Lube Banca Marche Macerata – Antonveneta Padova 3-0
(25-18; 25-14; 25-23)

Lube Banca Marche Macerata: Lebl 5, Vermiglio 2, Saraceni 7, Rodrigao 6, Omrcen 20, Swiderski 9, Corsano (L), Bartoletti, Snippe, Corsano, Giovi (L). Non entrati: Martino, Podrascanin. Allenatore: Ferdinando De Giorgi.
Antonveneta Padova: De Togni 1, Raymaekers 3, Kral 2, Mattera 2, Gato 2, Perazzolo 9, Kromm 16, Maruotti 5, Garghella (L), Meggiolaro. Non entrati: Gottardo, Maniero. Allenatore: Bruno Bagnoli.
Arbitri: Perri-Caltabiano
Durata: 1h 14’ (24’; 22’; 28’)
Spettatori: 2.087 per un incasso di 7.060 euro

Trasferta difficile per l’Antonveneta Padova, costretta a cercare punti anche in casa della Lube Banca Marche Macerata che appena due settimane fa aveva conquistato la Coppa Italia di serie A1.
In casa marchigiana rimane a riposo Matteo Martino (problema alla spalla), autentica punta di diamante della formazione dell’ex De Giorgi. In casa Antonveneta Padova coach Bruno Bagnoli può contare su tutta la rosa, con la sola riserva per il secondo opposto Massimo Maniero, vittima nei giorni scorsi di una lussazione ad un dito della mano destra.
Il primo set sembra iniziare bene per i bianconeri, che tengono testa ai marchigiani fino al 13-14 grazie ad un positivo Kromm che conferma il suo buon momento di forma. Ancora una volta lo schiacciatore Gabriele Maruotti parte dall’inizio al posto di Ramon Gato, preferito al cubano per scelta tecnica. Proprio sul risultato di 13-14, però, la partita cambia volto visto che i biancorossi mettono a terra un filotto di quattro punti con Sebastian Swiderski al servizio. Sul 17-14 (muro di Vermiglio), Bagnoli chiama i suoi in panchina. Ma ormai il set è deciso. Complici i cinque errori totali al servizio di Padova e le difficoltà in difesa, Macerata aumenta ulteriormente il vantaggio (21-16) e l’altro time out di coach Bagnoli serve a poco visto che i padroni di casa chiudono il primo parziale sul 25-18. Cinque i punti a muro per Macerata in questo primo set.
Nel secondo set la Lube prende subito le distanze grazie ad una buona prestazione di Omrcen. Sul 5-2 il tecnico padovano è già costretto a richiamare i suoi in panchina e il primo time out tecnico si chiude 8-5. Al ritorno in campo, Padova cerca di attaccare con rabbia, ma la grande qualità di Macerata e la buona giornata di Vermiglio mettono in difficoltà i veneti. Sul 10-6 per Macerata, Perazzolo attacca da posto due ma la sua palla finisce fuori costringendo Bagnoli a dover chiedere nuovamente una pausa per parlare con i suoi. E’ proprio l’errore dell’opposto mantovano a permettere alla squadra casalinga di prendere le distanze. A poco serve l’entrata in campo di Meggiolaro per Mattera e di Gato per Maruotti, visto che i bianconeri non riescono a risalire. Eloquente il punto del set ball sul 24-14: su servizio di Rodrigao, Kromm riceve male in bagher, mandando la sfera direttamente in tribuna.
A Padova sarebbe utile una scossa per riprendersi e ci prova nel terzo set. Coach Bagnoli cambia le carte in tavola: fuori Perazzolo (molto falloso), con Kromm opposto e Gato e Maruotti schiacciatori. Padova sembra scordare la grande quantità di errori e torna in campo più concentrata. Il risultato rimane in bilico fino al 6-6, quando i bianconeri allungano il passo sfruttando anche l’attenzione dei propri centrali. Robert Kromm spolvera alcuni dei suoi migliori colpi, tanto che sull’11-14 questa volta è il tecnico della Lube a dover richiamare i suoi in panchina. La mossa non sembra sortire i propri effetti, dato che l’Antonveneta chiude il secondo time out tecnico sul 13-16. Sul 16-19 Raymaekers manda il suo servizio sulla rete: è il segnale che qualcosa sta nuovamente cambiando. L’ace di Gato riporta il risultato sul 17-20 ma ancora una volta il risultato si ribalta con molti errori in difesa di Padova e con Omrcen che sale in cattedra a muro per i biancorossi. Maruotti ottiene il punto del 22-23, ma è un suo successivo attacco e un suo errore in ricezione su servizio di Vermiglio a regalare il 25-23 a Macerata. Padova torna a casa a mani vuote.

Bruno Bagnoli (allenatore Antonveneta Padova): “Si sapeva che quella di oggi sarebbe stata una gara difficile. Abbiamo giocato una buona parte di primo set e un buon terzo set. Purtroppo la bella prestazione di Kromm non è bastata a raddrizzare il risultato. Nel finale sono state cambiate le carte in tavola e sembrava potessimo recuperare. Ad un tratto però abbiamo perso incisività in attacco e loro hanno potuto giocare sul velluto. Maruotti si è espresso al di sotto delle sue possibilità mentre Perazzolo – che era partito molto bene – è stato poi sostituito perché iniziava a sbagliare molto. Quello che più mi rammarica è che oggi dovevamo giocare rilassati e invece, come in altre occasioni, siamo scesi in campo contratti e fallosi in battuta. Cosa cambia in classifica? Al momento nulla. Mancano cinque partite alla fine del campionato e, considerando che nelle ultime cinque giornate del girone d’andata conquistammo 9 punti, ora dovremmo fare altrettanto. Ci aspettano gare sulla carta più facili e nostro dovere sarà quello di raddrizzare la classifica”.

Stefano Santuz (direttore sportivo Antonveneta Padova): “Nel primo set siamo partiti bene per poi calare in servizio e farci sopraffare da Macerata. Nel secondo set non siamo mai stati in partita, mentre nel terzo abbiamo cominciato a trovare un po’ di continuità. Poi però abbiamo pagato alcune defezioni in difesa e i nostri avversari ne hanno approfittato. I risultati degli altri campi non ci hanno ulteriormente danneggiato rispetto a prima, ma dobbiamo guardare alle nostre qualità altrimenti non riusciremo ad essere competitivi”.

Alberto Sanavia
Ufficio Stampa Antonveneta Mps Volley Padova