Gara 2 dei quarti di finale sorride agli avversari tra le polemiche arbitrali: verdetto spostato a gara 3 domenica 21 in Umbria.

IN SINTESI: Il secondo match della serie dei quarti di finale playoff scudetto è amaro per l’Allianz Powervolley, che cade in casa in gara 2. All’Allianz Cloud è la Sir Safety Conad Perugia a vincere su Milano con il punteggio finale di 3-1. La squadra di coach Piazza ha lottato su ogni pallone, spaventando non poco Perugia che, con il successo, riscatta la sconfitta di gara 1 e rimette in parità la serie. Prestazione di squadra per Milano, che non riesce a ripetere il blitz di quattro giorni fa in Umbria: l’Allianz Powervolley ha però giocato tutte le sue carte mettendo in difficoltà una Perugia che ha trovato in Leon l’MVP del match. Non sono mancate le polemiche furibonde di Milano: l’allottamento di coach Piazza dalla partita per un fallo di seconda linea di Travica non visto dagli arbitri ha scatenato l’ira della panchina meneghina sul 15-13 del terzo set. Ora domenica 21 sfida decisiva con gara 3 al PalaBarton che vale l’accesso alle semifinali scudetto. A commentare la partita è Matteo Piano: «È un peccato aver perso perché stiamo giocando bene. È stata una partita combattuta, dove noi abbiamo giocato come sappiamo. Stiamo giocando da squadra: questo è molto bello soprattutto perché queste partite sono belle da vivere e belle da giocare. La tensione in campo? Provo ad essere obiettivo, ma l’allontanamento di Piazza non è stato bello e lo reputo eccessivo».

MILANO – Esce sconfitta dall’Allianz Cloud l’Allianz Powervolley Milano in gara 2 dei quarti di finale playoff scudetto. La squadra di coach Piazza spaventa la Sir Safety Conad che vince 3-1con i parziali 25-23, 23-25, 23-25, 20-25. Non riesce il bis ai meneghini che, dopo aver sovvertito il pronostico in gara 1 in Umbria vincendo 3-2 in rimonta, si devono piegare da una parte alla forza del team perugino, guidato da un superlativo Leon, dall’altra alle sviste arbitrali che hanno compromesso il match dei meneghini. Ottima prova per l’Allianz Powervolley, che hanno messo in difficoltà i diretti concorrenti, lottando ad armi pari, ma non riuscendo nell’impresa di conquistare una vittoria che avrebbe consegnato una storica qualificazione in semifinale.

Giocare a viso aperto, mettere in campo tutte le proprie energie e tentare nuovamente il colpaccio: è scesa così in campo l’Allianz Powervolley nel secondo confronto con Perugia per la conquista della semifinale scudetto. Caricati dall’exploit di gara 1, i meneghini hanno affrontato con grande temperamento una squadra forte e compatta come la Sir. A parlare, alla fine, è stato il campo, che ha premiato nel risultato gli umbri, ma che ha evidenziato una Milano che ha dato del filo da torcere alla formazione guidata da coach Heynen che ha trovato in Leon un’arma letale per la retroguardia lombarda. Il fenomeno cubano, MVP del match con 28 punti, è stato colui che più di tutti ha fatto la differenza, dimostrando il motivo per cui è considerato il miglior giocatore al mondo. Nonostante ciò Milano non è mai apparsa intimorita, forte anche della prova di mercoledì scorsa, ed ha giocato al meglio delle proprie possibilità, dovendo però arrendersi alla forza del cubano naturalizzato polacco. Alla qualità del singolo, i ragazzi di coach Piazza hanno risposto con una prova di squadra, giocando con grande intensità per tentare di conquistare quella che sarebbe stata, a tutti gli effetti, una clamorosa impresa sportiva, eliminando in sole due partite una delle squadre favorite per la vittoria finale. Ci ha provato Milano, ma si è dovuta scontrare anche con le decisioni arbitrali che hanno influito poi sull’emotività del match: momento clou è il terzo set (sul 15-13 per Milano) con un evidente fallo di seconda linea non sanzionato dal duo arbitrale che scatena l’ira di Piazza e della panchina meneghina fino al allontanamento definitivo del tecnico dalla partita. Ora il tutto si sposta a domenica 21 marzo, gara 3 a Perugia decisiva per il passaggio del turno.

A fine partita è il capitano Matteo Piano a commentare il match: «È un peccato aver perso perché stiamo giocando bene. È stata una partita combattuta, dove noi abbiamo giocato come sappiamo. Stiamo giocando da squadra: questo è molto bello soprattutto perché queste partite sono belle da vivere e belle da giocare. La tensione in campo? Provo ad essere obiettivo, ma l’allontanamento di Piazza non è stato bello e lo reputo eccessivo. Credo che sia un peccato per lo sport, perché queste partite è giusto che tutti possano viverle. Lui però ci ha dato una grande cosa: la nostra autonomia. Abbiamo messo in difficoltà Perugia, che non dobbiamo dimenticare che è una grande squadra con giocatori incredibili. Ora dobbiamo trasformare queste emozioni in energia per le prossime partite: inizia un’altra settimana importante con la finale di Challenge Cup e gara 3 a Perugia».

