Con l’ex biancoazzurro Mattia Rosso sugli spalti a tifare per la sua ex squadra, la Olio Pignatelli Isernia porta la favoritissima Marmi Lanza Verona alla bella; un risultato al quale pochi credevano, ma in cui molti speravano a partire dal presidente Cicchetti, ai dirigenti, ai giocatori, ai tecnici fino al pubblico. Unico quarto del pool play off di A2 che va a gara 3. Un match estenuante (oltre due ore di pura battaglia), vietato ai deboli di cuore, che però ha entusiasmato i 900 del PalaFraraccio.

Dura fino al primo time out tecnico la parità tra Olio Pignatelli Isernia e Marmi Lanza Verona, poi gli uomini di Giuliani prendono il largo soprattutto al servizio dove aggrediscono con costanza i molisani che dalla linea dei nove metri tentennano soprattutto con qualche evitabile errore sulla battuta tattica. Gli attacchi del cubano Ramon Gato non aiutano i padroni di casa a riavvicinarsi. L’errore al servizio di Tomasello (che precedentemente aveva messo a segno un ace) solca un gap di cinque lunghezze a favore di Botti e soci (15-20), ma la Olio Pignatelli non molla e complice qualche distrazione a rete di Verona si rifà sotto, ma l’ennesimo errore dalla linea dei nove metri per i pentri consegna agli scaligeri il primo parziale.

Nel secondo è ancora Isernia a partire meglio, ma in realtà è l’equilibrio a farla da padrone. Lo spettacolo non è eccelso a causa dei tanti errori in battuta commessi da entrambi i sestetti desiderosi di aggredire l’avversario sin dalla linea dei nove metri. Per la Olio Pignatelli cresce sia la ricezione (Negao fa registrare un ottimo 92% di positività e 77% di perfezione), sia il muro (bello quello del verdeoro Negao su Bellei e altrettanto galvanizzante quello di “Nano” Postiglioni su Gato). Intanto, sull’11 pari, Giuliani ha richiamato in panchina Bellei, sempre beccato dal muro locale, e ha inserito Canzanella, giocando con la formula del falso opposto. La Pignatelli, tuttavia, riesce senza troppe difficoltà a conservare il vantaggio facendo leva sulla vena positiva del brasiliano e smistando sapientemente il gioca al centro. Il conto set viene pareggiato grazie alla battuta sbagliata di Gato.

Terzo set giocato su grandi livelli di intensità con le due formazioni a darsi battaglia e a dare spettacolo con tante azioni difensive: i liberi Kangasniemi e Tabanelli sono costretti agli straordinari. Si portano avanti per prima gli uomini di Mastrangelo che dopo la diagonale di Tamburo prendono il largo trascinati da Bidegain, suo il muro a uno su Bellei e i due attacchi vincenti che portano l’Isernia su più tre (15-12). Sempre l’argentino mette le sue mani a muro ma Bellei, in versione difensore, è lesto a riprendere il colpo e Gato ancor di più a stampare a terra un attacco a tutto braccio impossibile da difendere. Palla a capitan Botti che piazza due ace che valgono la parità. Per Verona a questo punto tTrova spazio il centrale Zadrazil per Monsters con Sottile che si affida a Gato per mettere la freccia: il cubano non sbaglia e va sul più tre grazie ad una battuta vincente (17-22). Mastrangelo per spezzarne il ritmo chiama due time out ravvicinati che riducono lo svantaggio, ma non lo colmano, nonostante una bella pipe di Negao. Botti con un pregevole primo tempo fa 2-1.

L’Isernia rientra in campo più determinata e dopo la prima sosta tecnica, alla quale si arriva con un muro di Bidegain su Bellei, macina un gran bel gioco con la diagonale sudamericana Negao-Bidegain, mai così produttiva (ben 28 punti in due), ma è a muro che la Olio Pignatelli fa la differenza (alla fine si conteranno 13 block a 6 in favore dei pentri). I biancoazzurri giocano in scioltezza e il turno in battuta di Vincenzo Tamburo è determinante: un break di cinque lunghezze condito da 2 ace e altrettanti attacchi vincenti che fanno 20-13. L’opposto scuola Sisley chiuderà con 25 punti, uno in più di Ramon Gato, miglior attaccante tra le fila scaligere. Per Isernia trova spazio anche Gemmi che firma il suo ingresso con 2 punti consecutivi, ma è ancora un errore al servizio, questa volta di Botti, a condurre il match al tie break.

Continui cambi di fronte influenzano il quinto set, giusta sintesi di una gara dai ritmi elevatissimi, poi dal nono punto si procede a braccetto, con scambi che alimentano applausi a scena aperta, fino alle due invasioni a rete dei pentri. Verona si porta avanti (12-14) e quando tutto sembra finito “Nano” Postiglioni fa due fotografie a Ramon Gato che portano ai vantaggi, qui la tensione per la posta in palio si fa sentire condizionando le azioni dai nove metri: sbagliano Tomasello e Botti, ma non Tamburo che chiude set e partita con un ace tra Tabanelli e Janic.

La Olio Pignatelli sovverte il pronostico, mette la ciliegina sul campionato conquistando meritatamente gara 3, in programma mercoledì alle 20.30 al PalaOlimpia di Verona.

Anna palermo
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Primio foto: La gioia finale dei biancoazzurri