Calma e sangue freddo. La batosta c’è stata, ma la sconfitta più grande sarebbe… perdere anche quel carico di fiducia che le due consecutive vittorie precedenti il derby avevano restituito. Vero è che l’immagine più bella di una sfida attesa 20 anni, resta quella delle tribune gremite di pubblico (con i due sportivissimi Sindaci – Pieroni di Loreto, Soprani di Castelfidardo – che hanno seguito la partita seduti l’uno accanto all’altro), mentre quello che è successo sul campo è da mettere subito alle spalle. Ad un avvio che sembrava promettente e comunque basato su di un’aggressività al servizio che si è però tradotta in una sequenza di errori (5 per set) che bastano da soli a fare la differenza nel punteggio, ha fatto poi da contraltare scarsa lucidità in tutti i reparti e un terzo set da grande freddo. ««La superiorità della Carilo Esseti è indiscutibile – ribadisce il presidente Franco Antonelli – ma una sconfitta può avere tante forme e non è giustificabile che una squadra che deve imporsi di lottare su ogni pallone per salvarsi, collezioni tanti errori rinunciando di fatto a giocare come è avvenuto nell’ultimo parziale». La serie A2 non perdona, la lezione è ormai nota. Tutte le dirette concorrenti per la salvezza hanno fatto punti, ragion per cui i fidardensi sono tornati ad occupare l’ultimo posto, con la prospettiva di doversene stare domenica a braccia conserte (cade il turno in cui si sarebbe dovuto giocare con Corigliano). Intendiamoci, è tutto ancora possibile, anzi possibilissimo perché tra quota 8 e 12 c’è una calca impressionante che comprende Castelfidardo, Catania, Città di Castello, M.Roma, Castellana Grotte, Cavriago. Ma il calendario propone poi due trasferte consecutive (Gioia del Colle e Crema) in previsione delle quali c’è da recuperare grinta e convinzione.
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