Interminabile. E’ questo l’aggettivo giusto per descrivere la gara tra Olio Pignatelli Isernia e Samgas Crema, finita al tie break, vincente per i padroni di casa, ma nel quinto set c’è stato bisogno di 23 punti per chiudere una contesa in cui le belle azioni in difesa hanno tolto il palcoscenico alle fasi di attacco con Batista, per i lombardi, e Darraidou, per i molisani, a fare la parte dei leoni. La contemporanea sconfitta di Gioia del Colle rende ancor più dolce la vittoria: la Pignatelli, infatti, conquista la quinta piazza in graduatoria attestandosi a cinque lunghezze dalla Esse-Ti Carilo Loreto.

Cazzaniga e Batista, le bocche di fuoco di coach Monti, aprono i giochi con i padroni di casa che recuperano il gap grazie agli attacchi a centro dell’argentino Peralta; proprio un muro del nazionale gaucho su “Virus” Cazzaniga porta avanti Isernia, ma successivamente accusa il turno al servizio dell’agnonese Patriarca, sostenuto da un nutrito gruppo di concittadini giunti dalla vicina Agnone. Dai nove metri i due sestetti continuano a forzare, a scapito dello spettacolo, diversi, infatti, i servizi sparati direttamente in tribuna, dall’una e dall’altra parte; però, quello dell’opposto Darraidou consente agli isernini di riacciuffare il pari con un ace che fa chiamare il tempo a Monti. Il nuovo vantaggio pentro è tutto di marca venezuelana: Valera fotografa prima Cazzaniga poi Silva, ma il finale di set è un concentrato di emozioni tanto che servono i vantaggi per stabilire chi farà 1-0 in conto set. Saranno l’errore in attacco di Batista e il muro di Libraro su Cazzaniga a far pendere il piatto della bilancia dalla parte di Isernia.

La Pignatelli è pimpante in attacco: Valera fa scaldare il braccio a Gemmi che risponde presente e si diverte anche ad alzare per il suo opposto che mette giù la palla del 7-4. E’ un attacco da zona sei sempre dello scuola Lube a portare alla prima sosta tecnica. Al rientro Darraidou per due volte mette le sue mani davanti a Batista, mentre l’ennesimo errore in attacco dell’opposto lombardo fa chiamare il cambio a Monti. Entra Orel che non ha miglior fortuna. Gemmi dai nove metri è devastante, un break di tre lunghezze induce Monti a un nuovo cambio, questa volta a farne le spese è il regista Baranowicz, al suo posto Jacobsen (18-11). Il muro e l’attacco di Patriarca riportano Crema ad un gap accettabile (18-15). Rientra “Virus”, ma Libraro e Pagni fanno 20-16, prima che lo schiacciatore di posto due ospite si fa intimorire dalla pressione del PalaFraraccio e sbaglia anche al servizio, mentre per i molisani il finale di set è tutto sudamericano con il muro imperioso di Peralta e il secondo tocco di Valera.

Un 2-0 convincente che lascia poche speranze agli ospiti, ma la Samgas non ci sta e lo si intuisce sin dalle prime battute quando in zona uno si porta Cazzaniga e questa volta l’opposto blues fa ace. Il muro a uno di Peralta sul pari ruolo Finazzi e la battuta vincente di Darraidou sembrano spianare la strada a Libraro e soci, ma è ancora Cazzaniga, finalmente incisivo e sempre al servizio a fare pari sul 9; tuttavia, gli errori in attacco dei lombardi permettono alla Pignatelli di portarsi nuovamente in vantaggio, c’è il solo Batista a trovare i varchi giusti, ma Valera appoggia su D’Avanzo, entrato per Pagni, che non fallisce e altrettanto fa il corregionale Libraro. Crema non molla, si procede a braccetto e come nella prima frazione anche in questa si decide ai vantaggi, ma questa volta il risultato ride agli ospiti che chiudono grazie all’attacco out dell’opposto Darraidou che non riesce ad aggiustare una palla poco precisa del proprio regista.

Il parziale conquistato galvanizza la Samgas che fa 0-3 grazie al proprio opposto tornato all’altezza della sua fama, ma Isernia pallone dopo pallone ricostruisce e con due attacchi di Gemmi riesce a portarsi in vantaggio (7-6). Non basta. Crema fa il solco tanto che Fenoglio richiama in panchina Valera e inserisce Kindgard; il giovane regista cerca di ruotare i propri attaccanti e i biancoazzurri, almeno in parte, recuperano, ma la stanchezza dei tanti impegni ravvicinati li penalizza, mentre la lucidità e l’esperienza di Batista portano i blues ad un tie break insperato alla luce dei primi due parziali dominati dai locali anche per la scarsa vena dell’uomo più atteso, Cazzaniga, che non ha un buon feeling con l’impianto molisano.

La Olio Pignatelli parte forte con l’ace di Valera e il muro di D’Avanzo, ma il quinto set sintetizza bene l’andamento del match: la Pignatelli avanti con Crema che la raggiunge e ribalta il punteggio. Sembra quasi di rivedere i fantasmi dell’ultimo tie break, quello disputato a Loreto: Isernia avanti si fa raggiungere e sorpassare e così quando dall’11-8 si passa all’11 pari un brivido percorre il PalaFraraccio. Crema per due volte ha la palla che può chiudere la partita, ma spreca la prima con un servizio in rete di Jacobsen, che ha rilevato stabilmente Baranowicz, e poi con un’invasione a rete. La Pignatelli non è da meno: Darraidou si fa bloccare da Patriarca e poi non riesce a fermare Virus. Si va avanti con questa altalena fino a quando l’opposto gaucho non mette a terra il mani out che consegna alla Pignatelli il match è la quinta posizione in classifica. “Sono molto contento di come è andata, soprattutto per il quinto posto ancor più della reazione e di come siamo stati capaci di gestire determinati momenti”. Questo il commento a fine partita di un raggiante coach Fenoglio che già domani si metterà studiare le mosse per giocarsi il tutto per tutto per TIM Cup mercoledì al PalaBianchini di Latina.

Anna Palermo
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Nella foto di Primio il libero Spampinato, autore di tante difese rocambolesche