nuova per la Quasar, e pubblico subito presente.
“Si direi di si. Non saprei dire quante persone erano sugli spalti ma, considerando che abbiamo praticamente giocato in domenica estiva, dobbiamo ritenerci molto soddisfatti. Per noi il nuovo pubblico è stato da subito un grande aiuto, dal campo si sentiva tutto il loro calore”.
Il Forte per le partite di campionato ma anche Camaiore per gli allenamenti. Quanto è complicato non avere una sede unica per gare ed allenamenti?
“Sarebbe meglio avere una sede unica, ma non c’è e non bisogna farne un alibi. E’ invece importante adattarci subito anche perché la serie A2 è meno “coccolata” della A1 e potremmo trovarci anche in palazzetti non immediatamente facili da interpretare”.
Domenica subito trasferta difficile sul campo di Padova.
“Nonostante la sconfitta, dagli scout non sembra che Padova abbia giocato male. E’ una piazza che vanta una lunga storia in massima serie e che ha allestito una squadra per risalire subito. Domenica sarà ancora più motivata per dimenticare il passo falso contro Ravenna. Sarà una gara difficile che dovremo preparare con molta attenzione”.