Nel corso dell’assemblea dei soci, che si è tenuta lunedì sera all’hotel Sheraton, Fabio Pagliara è stato eletto nuovo presidente della Catania Sportiva.
Il nuovo progetto triennale parte dalla volontà di far diventare la Catania Sportiva una “fondazione per lo sport cittadino”, a supporto di tutti gli sport catanesi (anche dell’attività di base). Questo non significa ovviamente un abbandono della pallavolo, che resterebbe parte integrante del progetto aprendo sempre di più ai giovani e costruendo così la base per tornare ai vertici.

LE PAROLE DEL NUOVO PRESIDENTE. Fabio Pagliara, che nel precedente triennio, ha occupato la carica di amministratore delegato, ha subito esposto le linee guida del progetto Catania Sportiva.
“Credo che dobbiamo avere un approccio strategico e non tattico della società. Per continuare e rilanciare il progetto dobbiamo avere una visione chiara non solo del volley, ma di quello che sta accadendo nello sport nazionale e nell’economia, a Catania e in Italia. Per questo ci sforziamo di parlare prima ancora che di pallavolo, di sport. Per questo ci siamo proposti degli obiettivi, prima ancora che agonistici, di sistema”.

Un sistema-sport che a Catania vive in costante difficoltà. “Catania ha bisogno che si riprenda a parlare di sport in modo alto e programmatico, non politico. Ma bisogna farlo sulla base della realtà. E la realtà, purtroppo, e va detto con chiarezza, è che, calcio a parte, la crisi c’è e credo sia un errore nasconderla”.

Nasce così la base del nuovo progetto targato Catania Sportiva. “Diventeremo, spero in tempi brevi, una Fondazione per lo sport, attraverso un’attività di politica sportiva che sia di supporto allo sport cittadino, sia di vertice che di base con grande attenzione agli aspetti di innovazione e di ricerca.
Tutto ciò però non deve essere visto come un modo per abbandonare il volley, anzi è il contrario. Ma senza una logica di sistema non si va da nessuna parte. Per quanto riguarda la pallavolo, il primo passo sarà il risanamento. Non sarà un processo breve, ma manterremo fede agli impegni presi. In questo ultimo anno ci sono successe cose che avrebbe ammazzato qualsiasi società. Noi invece siamo ancora qui, con dignità e lealtà”.

Il progetto tecnico invece sarà sempre più orientato ai giovani. “Io credo che nei prossimi anni la A2 diventerà sempre più un campionato a prevalente composizione locale. Quindi percorreremo questa strada per formare il maggior numero di atleti del posto. Grazie ad una base catanese e siciliana, contiamo in 3 o 4 anni di poter ambire al ritorno in A. Ma, lo ripeto, ci torneremo con atleti e tecnici in grandissima parte catanesi. Intanto subito chiederò alle altre società catanesi di incontrarci per mettere su un progetto che , insieme, ci porti già l’anno prossimo a centrare la finale nazionale in tutte le categorie. Poco importa con quale società. Molto importa, invece, che i ragazzi catanesi possano vivere queste esperienze di alto livello tecnico e umano”.