Carilo Esseti e Gherardi Cartoedit Tratos Città di Castello conquistano la finalissima del I trofeo La Nef. I loretani hanno superato in quattro set la Wayel Bologna, mentre gli umbri si sono imposti al tie-break sui padroni di casa della La Nef Castelfidardo.
Programma Domenica 14/9
Ore 17.30: finale 3 – 4° posto La Nef – Wayel
Ore 21.00: finale 1 – 2° posto: Carilo Esseti – Città di Castello
GARA 1
ESSETI CARILO 3
WAYEL BOLOGNA 1
ESSETI CARILO: Thiago Oliveira 20. Bergamo 21, Cricca 6, Visentin 3. Salgano 8, Vega 8, Marchiani, Cesarini (l), Ortolani, Volpini, Kosmina, Kovar. All. Moretti-Rampazzo
WAYEL BOLOGNA: Gromadowski 21, Campagnaro 2, Marretta 7, Bacci 2, Braga 12, Lucchi 2. Paoli 7, Peli (l), Maggioli, Jablonki, Emiliani, Gallesi. All. Alberti-Brogioni
ARBITRI: Ubaldi e Menata di Macerata
PARZIALI: 25-20 (30’), 25-19 (30’), 16-25 (30’), 25-22 (31’)
CASTELFIDARDO – “Vincere va sempre bene”. Parte da un’ovvia ma compiaciuta considerazione l’analisi di Mr Moretti: l’Esseti Carilo è la prima finalista del Trofeo “La Nef”, ma tutto sommato il risultato – per quanto gradito – non era fra la priorità. “In questo momento, mi interessa verificare come traduciamo in campo il lavoro che facciamo in palestra e devo dire che stavolta – aggiunge il coach loretano – abbiamo incontrato qualche difficoltà in più nel momento in cui abbiamo calato l’attenzione”. Due gli elementi che emergono. Bologna, costretta a rinunciare last minute a Jablonsky, possiede comunque pedine in grado di fare la differenza: uno come Gromadowski è opposto che in questa categoria avrà pochi rivali e col mobilissimo Bacci va a comporre una diagonale di un certo interesse. La Esseti, di contro, non ha potuto ruotare i giocatori – complice qualche acciacco fisico – come avrebbe voluto, pur facendo giocare una tranche importante di gara a Marchiani. Ma è chiaro che l’intesa già consolidata di Visentin con i compagni è un’altra cosa. La gara: Loreto regala due primi set piuttosto autoritari: nel primo, Bergamo la prende subito per mano, mentre Bologna si aggrappa a Braga e all’opposto, mentre nel 2°, sono i muri di Cricca e Vega a spostare l’inerzia nella fase centrale (break di 4 a 0 sul 15 pari). La Wayel cresce nell’intensità e nelle convinzioni: il servizio crea affanni ed il break di 5 punti nella prima metà del 3° set è quello che cambia volto alla gara, grazie anche all’ingresso di un tonico Paoli. La quarta frazione si rivela perciò come la più equilibrata: punto a punto sino all’ultimo strappo operato da Thiago e Bergamo.
GARA 2
LA NEF 2
GHERARDI 3
LA NEF CASTELFIDARDO: Pirri 1, Pavan 13, Chiarini 10, Komel 22, D’Angelo 17, Formentini, Biagiola 7, Romiti (l). All. Graziosi – Paolini
GHERARDI CARTOEDIT TRATOS CITTA’ DI CASTELLO: Franceschini 4, Spanakis 2, Marra (l), Marconi, Cuda 16, Marino, Sabo 15, Pistovic 16, Zampetti, Di Manno 19, Gustinelli, Cester 3, Paci. All. Radici-Bartolini
ARBITRI: Menatta e Ubaldi di Macerata
PARZIALI: 22-25 (25’), 25-23 (24’), 23-25 (28’), 25-20 (27’), 8-15 (12’)
CASTELFIDARDO – C’è Castello e Castello, c’è partita e partita. Questa è sicuramente diversa rispetto all’amichevole in Umbria di sette giorni fa: più sicurezze nella Gherardi grazie anche al rientro di Spanakis, qualche difficoltà in più per la La Nef che trova Komel (e si sente) ma ha gli uomini contati per il forfait di Belcecchi (distorsione) e del protrarsi dei tempi di svincolo di altre pedine. Così, a Città di Castello che schiera il sestetto imperniato sulle diagonali Spanakis-Di Manno, Pistovic-Cuda, Cester-Sabo (libero Marra), la La Nef risponde con Pirri-D’Angelo, Pavan-Chiarini e Biagiola-Komel (libero Romiti). Sull’esito del 1° set incide l’opposto atteggiamento con cui le squadre si annunciano: concentrata e incisiva quella ospite, quella locale, che finisce per pagare i quattro errori al servizio e la falsa partenza (4-8) malgrado con caparbietà risalga la china (22 pari) e abbia già in Komel un valido riferimento. La “La Nef” si ritrova nel 2° parziale: lo conduce decisa (16-10) con un Pavan carico (7 punti), poi deve stringere i denti perché la Gherardi sostenuta dalle bordate di Sabo, Di Manno e Pistovic torna sul 23-22, fino all’affondo vincente di Chiarini. Non mollare mai è il motto di entrambe. Castelfidardo non lo fa quando sembra affondare nel 3° set (dall’11-18 al 18-18), il cui finale diventa un ottimo test di lucidità ed è il muro di Sabo brucia tutti. E allora, la La Nef riparte sparata nel 4° set, ma neanche un fulminante 5-0 mette a tacere gli umbri, bravissimi a impattare già a quota 7: si rivà a braccetto, fino ai punti determinanti di Pavan (ace per il 19 -15, muro per il 24-19) e la chiusura di Biagiola. Tie-break. Castelfidardo perde le misure: 1-7 con quattro errori locali. La Gherardi è precisa e lineare: giusto il risultato, sua la finale con Loreto.