Potrebbe essere un puro esercizio matematico, ma utile per capire con quale stato d’animo andranno in campo le squadre. Negli ultimi due mesi, La Nef ha collezionato due successi e 5 punti, la Wayel una vittoria e 4 punti: due formazioni “affamate”, proiettate verso un finale di stagione in cui si giocano le chanches di salvezza. Ma se Bologna conta ancora sulla congrua rendita acquisita nella prima parte del torneo (7 centri n 8 gare, seguiti da una sola gioia negli altri 11 turni), La Nef non ha più tempo. Al Palaolimpia – ore 18.00, arbitrano Parlato e Braico – inizia il trittico della sopravvivenza: Bologna, Città di Castello, Cavriago. Dentro o fuori, probabilmente. «E’ logico che sia un momento da sfruttare per recuperare il margine da chi ci precede e che dopo questa serie si comincerà a tirare qualche somma – sprona Mr Gianluca Graziosi – ; in palestra vedo lo spirito giusto, l’impegno e la fiducia non sono mai mancati, ora si tratta di capitalizzare il lavoro». Diverso il contesto rispetto alla gara di andata. «Bologna ha un Bjelica in più in organico – dice il Mr – ma non sappiamo in quali condizioni esca dalla sosta e se le è servita per riprendere brillantezza. All’andata stava vivendo un momento magico, in cui ogni cosa le riusciva con semplicità disarmante. Stando ai risultati, quella spigliatezza è un po’ sfumata, ma sappiamo perfettamente che si tratta di un avversario di qualità, cui non dobbiamo permettere di giocare palla in mano».
La pausa per la Tim Cup ha consentito a La Nef di recuperare Pirri (influenza), D’Angelo e Belcecchi da un fastidio al ginocchio. Fra i temi del match, la sfida tra i due opposti, vicinissimi nella classifica dei migliori realizzatori: Moretti (376 palloni per terra) e il polacco Gromadowski (381), bomber da 20 punti a partita.