Si riparte ancora una volta da Gheorge Cretu, per tutti “Gianni”, ormai qui a Bassano un nome, una garanzia. La prima e più importante conferma del Bassano Volley per la stagione che verrà è quindi quella del tecnico rumeno che nella giornata di ieri ha messo nero su bianco il prolungamento del suo rapporto con la società del presidente Signor. Mister “Gianni” Cretu sarà dunque l’allenatore del Bassano Volley anche nella stagione 2009-2010: la firma è arrivata dopo che già da più parti si dava per certa la permanenza del tecnico di Costanza sulla panchina giallorossa e soprattutto dopo che entrambe le parti avevano manifestato a più riprese l’intenzione di proseguire un rapporto che qui a Bassano ha sin qui portato soprattutto grandi successi e tante soddisfazioni. Per Cretu parlano infatti i numeri, visto che da quando è arrivato a Bassano, il 16 gennaio del 2008, il tecnico rumeno ha ottenuto ben 32 vittorie in 47 incontri, salvando la squadra e portandola ad un passo dai play off nella stagione 07-08 e arrivando ad un soffio dalla finale nella straordinaria stagione dei record appena conclusa.

“Sono contento di restare anzitutto per due punti motivi” esordisce Cretu “il primo perché mi fa enorme piacere e di dà grandissima soddisfazione dal punto di vista professionale il fatto di essere stato apprezzato per il mio lavoro, per il mio impegno, per la mia dedizione e per quello che sono riuscito a fare in questo anno e mezzo qui a Bassano: per un allenatore questo è il miglior riconoscimento possibile. Il secondo motivo riguarda la mia felicità personale di restare in un ambiente in cui mi sento come a casa mia: sono contento per l’atmosfera che c’è in questa società e, intorno ad essa, tra i tifosi e gli appassionati. C’è un entusiasmo fantastico per la nostra squadra e per la pallavolo in genere, un entusiasmo che ho trovato anche l’anno scorso e che non è mai venuto meno, nemmeno nei momenti più difficili: questo è un patrimonio da salvaguardare che fa di Bassano un piazza ideale per il volley. Credo quindi che se una società come il Bassano Volley ti chiede di restare, diventa davvero difficile dire di no, perché è una delle migliori della serie A2 e perchè cerca di dare e ottenere sempre il massimo, in ogni situazione e con tutti i mezzi a propria disposizione. Questo mi consente inoltre di continuare ad allenare in Italia e credo che ogni allenatore al mondo abbia l’ambizione di venire a lavorare in Italia: io stesso ho sempre sperato di farcela, ho aspettato tanto e poi l’anno scorso il sogno si è avverato ed è andata bene sia per merito che per fortuna. Ma poteva anche andare male, perché alla fine comunque nello sport una palla può fare la differenza: è successo l’anno scorso, quando per un punto negato a S.Croce siamo usciti dai play off ed è successo quest’anno nella semifinale con Latina, quando sarebbe bastato un solo punto per schiodarci da quel famoso 23-21 di cui tutti ormai parlano”.

La stagione appena conclusa è stata la stagione dei record visto che il Bassano Volley dopo essersi fregiato, per la prima volta nella sua storia, del seppur platonico titolo di campione d’inverno ha chiuso al 3° posto la regular season e in semifinale la sua avventura play off ottenendo una serie di risultati su cui nessuno a inizio avrebbe scommesso. Considerato tutto questo, a mente fredda, sono più i rimpianti o le soddisfazioni? “Chiaramente sono di più le soddisfazioni” conferma sicuro Cretu “proprio perché abbiamo fatto qualcosa di eccezionale dopo essere partiti come un’incognita. Nonostante questo è innegabile che ci sia anche un po’ di delusione perché ci sono stati tre momenti precisi in cui avremmo potuto davvero dare quella svolta che purtroppo, per un pizzico di sfortuna, è mancata: è successo in occasione delle trasferte di Città di Castello e Isernia, quando avevamo troppi uomini in stato di forma precario, poi nel match casalingo con Loreto, quando a tagliarci le gambe è stata l’influenza, e infine nella famosa gara 3 di semifinale con Latina, dove tutti abbiamo visto com’è andata. Peccato, è andata così, ma non dimentichiamoci mai che ciò che abbiamo fatto nel corso dell’intera stagione è stato qualcosa di straordinario”.

Né la società né lo staff tecnico hanno mai cercato di giustificare l’uscita di scena in semifinale tirando in ballo la questione dello sfratto dal PalaBassano, anche perché a Schio si è vista una partita bellissima in una fantastica cornice di pubblico: “Non voglio entrare nel merito di quella vicenda, ma come allenatore della prima squadra non posso tacere su una cosa: il problema del PalaBassano non è soltanto, come molti credono, lo sfratto in occasione di gara 3, ma è un problema che esiste da tempo perché il Bassano Volley in realtà non ha una sua casa. Pochi sanno che noi ci alleniamo nel palazzetto in cui poi giochiamo appena due volte a settimana, più il sabato quando la domenica siamo in casa. Pensate inoltre che a inizio stagione abbiamo esordito in casa contro Castellana dopo esserci allenati sul nostro campo appena cinque volte in due mesi di preparazione: non sono scuse, perché comunque una squadra forte può vincere comunque e dovunque, ma di sicuro rispetto a tutte le altre squadre non possiamo sfruttare al 100% il vantaggio del fattore campo, perché il PalaBassano non è sempre il nostro campo. Quindi mi auguro davvero che si trovi una soluzione ovvero una collocazione che possa diventare a tutti gli effetti, finalmente, la nostra casa, la casa del Bassano Volley”.

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Mauro Sabino