Lo scorso fine settimana, mentre Donzella e compagni strappavano l’ennesimo 3 a 0 agli avversari sul parterre di Chienti, a 700 chilometri di distanza, precisamente a Treviso, lo schiacciatore isernino Fiorenzo Colarusso era di scena con la Sisley nella TIM Boy League. “E’ stata davvero una bellissima manifestazione che ha permesso non solo a me, ma anche agli altri ragazzini di confrontarci con gli atleti delle otto migliori squadre del momento. Per la prima volta la Sisley non è stata la favorita. Il suo posto è toccato a Mirandola, una squadra molto forte che, anni addietro aveva già dato del filo da torcere ai trevigiani nel campionato Under 13 ”. Ebbene, le otto squadre partecipanti sono state divise in due gironi e solo le prime due di ognuno, hanno avuto la possibilità di giocarsi il rush finale. Sisley Treviso, Roubor Scandicci, Roubor Pallavolo Costa e Stadium Volley Mirandola le componenti del primo, Fiorese Bassano, Anderlini Modena, Lube Banca Marche Macerata e Tonno Callipo Vibo Valentia le componenti del secondo.
Ad avere la meglio sono state proprio Treviso e Mirandola, le prime due qualificate nello stesso girone che si sono affrontate nuovamente in finale. “Mi sono divertito tantissimo, tranne il fatto che ho viaggiato per la prima volta da solo in aereo e non c’era nessuno della mia famiglia a sostenermi. Il mio ruolo è quello di opposto, un ruolo universale che mi ha permesso in questo torneo di fare non solo da attaccante ma anche da palleggiatore. Nell’Under 14 isernina ho occupato il ruolo di centrale e nell’Under 16 invece quello di schiacciatore-ricevitore. Insomma sono un ragazzo tutto fare e cerco di adattarmi per bene ad ogni situazione. Se la Sisley ha vinto, un po’ è anche merito mio”. Ebbene, alla fine a spuntarla è stata proprio Treviso, una squadra forte che da sempre mette in difficoltà qualsiasi avversario. “Vorrei concludere dicendo grazie alla Fenice Volley Isernia che mi ha permesso di partecipare a questa importantissima manifestazione con la Sisley; grazie anche ai miei compagni di Isernia che mi hanno sostenuto, mi sono stati vicini e mi hanno sostituito quando io non c’ero; e poi grazie soprattutto a Peppe (Costigliola, ndr) e a mio padre che mi hanno permesso di diventare quello che sono”.
Gabriella Mancini – Ufficio stampa settore giovanile
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