CRONACA

Primo set:
Patry e Kozamernik confezionano in partenza il 2-1 di Milano, ma è proprio l’opposto francese ad attaccare out per il primo vantaggio Perugia (3-4). Diagonale di Ishikawa (5-5), ma il primo break lo piazza Perugia con il muro di Solè su Patry (5-7). Immediata parità con il muro di Kozamernik su Plotnyitskyi (7-7), poi Urnaut conferma il 9 pari con una bella diagonale. Vantaggio Milano con il muro a tre di Milano (decisivo Urnaut) su Leon (10-9), poi break Allianz Powervolley con il primo tempo di Piano (11-9). Ace di Kozamernik con il +3 dei padroni di casa, cui segue il time out di Heynen. Subito parità Perugia con il doppio ace di Leon (13 pari), poi è Urnaut a togliere le castagne dal fuoco in mani out (14-13). Out l’attacco di Leon (17-16), poi è break Milano con Patry (18-16). Gran primo tempo di Kozamernik, con l’invasione di Travica che porta Milano sul 20-17. Muro vincente di Perugia su Piano (20-19), poi Patry chiude un prezioso punto per Milano (21-19). Altro contrattacco Milano con Urnaut (22-19), con lo sloveno che attacca il pallone del 23-20 dopo l’ottima ricezione di Ishikawa sul servizio potente di Leon. Ace di Urnaut (24-20), poi muro di Solè su Urnaut (24-22). Errore di Piano in primo tempo (24-23), con Weber che attacca il pallone del 25-23.

Secondo set:
Primo +3 Milano con Ishikawa che chiude il pallone che si insacca nel muro Perugia (5-2), ma è ancora Milano a trovare il punto del 6-2 con il muro di Sbertoli. Primo tempo vincente per Kozamernik (9-5), poi tocco magico di Patry sotto rete (11-6). Accorcia Perugia con Solè in primo tempo (12-9), che sfrutta l’errore di Urnaut per toccare quota 10 e -2. Ishikawa trova la palla morbida che cade nel campo di Perugia (14-11), con il giapponese che trova il tocco di Travica a muro che porta Milano sul 16-12. Ace di Sbertoli (17-12), con il muro Perugia su Urnaut che porta il parziale sul 18-15. Ishikawa in pipe sigla il 19-15, con il muro di Vernon Evans su Patry che avvicina Perugia (19-17). Ancora Perugia con il canadese che trova lo smash del 20-19, fino al 20 pari trovato da Ter Horst a servizio. Mosca in primo tempo trova il 22-21, con il vantaggio Sir che arriva sull’errore di Weber (22-23). Leon attacca il pallone che poi consegna il 23-25 a Perugia.

Terzo set:
Ace di Patry per il 3-1 iniziale, che replica per il 4-1. Ancora Patry che trova il terzo ace di fila (5-1), poi mani out Patry (7-3). Kozamernik non sbaglia in primo tempo (10-6), cui risponde Russo in primo tempo (11-8). Break Perugia con l’ace di Plotnytskyi (11-9), con Sbertoli che colpisce da vero attaccante e firma il 13-10. Ancora Sbertoli che si ripete sotto rete (14-11), ma Plotnytskyi chiude il contrattacco Perugia pe ril 14-13. Muro Patry su Ter Horst (15-13), poi il pareggio arriva sull’errore di Kozamernik dopo un concitatissimo videocheck che costa il match a Piazza, allontanato per le eccessive proteste. Muro di Sbertoli su Plotnytskyi (18-16), con il 20 pari di Perugia sul muro di Russo su Kozamernik. Vantaggio Sir con Plotnytskyi (21-22), con Solè che chiude per il 23-25.

Quarto set:
Urnaut spara per il 3-4, con Patry che attacca per il 6 pari. Ishikawa porta avanti Milano (7-6), ma Perugia si riporta avanti di un punto con il muro su Patry (8-9). Avanti Milano sull’errore di Ter Horst (11-10), con il muro di Urnaut sull’olandese per il +2 (12-10). Altro muro di Urnaut per il 15-12, con Perugia che risponde con il muro di Solè su Piano (15-14). Parità Perugia sul 17-17, che mette il becco davanti sull’attacco out di Ishikawa (17-18). +2 Sir con Leon (17-19), che allunga ancora proprio con il cubano-polacco (18-21). Ancora Perugia che eregge un muro invalicabile per Milano (18-23), chiude Perugia con Leon per il 20-25.

TABELLINO

 

ALLIANZ POWERVOLLEY MILANO – SIR SAFETY CONAD: 1-3 (25-23, 23-25, 23-25, 20-25)

Allianz Powervolley Milano: Kozamernik 10, Daldello 0, Sbertoli 5, Maar 0, Weber 1, Patry 16, Piano 5, Mosca 1, Ishikawa 12, Urnaut 15, Pesaresi (L). N.e.: Staforini (L), Basic, Meschiari. All. Roberto Piazza.

Sir Safety Conad Perugia: Piccinelli 0, Ricci 3, Vernon Evans 3, Travica 0, Ter Horst 14, Leon 28, Zimmerman 0, Solè 12, Russo 7, Colaci (L), Muzaj 2, Plotnytskyi 12. N.e.: Biglino (L), Atanasijevic. All. Vital Heynen.

NOTE 

Durata set: 29’, 35’, 34’, 33’. Durata totale: 2 h e 11’.

Allianz Powervolley Milano: battute vincenti 6, battute sbagliate 9, muri 9, attacco 44%, 41% (17% perfette) in ricezione.

 Sir Safety Conad Perugia: battute vincenti 5, battute sbagliate 19, muri 13, attacco 57%, 52% (41% perfette) in ricezione.

Arbitri: Pozzato – Sobrero. Terzo Arbitro: Lambertini

Impianto: Allianz Cloud di Milano.

MVP: Leon